Non si possono usare messaggistiche telematiche per lo scambio di dati sensibili
In riferimento all'articolo pubblicato sul "Resto del Carlino" in data 19 Novembre u.s., intitolato "Farmaci e visite, la ricetta è via Whatsapp" lo scrivente Ordine ha consultato la Fnomceo, che, nella persona del Presidente Dr. Filippo Anelli ha sollevato molte perplessità e suggerisce cautela (vedi documento).
Laddove il Presidente Anelli parla di 'certificazione', occorre spiegare che qualsiasi atto prescrittivo eseguito da un medico di Medicina Generale o Specialista su ricettario SSN è equiparato ad una certificazione, e comunque è un atto di cui si prende piena responsabilità legale ed in solido.
Qualsiasi ricetta o prescrizione, contiene, inoltre, dati sensibili che, ai sensi della Normativa Europea sulla Privacy non possono viaggiare su messaggistiche basate su piattaforme private e con server locati al di fuori della unione Europea, come Whatsapp, Telegram, Messenger e altri di uso comune.
Invitiamo gli iscritti ad ottemperare a queste norme per non incorrere in spiacevoli problemi disciplinari, siano essi deontologici o di sanzioni pecuniarie da parte della Autorità del Garante Privacy.
Diamo atto comunque ai colleghi del Poliambulatorio di via Risorgimento di avere immediatamente chiarito il malinteso con il giornalista e di avere fatto pubblicare una rettifica il giorno successivo nella quale si chiarisce il loro comportamento.
Il mezzo telematico più corretto per trasmettere dati sensibili e comunicare con i pazienti rimane la e-mail, che come tutti sappiamo necessita di doppio sistema di password per essere consultata. E la trasmissione di ricette a distanza può essere facilmente completata utilizzando l'efficiente Fascicolo Sanitario Elettronico in funzione nella nostra Regione. Invitiamo pertanto i colleghi a propagandarne l'uso presso i loro assistiti
Il Presidente
Dott. Michele GaudioLa somministrazione serale della terapia anti-ipertensiva determina una maggiore riduzione del rischio cardiovascolare
(da Cardiolink) Il trial Hygia Chronotherapy, condotto nell'ambito delle cure primarie, ha confrontato gli effetti della terapia anti-ipertensiva somministrata in due diversi momenti della giornata, prima di coricarsi e al risveglio, al fine di valutare se il timing della somministrazione influenza la riduzione del rischio cardiovascolare prodotta dal trattamento dell’ipertensione arteriosa. E’ stato condotto uno studio multicentrico prospettico e controllato in cui 19084 pazienti ipertesi (10614 uomini e 8470 donne con età media d 60.5 ± 13.7 anni) sono stati randomizzati (1:1) a ricevere l'intera dose giornaliera della terapia anti-ipertensiva (=1 farmaci) al momento di coricarsi (n=9552) o al risveglio (n=9532). All'arruolamento e durante il follow-up (comprensivo di almeno una visita all'anno), il controllo pressorio è stato valutato mediante monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa condotto per 48 ore. Durante il follow-up (di durata mediana pari a 6.3 anni) l’outcome primario – costituito dal composito di mortalità cardiovascolare, infarto miocardico, rivascolarizzazione coronarica, scompenso cardiaco o ictus – è stato osservato in 1752 partecipanti. Dopo aggiustamento per fattori confondenti (età, sesso, comorbilità quali diabete di tipo 2 e malattia renale cronica, fumo, colesterolo HDL, pressione sistolica media notturna e precedenti eventi cardiovascolari), il rischio di andare incontro all’outcome primario è risultato significativamente più basso nei soggetti in cui la terapia era stata somministrata al momento di coricarsi, sia per quanto riguarda l’outcome composito (0.55, IC 95% 0.50-0.61; p <0.001) sia per i suoi singoli componenti (p??<0.001 per tutte le componenti), ovvero mortalità cardiovascolare (0.44, CI 0.34-0.56), infarto del miocardio (0.66, CI 0.52-0.84), rivascolarizzazione coronarica (0.60, CI 0.47-0.75), scompenso cardiaco (0.58, CI 0.49-0.70) e ictus (0.51, 0.41-0.63). Pertanto, possiamo concludere che l’assunzione serale della terapia anti-ipertensiva determina una maggiore riduzione del rischio cardiovascolare rispetto alla stessa terapia somministrata la mattina al risveglio.
