Ecco come utilizzare Skype per fare una visita medica “virtuale”

Come si fa lo spiega il “Manuale per le televisite nell’ambulatorio virtuale” messo a punto da un pool di esperti italiani. Lo scopo è quello di supportare un ambulatorio che eroghi televisite a pazienti fragili, affetti da patologie croniche o di lungo periodo. Già nei prossimi giorni lo scenario progettato nel manuale verrà attuato da un gruppo di medici del Centro Oncologico dell’Ospedale di Prato per la gestione di un primo nucleo di un gruppo di pazienti. Leggi l'articolo completo al LINK

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=83286&fr=n

Coronavirus, da Aifa indicazioni per uso appropriato di clorochina. Non è preventiva

(da Doctor33)   L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) richiama l'attenzione degli operatori sanitari e ai cittadini sull'uso appropriato di clorochina e idrossiclorochina nell'impiego per la terapia dei pazienti affetti da Covid-19: l'utilizzo approvato è da intendersi unicamente per il trattamento e non per la profilassi di Covid-19. E prima della prescrizione è necessaria una attenta valutazione del paziente, in particolare nei casi di disturbi della conduzione cardiaca, la carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (favismo) o la presenza di altre terapie concomitanti. La clorochina e l'idrossiclorochina sono medicinali autorizzati fin dalla seconda metà del XX secolo come antimalarici, ma attualmente sono utilizzati principalmente nel trattamento di malattie autoimmuni come il lupus eritematosus o l'artrite reumatoide. Negli studi di laboratorio hanno dimostrato di possedere un'attività contro i coronavirus, incluso Sars-CoV-2 (il virus che causa Covid-19). Osservazioni cliniche preliminari suggeriscono che questi farmaci potrebbero offrire benefici nel trattamento di pazienti affetti da infezione da Sars-CoV2, ma sono necessari studi clinici per raccogliere prove definitive sulla reale efficacia di questi trattamenti. In Italia, il loro utilizzo per il trattamento dei pazienti affetti da infezione da Sars-CoV2 è stato autorizzato a totale carico del Servizio sanitario nazionale con determinazione Aifa del 17 marzo 2020. L'utilizzo approvato è da intendersi unicamente per il trattamento e non per la profilassi di Covid-19. Sono stati riportati recentemente casi di cardiotossicità, con particolare riguardo al prolungamento dell'intervallo Qt, un effetto avverso noto per questa categoria di medicinali, osservati durante l'utilizzo nella terapia dei pazienti affetti da Covid-19 a livello mondiale. Prima della prescrizione si richiama l'attenzione a una attenta valutazione del paziente, in particolare nei casi di disturbi della conduzione cardiaca, la carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (favismo) o la presenza di altre terapie concomitanti. Pertanto, si raccomanda a tutti i prescrittori di attenersi alle seguenti avvertenze e precauzioni riportate nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto di Clorochina Bayer* (clorochina) e di Plaquenil* (idrossiclorochina).

SARS-CoV-2: appello a non sottovalutare i sintomi intestinali

(da M.D. Digital)   In un articolo apparso su 'Americal Journal of Gastroenterology' si legge che i sintomi digestivi sono comuni nei pazienti con COVID-19. I pazienti che presentano questo tipo di sintomatologia hanno un lasso di tempo più prolungato tra l’esordio del quadro clinico e l’ammissione in ospedale e inoltre la loro prognosi risultava peggiore. I medici dovrebbero essere consci che i sintomi come la diarrea possono essere una presentazione del COVID-19 e che potrebbe essere necessaria una maggiore attenzione a questi pazienti piuttosto che attendere che emergano anche sintomi respiratori, afferma l’autore dello studio.

Lo studio trasversale, multicentrico, è stato condotto su 204 pazienti con COVID-19 tra il 18 gennaio e il 28 febbraio 2020, analizzando i dati di laboratorio, l’imaging e l’anamnesi storica. Ed è emerso che 99 pazienti (48.5%) hanno riportato sintomi digestivi come elemento principale del quadro clinico. Rispetto ai pazienti senza interessamento intestinale questi soggetti hanno trascorso un periodo più lungo tra comparsa dei sintomi e ricovero in ospedale (9 giorni rispetti ai 7.3 dei casi polmonari). Le manifestazioni in pazienti con sintomi digestivi includevano anoressia, diarrea, vomito e dolore addominale e il quadro clinico ha avuto un andamento ingravescente con il passare del tempo. Gli autori hanno anche osservato che i pazienti senza sintomi digestivi hanno una maggiore probabilità di essere curati rispetto a chi accusava un quadro intestinale (60% versus 34.3%).  Una possibile spiegazione è che i sintomi digestivi indicano una carica e una replicazione virale all’interno del tratto gastro-enterico, cosa che comporta una maggiore gravità della malattia.

