Guardia Medica Turistica 2020 dal 19 giugno al 31 agosto cambia per garantire la salute di tutti: solo su appuntamento; no ad accesso diretto Ecco numeri e modalità

Il servizio di Guardia Medica Turistica quest’anno  cambia al fine di minimizzare e prevenire il rischio di contatti contro l’infezione da Covid 19.

Agli ambulatori dedicati ai turisti e alle persone che svolgono lavori stagionali nelle località turistiche romagnole, si potrà accedere solo telefonando ai numeri sottoriportati.

Per l’ambito riminese il numero da comporre è lo 0541.787461

Per l’ambito ravennate il numero da comporre è 800.244.244

Per l’ambito cesenate i numeri da comporre sono il 334.8874287 per la zona mare, mentre per la zona monti i numeri da comporre sono 337.1000476 dalle ore 8 alle ore 20 e 800.050.909 dalle ore 20 alle 8.

I medici  che risponderanno  effettueranno  una prima valutazione del paziente e lo indirizzeranno presso l’ambulatorio, opportunamente sanificato, più prossimo al luogo ove effettua la sua vacanza o dimora per l’estate, previo un appuntamento, o in alternativa, definendo una visita domiciliare anch’essa su appuntamento.

Gli operatori sanitari saranno dotati dei dispositivi medici, misureranno la temperatura prima dell’accesso all’ambulatorio a tutti i pazienti che, a loro volta ,dovranno essere obbligatoriamente dotati di mascherina.

Se ricorrono i presupposti d’urgenza verrà attivato il 118.

Una particolare procedura, interesserà gli ospiti di strutture alberghiere o all’aria aperta (camping) che in caso di sintomi influenzali dovranno immediatamente avvisare la direzione della struttura che a sua volta attiverà uno dei numeri sopra riportati o, in caso di urgenza, il 118.

Si ricorda infine che le prestazioni della Guardia Medica Turistica comportano un costo per gli assistiti che, invariato da diversi anni, è di 15 euro per le visite in ambulatorio e di 25 euro per quelle a domicilio e che il medico deve rilasciare regolare ricevuta.

Si allegano le locandine relative al servizio.

 

SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA TURISTICA locandina_RIMINI

SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA TURISTICA locandina_RAVENNA

SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA TURISTICA locandina_CESENA

Caso Dentix: CAO, necessario rendere obbligatorie le StP

(da Odontoiatria33)   I fatti sono ormai noti: 57 cliniche della catena Dentix hanno chiuso per il lockdown. E non hanno ancora riaperto, lasciando i pazienti senza cure odontoiatriche. Cure per le quali avevano versato un sostanzioso acconto, o si erano affidate a una finanziaria, che ora pretende il pagamento delle rate.

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Elevati livelli di caffeina e urati sembrano proteggere dal Parkinson

(da M.D. Digital)   Caffeina e urato, due purine di interesse biologico sono risultate associate a un ridotto rischio di malattia di Parkinson: un’analisi dei dati relativi ad alcuni biomarcatori condotta dall’università di Harvard mostra infatti che bassi livelli di consumo di caffeina e bassi livelli di urato nel sangue sono inversamente associati alla malattia di Parkinson, rafforzando i legami tra le due purine e la malattia neurologica.

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Chiarimenti sul ‘bonus’ di 50 crediti Ecm

(da Quotidiano Sanità)   Nei giorni scorsi la Camera ha convertito in legge il Decreto Scuola. Un testo che ha destato interesse, polemiche e non poche perplessità anche nel mondo sanitario a causa dell’inserimento di un ‘bonus’ di 50 crediti Ecm per l’anno 2020 in favore di medici, odontoiatri, infermieri e farmacisti.

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COVID-19 – Le conseguenze polmonari a lungo termine

(da Univadis)  Le conseguenze polmonari a lungo termine di COVID-19 sono al momento speculative e andrebbero indagate con appropriati studi prospettici.   Chiarire rapidamente se coloro che sopravvivono alla malattia sviluppano fibrosi polmonare permetterebbe di fornire cure adeguate e disegnare interventi per prevenire una seconda ondata di mortalità associata a questa pandemia.

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Covid. In un mese e mezzo oltre 50 mila chiamate al Numero verde di supporto psicologico

(da Quotidiano Sanità)  Sono oltre 50mila le telefonate arrivate, con un vero e proprio picco di chiamate giornaliere durante il lockdown, al numero verde di supporto psicologico 800.833.833, attivato circa un mese e mezzo fa dal ministero della Salute e dalla Protezione Civile per l’emergenza Covid-19. Un servizio gratuito, attivo tutti i giorni dalle ore 8 alle 24, nato per fornire suggerimenti e supporto per aiutare a gestire l’ansia, lo stress e il disagio psicologico legato all’epidemia e all’adozione delle stringenti misure di isolamento sociale.
Il servizio, che proseguirà fino alla fine di giugno, ha registrato un alto grado di soddisfazione degli utenti in questo mese e mezzo di attività: il 95,5 % degli utenti ha ritenuto soddisfatte le aspettative e il 96,5 % ha dichiarato di aver ricevuto tutte le informazioni richieste. A chiamare molti anziani (28,9%), ma è significativo anche il numero di studenti (9,8%). L’età media è attualmente di 49 anni, qualche anno in meno di quella che caratterizzava le chiamate durante la fase di lockdown (52 anni).
Le motivazioni di chi utilizza il servizio sono legate a stati ansia (14%), depressione (13%) o più frequenti stati di preoccupazione generalizzata e altre problematiche pregresse emerse a causa dell’emergenza (oltre il 40%). Merita attenzione il dato di persone con problemi di irritabilità (2%), con disturbi del ciclo sonno-veglia (2%) e con problemi di relazione (1,2%). Con la fine del lockdown è raddoppiato il numero di persone che hanno chiamato per ricevere sostegno nell’elaborazione di un lutto (dal 1,6% al 3,2%) non necessariamente legato al Covid-19.

Punteggi rischio CVD: possibile sottostima danno in donne con ischemia

(da MSD Salute e Reuters Health)  I punteggi di rischio per malattie cardiovascolari comunemente usati non riescono a predire con accuratezza il manifestarsi di eventi cardiaci avversi maggiori (MACE) in donne con evidenze di ischemia e non affette da malattia ostruttiva delle arterie coronarie. L’evidenza emerge da una review condotta dall’Heart Center presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles.   I ricercatori hanno esaminato i dati relativi a 935 donne con segni e sintomi di ischemia reclutate per la valutazione WISE (Women’s Ischemia Syndrome Evaluation). 567 donne non presentavano una malattia ostruttiva delle arterie coronarie all’angiografia.   Di queste, 433 avevano dati di rischio disponibili per sei punteggi comunemente usati: Framingham Risk Score (FRS), Reynolds Risk Score (RRS), Adult Treatment Panel III, Atherosclerotic Cardiovascular Disease, Systematic Coronary Risk Evaluation e Cardiovascular Risk Score 2.

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Con il lockdown 630mila fumatori in meno

(da DottNet)   Il lockdown è stata un’occasione per smettere di fumare per 630mila persone, ma chi non ce l’ha fatta in molti casi ha aumentato il numero di sigarette fumate, e molte persone hanno iniziato ad usare le sigarette elettroniche o i prodotti a tabacco riscaldato. Le luci e le ombre sono state evidenziate da uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Istituto Mario Negri, l’Università Vita-Salute S. Raffaele, l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete Oncologica (Ispro) e la Doxa, presentato in vista della Giornata Mondiale senza tabacco del 31 maggio.

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