(Hermida R et al. European Heart Journal. Epub ahead of print, October 2019. https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehz754)
Anticoagulanti orali e farmaci da banco: il rischio di interazioni è molto serio ma poco noto
(da M.D.Digital) Circa il 98% dei pazienti che sono in terapia con i nuovi anticoagulanti orali diretti utilizza anche farmaci da banco. Secondo i dati di un recente studio, di questi il 33% aveva assunto almeno uno farmaco Otc che, in combinazione con l’anticoagulante, potrebbe causare un sanguinamento pericoloso. E soprattutto chi assumeva questi farmaci era ignaro del pericolo di alcune interazioni potenzialmente gravi. I ricercatori hanno intervistato 791 pazienti, ai quali era stato prescritto apixaban, per indagare il loro livello di conoscenza circa le potenziali interazioni tra il farmaco e prodotti da banco. È stato chiesto loro quanto spesso assumevano acido acetisalicilico, ibuprofene/naprossene, acetaminofene e 13 integratori alimentari comuni, tra cui erbe cinesi, vari oli di pesce, zenzero e tisane, in contemporanea all’uso di una terapia anticoagulante con apixaban. Quasi tutti gli intervistati (97.5%) hanno riferito l'uso del prodotto OTC e, di questi, il 33% Aveva assunto quotidianamente o quasi tutti i giorni almeno un prodotto OTC in grado di avere interazioni apixaban potenzialmente gravi e il 6.7% aveva assunto più prodotti (media = 2.6). L' acido acetisalicilico era utilizzata quotidianamente dal 14.7% dei soggetti (e di questi il 64.7% aveva anche assunto altri prodotti OTC potenzialmente interagenti); un uso più frammentato o al bisogno veniva riferito dal 10.4%. L'ibuprofene e il naprossene venivano assunti giornalmente/quasi tutti i giorni dall’1.8%, occasionalmente dal 28.5%. Gli integratori alimentari con interazioni potenzialmente gravi erano utilizzati ogni giorno/quasi tutti i giorni dal 20.2% del campione. Circa il 66% degli intervistati dichiarava incertezza o aveva nozioni non corrette relative al rischio di potenziale sanguinamento correlato alla combinazione di Fans e apixaba. Una minore conoscenza dei prodotti OTC in grado di avere interazioni potenzialmente gravi risultava associata a un maggiore utilizzo del prodotto OTC (OR=0.54). Considerata l’elevata numerosità di persone che non era a conoscenza dell’esistenza di interazioni potenzialmente pericolose, gli autori sottolineano la necessità di una corretta educazione sia dei pazienti che gli operatori sanitari sui pericoli che queste combinazioni possono comportare.
(Tarn DM, et al. Prevalence and Knowledge of Potential Interactions Between Over-the-Counter Products and Apixaban. J Am Geriatr Soc 2019; doi: 10.1111/jgs.16193)
Salute orale dei bambini: genitori bocciati
(da Odontoiatria33) La salute orale dei bambini preoccupa gli operatori e la causa è prevalentemente dovuta a alimentazione e stili di vita scorretti e una sempre minor attenzione verso la prevenzione odontoiatrica sia dei genitori che degli operatori sanitari che si occupano di infanzia (pediatri, medici, farmacisti). E’ la sintesi della ricerca italiana condotta dai ricercatori del Dipartimento di odontoiatria materno-infantile dell’Istituto Stomatologico Italiano, guidato da Luigi Paglia, in collaborazione il Laboratorio di epidemiologia degli stili di vita dell’Istituto Mario Negri diretto da Silvano Gallus, Silvia Scaglioni pediatra di Fondazione De Marchi e la società di ricerca di mercato DOXA. La ricerca una delle più importanti per numero di soggetti coinvolti e la prima che coinvolge soggetti da 0 mesi effettuata in Italia, ha cercato di valutare il fenomeno della gravità (e concause) della carie infantile (ECC) tra i bambini di età da zero e 71 mesi (l’arco di tempo in cui, secondo l’American Academy of Pediatric Dentistry si parla di carie infantile, ndr). La ricerca ha riguardato 2.522 genitori adulti di 3000 bimbi, campione rappresentativo della popolazione infantile italiana compresa tra 0 e 71 mesi divisi per diverse fasce di età. Ai genitori, selezionati attraverso il panel on line di Doxa che conta 120 mila componenti familiari, è stato sottoposto un questionario on line nei mesi di ottobre e novembre 2018. La percentuale di risposte è stata relativamente elevata di circa il 49 per cento.