(Pan L. et al, Am J Gastroenterol 2020) 

Coronavirus: uno studio proposto da un gruppo di professionisti cesenati, uno dei quali è un nostro iscritto, sostiene che eseguendo più tamponi si sarebbero evitati molti decessi

Il Dott. Antonio Belluzzi, Pediatra di Libera Scelta a Cesena, sostiene che bisognerebbe eseguire il modello operativo adottato in Corea e dalla regione Veneto. E forse si potrebbe ancora fare, almeno nella nostra provincia e in quelle di Ravenna e Ferrara Leggi lo studio completo

Coronavirus. Nessuna traccia del virus sui DPI dei sanitari all’uscita delle stanze dei pazienti

(da Quotidiano Sanità e Reuters Health)   Uno studio pilota condotto a Singapore ha riscontrato che i professionisti sanitari che trattavano pazienti infetti da SARS-CoV-2 non sembravano avere tracce del virus sui loro dispositivi di protezione individuale (DPI) quando uscivano dalle stanze dei pazienti. Per valutare la sicurezza di un uso prolungato di DPI, i ricercatori hanno effettuato uno studio di campionamento dei DPI per un giorno su medici, infermieri e addetti alle pulizie che si prendevano cura di pazienti infetti da SARS-CoV-2 confermato.

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Come chiedere il bonus da 600 euro

(da Odontoiatria33)   Da mercoledì primo aprile sarà possibile richiedere il bonus una tantum di 600 euro previsto dal decreto “Cura Italia”.Se la cifra è la stessa per tutti, 600 euro, diverse sono le regole definitine per poterli richiederli e come richiederli tra dentisti, igienisti dentali e laboratori odontotecnici.

Con la firma del decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze sono stati stabiliti i criteri di priorità e modalità di attribuzione del bonus da 600 euro che verranno erogati attraverso il "Fondo per il reddito di ultima istanza" previsto dal Decreto “Cura Italia” per i liberi professionisti iscritti ad un ordine o alle casse di previdenza private.

Cosa prevede il decreto:

  1. a) ai lavoratori che abbiamo percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo, assunto al lordo dei canoni di locazione assoggettati a tassazione ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, e dell'articolo 4 del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, non superiore a 35.000 euro la cui attività sia stata limitata dai provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19;
  2. b) ai lavoratori che abbiano percepito nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo, assunto al lordo dei canoni di locazione assoggettati a tassazione ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, e dell'articolo 4 del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro e abbiano cessato o ridotto o sospeso, ai sensi dell’articolo 2, la loro attività autonoma o libero-professionale in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Medici e odontoiatri potranno quindi chiedere il bonus se:

Nel 2018 hanno dichiarato un reddito non superiore ai 35 mila euro e hanno chiuso o ridotto l’attività per via delle restrizioni derivanti da provvedimenti legati dal Covid-19.

Nel 2018 hanno dichiarato un reddito compreso tra i 35 ed i 50 mila euro ed abbiano:

  1. a) Cessato la loro attività per chiusura della aprtita Iva nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 marzo 2020;
  2. b) per riduzione o sospensione dell’attività lavorativa: una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del primo trimestre 2020, rispetto al reddito del primo trimestre 2019. A tal fine il reddito è individuato secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese sostenute nell’esercizio dell’attività.

Possono presentare domanda solo chi è in regola con gli obblighi contributivi per l’anno 2019. Le domande devono essere presentate direttamente alla propria Cassa di previdenza.

Il bonus sarà erogato da ENPAM e poi rimborsato dallo Stato all’Ente di previdenza. Il modulo per richiedere il bonus è al link   https://www.enpam.it/comefareper/covid-19/#moduli

Siccome il Fondo ha un budget limitato, se non verrà rifinanziato con un successivo Decreto, il bonus spetterà ai primi che presentano domanda. Secondo il Sole 24 Ore sarebbero ad ora disponibili “333.333 assegni”.   N.B. La richiesta del bonus dei 600 euro non preclude la possibilità di richiedere l'assegno di mille euro previsto da ENPAM.

Servizio Consulenza Algologica telefonica gratuita

In questo momento di crisi sanitaria la nostra Società Scientifica federDolore-SICD vuole essere vicina a tutti i colleghi medici che sono impegnati in prima linea sul fronte dell’emergenza Covid 19. Per questo motivo a partire dal giorno 1 aprile attiveremo un servizio di consulenza algologica telefonica con numero verde che metteremo a disposizione di tutti i medici italiani di Medicina Generale. Il servizio gratuito sarà attivo dal lunedì al venerdì nella fascia oraria dalle 15,00 alle 18,00.

Il numero verde da poter chiamare sarà  800.026.027.

