Salute: donne più a rischio per il troppo “lavoro invisibile”

(da AGI)    Si dice che il lavoro di una mamma non finisce mai. Ma l’enorme pressione che si cela nel doversi prendere cura della casa, dei figli, del partner e di loro stesse, può richiedere un enorme tributo alla loro salute. Come dimostra uno studio americano pubblicato sulla rivista Sex Roles. I risultati hanno dimostrato che la maggior parte delle responsabilità che riguardano la famiglia ricade proprio sulle madri, anche se lavorano e condividono il peso con i loro partner. Ma quel “lavoro invisibile”, secondo i ricercatori, lascia le donne meno soddisfatte della loro vita e delle loro relazioni. E questo le rende più inclini alle malattie legate allo stress. “Anche se le donne possono fare fisicamente meno carichi di biancheria, continuano a mantenere la responsabilità di assicurarsi che il detersivo non finisca, che tutti gli indumenti sporchi finiscano nel bucato e che ci siano sempre asciugamani puliti disponibili”, spiega il primo autore dello studio, Lucia Ciciolla. “Le donne stanno cominciando a riconoscere di mantenere ancora il peso mentale della famiglia anche se gli altri condividono il lavoro fisico e che questo carico mentale può avere un prezzo”, aggiunge. “Fino a poco tempo fa nessuno si fermava a pensare a sua madre”, dice Suniya Luthar della Arizona State University, nonché autore senior dello studio. “Dobbiamo occuparci del benessere delle mamme se vogliamo che i bambini facciano bene, e (lo dobbiamo, fare ndr) anche per il loro bene”, aggiunge. E’ ampiamente riconosciuto che, mentre le dinamiche di genere si sono spostate, rimane uno status quo profondamente radicato. Anche se gli uomini partecipano alle faccende domestiche e si occupano dei bambini, oggi più che in passato, i ricercatori hanno trovato che le donne gestiscono ancora la casa, indipendentemente dal fatto che lavorino più o meno del loro marito. Per indagare su come questo influisca sulla salute delle donne, i ricercatori hanno deciso di intervistare 393 donne con famiglia.

GB, troppa coda dal medico? SSN arruola prescrittori di sport e arte

(da AdnKronos Salute)   Tutti in coda dal medico di famiglia. Anche quando per curare il proprio malessere non c’è bisogno di farmaci, ma basterebbe una ‘terapia sociale’, come entrare in un gruppo dedito all’attività fisica per perdere un pò di peso o iscriversi in una classe di arte per liberare la mente e tenerla attiva. Proprio pensando a come alleggerire la pressione sugli studi medici sovraffollati, in Gran Bretagna il Servizio sanitario nazionale inglese (Nhs England) ha escogitato una strategia che prevede l’arruolamento di una figura altrove inedita: quella dei ‘prescrittori socialì’, personale addestrato a rispondere alle esigenze di salute di pazienti che non presentano situazioni per le quali è richiesto l’intervento di un camice bianco. Secondo i piani del National Health Service, il numero di questi operatori di collegamento – ‘link worker’ – a supporto dei medici di famiglia è destinato a crescere. L’idea è di arruolarne più di mille entro il 2020-21, riporta la Bbc online, per ridurre il carico di lavoro dei ‘general pratictioner’, i medici di medicina generale. A loro la missione di aiutare i pazienti a trovare attività comunitarie adeguate per migliorare la loro salute e il loro benessere. A lungo termine si punta a far sì che gestiscano circa 900 mila appuntamenti all’anno. Si ritiene infatti che un numero significativo di persone che si presentano negli ambulatori dei camici di famiglia non abbia necessità mediche, spiegano dal Nhs.

Il nostro Ordine aggiorna il documento “Tariffe Indicate”

Nel corso della seduta consiliare del 22 Gennaio u.s., facendo seguito alle richieste di diversi iscritti, il nostro Consiglio ha deliberato un aggiornamento del documento “Tariffe indicate” per quanto riguarda le certificazioni da rendere in libera professione, che risaliva al 2011. L’aggiornamento è consistito in un adeguamento delle definizioni delle prestazioni e in una puntualizzazione su quali sono da fatturare con IVA o meno. Sono anche state leggermente riviste alcune delle tariffe indicate per ogni prestazione, anche se ricordiamo a tutti gli iscritti che le medesime tariffe sono da considerarsi indicative e che ogni iscritto può liberamente discostarsi dalle indicazioni, sempre nei canoni della dignità professionale

In allegato la copia della delibera ed il nuovo documento “Tariffe Indicate 2019”

Delibera Tariffario

TARIFFE INDICATE NON AUMENTATE 2019

1 160 161 162 163 164 218