La maggior parte dei giovani non fa attività fisica sufficiente
Emilia Romagna: gratis da Gennaio per tutte le donne in gravidanza il “Non Invasive Prenatal Test”.
Basterà un prelievo del sangue per svelare alcune alterazioni cromosomiche. Il NIPT è uno screening prenatale semplice, sicuro e non invasivo. E' la prima Regione in Italia ad offrirlo a costo zero, indipendentemente dall'età della donna e dalla presenza di fattori di rischio. Obiettivo: ricorrere sempre meno ad amniocentesi e villocentesi. Leggi l'articolo completo al LINK:
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=79489&fr=n
Il decalogo della Cassazione: ecco quando il medico è responsabile
(da DottNet) Arriva dalla Cassazione il decalogo che regola i risarcimenti da errore medico. Si tratta di sentenze depositate dalla terza sezione civile (dalla 28985 alla 28994) che chiariscono altrettanti aspetti finora rimasti nebulosi. Si parla di violazione del consenso informato, fino al danno differenziale, e ancora quali elementi occorrono per avere i risarcimenti.
Crediti ECM: chi non è in regola rischia denunce, carriera e credibilità
Terapie digitali, in Germania si potranno prescrivere e rimborsare App sanitarie
(da Doctor33) In Germania è stata approvata una nuova legge che permette ai medici di prescrivere le terapie digitali, cioè App di carattere sanitario o salutistico che devono però soddisfare determinati criteri di sicurezza, funzionalità ed efficacia, e saranno rimborsate dall'assicurazione sanitaria obbligatoria, se nell'ambito dei servizi previsti. Si tratta, si legge sul Corriere della Sera/Salute a firma di Ruggiero Corcella, di una possibilità inserita nell'ambito della legge "Digitale Versorgung Gesetz (Dvg)" sulla sanità digitale approvata di recente dal Parlamento tedesco, che prevede oltre al rimborso delle applicazioni sanitarie digitali il finanziamento dell'innovazione digitale da parte delle assicurazioni sanitarie obbligatorie e la prescrizione elettronica per tutti i servizi prescrivibili nell'ambito dell'assicurazione sanitaria obbligatoria. Le applicazioni sanitarie digitali, Diga è l'acronimo in tedesco, possono ottenere l'accesso condizionato alla sanità pubblica, se i produttori forniscono entro un anno le prove scientifiche che dimostrino la loro validità. I produttori potranno richiedere il rimborso solo dopo aver dimostrato che i loro prodotti possiedono determinati requisiti, tra cui: sicurezza, funzionalità, qualità, protezione dei dati ed effetti positivi sulla fornitura. Il testo della legge è stato illustrato durante la conferenza "Frontiers Health" sulla digitalizzazione del settore sanitario da Henrik Matthies amministratore delegato di Health Innovation Hub, e Julian Braun membro del consiglio di amministrazione di Heartbeatlabs & Digitalversorgt. «In sostanza, i medici potranno prescrivere una terapia digitale inclusa in un elenco ufficiale di prodotti, ai loro pazienti. I costi saranno coperti dai fondi dell'assicurazione sanitaria obbligatoria. Per ottenere il rimborso, i produttori di applicazioni sanitarie digitali devono dimostrare che le loro "creazioni" soddisfano determinati criteri» dice Braun nell'intervista rilasciata al quotidiano nazionale. «Negli ultimi anni - aggiunge Metthies - i pazienti tedeschi non hanno beneficiato della significativa evoluzione in termini di qualità e efficacia delle Diga. La nuova legge introduce una "corsia preferenziale" con la quale si definiscono i criteri che i Diga devono soddisfare per ottenere l'accesso al settore sanitario pubblico tedesco. La corsia preferenziale è limitata ai prodotti medici certificati Ce delle classi a più basso rischio. Ciò garantisce che i pazienti non siano esposti a nessun pericolo». La legge entrerà in vigore all'inizio del 2020 e le prime applicazioni Diga sono previste nel secondo trimestre del 2020. «Dopo quasi due decenni di stagnazione, il settore sanitario pubblico tedesco si sta finalmente aprendo alla digitalizzazione e all'innovazione - continua Matthies -. Gli approcci digitali promuoveranno la diagnostica, la terapia e la cura centrate sul paziente, ma anche l'alfabetizzazione e il potenziamento delle competenze del paziente stesso». «A partire dal 2021, qualsiasi tedesco con un'assicurazione sanitaria pubblica (oltre 72 milioni di persone) avrà accesso al proprio dossier sanitario elettronico. La prescrizione e le medicine elettroniche sono ulteriori elementi costitutivi, insieme a un portale sanitario nazionale che offrirà informazioni imparziali, verificate e generali, comprensibili a tutti», conclude Matthies.