Dottor Giuliano De Carolis

Presidente Società Scientifica FEDERDOLORE-SICD Logo

La gestione delle urgenze odontoiatriche durante l’emergenza coronavirus: consigli e raccomandazioni da uno studio cinese

(da Odontoiatria33)    L’epidemia da coronavirus 2019 (COVID-19), partita da Wuhan, in Cina, lo scorso dicembre è diventata ormai una pandemia rappresentando un’enorme problematica di salute pubblica non solo per la Cina ma anche per i paesi di tutto il mondo.  A causa delle caratteristiche intrinseche della professione odontoiatrica, che prevede degli stretti rapporti di vicinanza tra operatore e cavità orale dei pazienti, il rischio di contagio in questo settore può essere purtroppo elevato.  Per gli studi dentistici – nei paesi/regioni che sono (potenzialmente) interessati da COVID-19 – sono urgentemente necessari protocolli di controllo delle infezioni rigorosi ed efficaci.  In uno studio pubblicato sul 'Journal of Dental Research' di marzo 2020, gli autori introducono le conoscenze essenziali su COVID-19 e forniscono protocolli di gestione per i dentisti dei trattamenti di emergenza odontoiatrica.  I trattamenti di emergenza non rinviabili in odontoiatria possono essere:

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Oltre i mille euro: chiedere un anticipo sulla pensione

(da  www.enpam.it)    Gli iscritti che svolgono esclusivamente attività libero professionale, in aggiunta all’indennità di mille euro, potranno chiedere all’Enpam un anticipo sulla pensione maturata sulla Gestione “Quota B”.    È questa la seconda misura varata in via eccezionale e approvata nel Cda “d’emergenza” che si è svolto oggi pomeriggio, resosi necessario per raccogliere il grido d’aiuto lanciato dai professionisti e dare loro risposte concrete.  Grazie a questa misura “ad hoc”, i camici bianchi potranno avere a disposizione liquidità utile a tamponare le perdite causate dal brusco stop lavorativo che ha colpito duramente la libera professione.  “È un intervento d’urgenza, dopo il primo intervento fatto per i colleghi delle zone rosse e in quarantena obbligata – spiega il vicepresidente vicario dell’Enpam Giampiero Malagnino -. Aspettiamo l’intervento del governo annuncio per aprile che non dovrà dimenticare i liberi professionisti. Allora Enpam valuterà la necessità di ulteriori interventi per i colleghi più in difficoltà  Penso ai giovani e ai colleghi delle regioni che per prime e più di tutte hanno sofferto”.

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Covid 19, per monitorare i malati a casa arrivano le unità speciali con i giovani Mmg.

(da Doctor33)   Si chiameranno "Usca" o unità speciali di continuità assistenziale. Sono "pattuglie" con medico, di medicina generale, e infermiere che vanno nelle case e monitorano i malati a domicilio per sgravare i medici di assistenza primaria in questa fase e prendere in carico la sorveglianza a carico dei servizi di igiene delle Asl. Stanno per diventare realtà. Il decreto del 9 marzo scorso sul potenziamento del Ssn all'articolo 8 contro il coronavirus istituisce un'Usca ogni 50 mila abitanti che fa capo alla sede di continuità assistenziale e si dedica alla gestione domiciliare dei pazienti Covid-19 non ricoverati in ospedale. Dell'unità speciale, formata dagli stessi operatori medici della sede e attiva 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20, possono far parte, oltre ai sostituti di continuità assistenziale, i medici che frequentano il corso di formazione specifica in medicina generale e in via residuale, i laureati in medicina e chirurgia abilitati. Per le attività svolte è riconosciuto un compenso lordo di 40 euro ad ora. Il medico di assistenza primaria o il pediatra di libera scelta comunicano all'unità nomi e indirizzi dei malati e i medici dotati di ricettario partono in "missione".
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Da Enpam 1.000 euro al mese a tutti i liberi professionisti

(da www.enpam.it)    L’Enpam verserà – con propri fondi – un’indennità di mille euro a tutti i medici e odontoiatri che svolgono libera professione e che hanno avuto un calo del reddito importante a causa del Covid-19.   “E’ un segnale di presenza concreto dell’ente previdenziale nei confronti di tutti coloro non hanno un reddito garantito e che danno tanto al rapporto medico paziente, troppi anche la vita – ha detto il presidente della Fondazione Enpam Alberto Oliveti -. Tutti i colleghi possono contare sull’Enpam come primo aiuto, sapendo che promuoveremo ulteriori iniziative per garantire un supporto in questo periodo drammatico. Allo stesso tempo aspettiamo anche gli interventi, per i quali ci siamo battuti moltissimo, da parte del governo”.   La misura andrà a chi esercita unicamente come libero professionista ma anche a chi fa libera professione in parallelo ad attività in convenzione o come dipendente (es: chi fa intramoenia).  L’aiuto potrà essere richiesto da tutti gli iscritti non pensionati, senza limiti di reddito.

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Contribuzione volontaria ONAOSI anno 2020

Nota del Presidente.

Con la presente si informa che anche per quest'anno la Fondazione ONAOSI ha provveduto ad inviare a tutti gli iscritti volontari all'ONAOSI, in regola al 31.12.2019 la modulistica già precompilata utile al rinnovo della quota 2020 la cui scadenza del termine è il 31 marzo 2020. A tal fine si ritiene utile trasmettere per opportuna conoscenza il testo dell'informativa allegata alla richiesta di pagamento che contiene dettagliate informazioni sull'adempimento della quota 2020. L'informativa è scaricabile al seguente link: circolare informativa contribuzione volontaria 2020 (https://www.onaosi.it/documentazione/content/1724/1724-circolare-informativa-rinnovo-quota-volontaria-2020-20200225.pdf). Si ricorda che l'iscrizione e la regolarità di contribuzione costituiscono condizioni indispensabili per l'accesso alle prestazioni e ai servizi. Il mancato ricevimento della modulistica non esonera il contribuente dal versamento del contributo per l'anno in corso. Si ricorda altresì che il 2020 è l'ultimo anno in cui si possono iscrivere come contribuenti volontari i Sanitari iscritti per la prima volta all'Ordine professionale di appartenenza nell'anno 2010, per effetto della disposizione contenuta nel vigente Statuto Onaosi all'art. 5 comma 6 che , si riporta di seguito a titolo di promemoria: “A seguito dell'entrata in vigore dell'art.1, comma 485 della Legge 27 dicembre 2006, n.296, per i Sanitari neoiscritti rispettivamente agli Albi provinciali dei medici chirurghi, odontoiatri, medici veterinari e farmacisti, è ammessa la facoltà di iscriversi come contribuenti volontari entro dieci anni dalla data di prima iscrizione all'albo”. Gli uffici amministrativi della Fondazione sono a completa disposizione per fornire ogni eventuale ulteriore chiarimento telefonico, tutti i giorni dal Lunedì al Mercoledì (9.00  - 13.00; 15.00  - 17.00)  - Giovedì e Venerdì (9.00  - 13.00) ai seguenti numeri: 075 58.69.235  - 075 5002091  - e-mail: contributi@onaosi.it IL PRESIDENTE Dr. Serafino Zucchelli
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FNOMCEO: attività professionale studi odontoiatrici.

Facendo seguito alla Comunicazione n. 55/20 ed a integrazione della stessa, si rileva che per quanto concerne l’attività professionale degli studi odontoiatrici, ai fini del contenimento del contagio e nell’ottica di evitare gli spostamenti dei cittadini, si raccomanda di svolgere l’attività stessa per le sole urgenze indifferibili e di uniformarsi, quindi, alle prescrizioni più restrittive adottate da alcune Regioni. Cordiali saluti. Raffaele Iandolo Il Presidente CAO Nazionale   Filippo Anelli Il Presidente FNOMCeO

Enpam, indette le elezioni per rinnovare gli organi dell’ente

L'Enpam ha dato il via alle procedure elettorali che il 27 giugno prossimo porteranno al rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale. Gli attuali organi statutari dell'ente di previdenza e di assistenza, in carica dal giugno 2015, sono infatti alla fine del mandato e non sono stati prorogati da disposizioni governative dettate dall'emergenza. Il primo appuntamento sarà il 17 maggio prossimo quando i medici e gli odontoiatri saranno chiamati a votare i 59 componenti ad elezione diretta dell'Assemblea nazionale e per eleggere i membri delle Consulte della varie gestioni previdenziali (consulta della libera professione, della medicina generale, della specialistica ambulatoriale e della specialistica esterna). "La situazione epidemiologica è critica - dice il presidente dell'Enpam Alberto Oliveti -. La Fondazione sta lavorando per dare oggi una risposta assistenziale efficace e tempestiva ai colleghi in trincea contro il Covid-19 o che sono stati messi in ginocchio da quest'emergenza. Allo stesso tempo l'ente della categoria ha il dovere di farsi trovare preparato, con un assetto stabile e una rappresentanza pienamente legittimata per quando domani dovrà affrontare gli scenari professionali ed economici del post-coronavirus, che si annunciano difficili". La Fondazione Enpam, per rispettare le norme su assembramenti, distanziamento e prevenzione dei contagi, si sta attrezzando per consentire agli iscritti di votare telematicamente. Tutte le informazioni e i materiali sulle elezioni saranno via via disponibili alla pagina www.enpam.it/elezioni2020.
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