Dall’Enpam nuovi servizi pensati per i più giovani
Evento Hot Topics in Pancreatic Diseases – Meldola 6-7 dicembre 2019
Crediti ECM: ATTIVAZIONE DOSSIER FORMATIVO DI GRUPPO DELLA FNOMCEO PER IL TRIENNIO 2017-2019
- per il triennio 2017/2019 i 30 crediti di riduzione verranno dati a tutti per il fatto che è stato creato il dossier di gruppo e l'iscritto non deve fare nulla;
- nel triennio 2020/2022 l’iscritto si vedrà una ulteriore riduzione di 20 crediti se nell'ammontare dei crediti avuti nel triennio precedente si sarà raggiunto il soddisfacimento del 70% degli obiettivi come calcolati nel dossier di gruppo.
Un interessante evento sugli ECM presso la nostra sede
L’uso di cannabis associato ad un aumento di circa il 50% della probabilità di ospedalizzazione per aritmia nella popolazione più giovane
(da Cardiolink) Queste sono le conclusioni presentate dello studio presentate da Rikinkumar S Patel del Griffin Memorial Hospital di Norman, USA. Studi recenti hanno suggerito che l'uso di cannabis è causa di eventi cardiovascolari, pertanto i ricercatori hanno voluto esaminare la relazione tra gli effetti dell'uso di cannabis (CUD) e il ricovero per aritmia. E' stata condotta un'analisi retrospettiva su un campione nazionale ospedaliero (periodo post-legalizzazione, 2010-2014). I pazienti (età 15-54) con una diagnosi primaria di aritmia (N = 570.557) sono stati confrontati con pazienti non aritmici (N = 67.662.082) per odds ratio (OR) del CUD secondo il modello di regressione logistica, adeguati per dati demografici e i fattori di rischio. L'incidenza di CUD nei pazienti con aritmia è stata del 2,6%. I pazienti con CUD erano più giovani (15-24 anni, OR 4,23), maschi (OR 1,70) e afroamericani (OR 2,70). Nell'analisi di regressione, aggiustata per i confondenti, la CUD è stata associata a maggiori probabilità di ospedalizzazione per aritmia nella popolazione giovane, 1,28 volte in 15-24 anni (IC 95% 1,229-1,346) e 1,52 volte in 25-34 anni (IC 95% 1,469- 1.578).
(Fonte: AHA 2019 scientific session)
Commissione Ue e Oecd promuovono la sanità italiana.
“Sistema efficiente, buon accesso alle prestazioni, qualità elevata e costi relativamente bassi”. Ma preoccupa carenza medici e mancata crescita ruolo infermieri Questo giudizio, forse non scontato per molti osservatori, viene dall’ultimo rapporto elaborato dalle due istituzioni dove sono messi a confronto stato di salute e performance sanitarie dei pasi UE. Tra i rilievi critici le ancora persistenti difformità assistenziali tra regioni, il ritardo nell’ottimizzazione dell’assistenza ai cronici, la crescita della spesa privata, la carenza di medici nei prossimi anni dovuta anche a stipendi troppo bassi, il mancato aumento di competenze per gli infermieri e lo scarso uso dei generici e il freno ai biosimilari. Leggi l'articolo completo al LINK
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=79263&fr=n
Consiglio di Stato conferisce piena autonomia alle CAO provinciali
(da Odontoiatria33) A rappresentare (legalmente) la professione è il Presidente dell'Albo e non il Presidente dell'Ordine. Questo è quanto emerge dalla lettura della sentenza del Consiglio di Stato con la sentenza n. 7932/2019 intervenuta in merito alla questione della sospensione dell’autorizzazione sanitaria di una società odontoiatrica, abbiamo pubblicato un approfondimento ieri 26 novembre. La vicenda, ricordiamo, trae origine da un'azione giudiziaria avviata dalla CAO di La Spezia nei confronti del Comune che non voleva avviare la procedura di sospensione dell’autorizzazione sanitaria nei confronti della società odontoiatrica. Per motivare la decisione, che ha dato ragione alla CAO di La Spezia il Consiglio di Stato è anche entrato nel merito del funzionamento e delle prerogative spettanti alle Commissioni Medica ed Odontoiatrica nonché all'Ordine, con interessanti affermazioni. Commissione Albo Odontoiatrica autonoma rispetto all’Ordine L’azione della CAO La Spezia ha infatti posto i Giudici a doversi esprimere anche sull’autonomia decisionale della CAO in quanto, essendo stato tale ricorso presentato dal Presidente della Commissione Odontoiatri (e non dal Presidente dell'Ordine), previa deliberazione della stessa (e non del Consiglio Direttivo), il Consiglio di Stato ha dovuto analizzare (e respingere) tutte le eccezioni preliminari, sollevate dal Comune e dalla società, vertenti sul tema, entrando nel merito delle attribuzioni spettanti ai vari "organi", che costituiscono l'Ordine, e ne ha definito ruoli, compiti ed attribuzioni. Dalla sentenza emergerebbe che la CAO è un "organo autonomo" dell'Ordine professionale ed è il tutore degli interessi della categoria professionale di cui essa è l'esponente.
ISS, oltre 7 milioni di utenti unici e circa 10mln nel portale per combattere il Dr. Google
Informazioni chiare e comprensibili a tutti, anche a chi non ha alcuna conoscenza scientifica. È questo l’obiettivo di Iss Salute (https://www.issalute.it), il sito dell’Istituto superiore di sanità nato per combattere la disinformazione presente online al centro di un incontro oggi al Forum Risk Management a Firenze. Leggi l'articolo completo al LINK
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=79234&fr=n
Violenza domestica e abusi sugli animali: saper intercettare i segnali
(da M.D.Digital) Medici e veterinari insieme per interrogarsi sulla possibilità che esista una correlazione tra gli abusi subiti dagli animali e i maltrattamenti. Questo è stato il tema della serata organizzata dalla Fondazione Ars Medica per conto dell’OMCeO veneziano in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari. “Le violenze sugli animali - ha sottolineato Sandro Zucchetta presidente dell’Ordine dei Veterinari - sono l’espressione di qualcosa di distorto che c’è nella nostra società. A queste si contrappongono tante iniziative di segno opposto: nel comune sentire delle persone nascono un’infinità di associazioni animaliste o in difesa del benessere animale... Questa è la risposta civile al comportamento brutale di cui vediamo spesso le immagini. C’è una correlazione tra abusi su animali e umani? Sì. Quando gli animali vengono maltrattati, le persone sono a rischio, soprattutto quelle più deboli. E viceversa. Non si possono sottovalutare i segnali che indicano un possibile abuso”.
Hiv: “Non rilevabile-non trasmissibile”.
Nessun pericolo di contagio tra i partner se la persona sieropositiva è in terapia da almeno 6 mesi e con viremia non rilevabile. Il documento di consenso di infettivologi e pazienti Predisposto da Simit in collaborazione con le organizzazioni di lotta all’Hiv, un documento di consenso con le fattispecie di rischio/evidenza e che sarà alla base di messaggi e campagne mirate alla diffusione del concetto U=U undetectable=untrasmittable (Non rilevabile = Non trasmissibile). “Un principio che combatte discriminazione e pregiudizi e favorisce l’accesso al test per l’Hiv, negarlo o ignorarlo crea un danno sociale gravissimo a partire dalle troppe diagnosi tardive che ancora si registrano nel nostro Paese” Leggi l'articolo completo al LINK
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=78866&fr=n