I tempi si allungano: avremo 6-8 mesi di regole scrupolose

da DottNet)  L’epidemia corre a velocità diverse in Italia, con regioni nelle quali la curva ha iniziato la sua discesa, altre in cui la curva ha raggiunto un plateau dal quale non accenna a scendere e altre ancora in cui il picco non è stato raggiunto. Per questo è presto per pensare a un allentamento delle misure in tempi rapidi e la fase 2, quando arriverà, sarà probabilmente lunga.

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Coronavirus. Ecco perché è giusto prevedere uno scudo penale e civile, sia per gli operatori che per le aziende sanitarie, senza dimenticare la solidarietà per i cittadini vittime del virus

Solo così potremo evitare il default del Ssn e una spaccatura pericolosissima nel sistema sanitario del Paese. Prendiamoci il tempo di discutere tra tutte le parti. Tutti noi vogliamo solo salvare il nostro prezioso SSN e i nostri professionisti ed operatori. Deve essere il  tempo delle alleanze, perché,  quando questa tragedia finirà, il nostro Paese non sarà più lo stesso e la gente, impoverita, più che mai avrà bisogno di noi uniti. Ecco la proposta di Federsanità

http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=83616&fr=n

Enpam, i 600 euro sono cumulabili con bonus da 1000

L’Enpam (Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri) ricorda, sul proprio sito, che dal primo aprile è stato “aperto il modulo online anche per richiedere l’indennizzo statale di 600 euro previsto dal decreto legge Cura Italia, cumulabile con il ‘bonus’ fino a 1.000 euro al mese che la Cassa ha deliberato nei giorni scorsi per i ‘camici bianchi’ liberi professionisti” (e che dovrà, però, ricevere il via libera dei ministeri vigilanti del Lavoro e dell’Economia, per esser applicabile, ndr). Le domande per il sussidio di 600 euro, si evidenzia, “si potranno presentare fino al 30 aprile, e l’Enpam dovrà liquidarle secondo l’ordine cronologico di arrivo, anche se dal ministero del Lavoro sono arrivate rassicurazioni che verranno messe a disposizione risorse sufficienti per tutti. L’Enpam, ad ogni modo, farà i primi bonifici nel giro di una settimana”, viene precisato. Per sapere come farne richiesta, e quali sono i requisiti, è a disposizione una pagina con tutte le istruzioni su www.enpam.it.

Coronavirus. Il Comitato tecnico scientifico “boccia” test sierologici per la diagnosi: “Non sono ancora affidabili, da usare solo per indagini epidemiologiche della circolazione virale”

Il verdetto nell’ultima circolare del Ministero della Salute diffusa oggi. “I test rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG specifici per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di RNA virale dai tamponi nasofaringei secondo i protocolli indicati dall’OMS”. Via libera invece ai test molecolari rapidi.  Leggi l’articolo completo al LINK       http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=83565&fr=n

Gestione dei certificati INAIL per malattia da Coronavirus. Il Medico di Medicina Generale è responsabile della chiusura dell’infortunio

A seguito di un formale interpello da parte nostra ai servizi Medicina del Lavoro ospedalieri di Forlì e Cesena, questa è stata la risposta ricevuta:

Abbiamo sentito la collega  della Direzione Regionale INAIL dottoressa Loredana Lombardi che ci ha comunicato  che la chiusura dell’infortunio a rischio biologico COVID è a carico del medico di Medicina Generale in quanto è il medico che gestisce il quadro clinico dell’assistito è che può decidere di mantenere in infortunio il lavoratore anche dopo l’accertamento di negatività del secondo tampone (chiusura della quarantena) in caso di un suo non completo recupero psico-fisico.  La dottoressa Lombardi ci ha inoltre comunicato, in questa evenienza e per quanto sopra esposto, che  per la patologia COVID l’INAIL non effettuerà la chiusura del suddetto infortunio. La mia collega Medico Competente di Forlì ha già comunicato  i contenuti di questa e-mail al dottor Michele Gaudio.  Allego anche recente circolare INAIL sulla gestione dell’infortunio. (allegata in fondo al testo)

Sempre disponibili per qualsiasi confronto sull’andamento dello stato di salute dei nostri operatori sanitari in quarantena e sul programma inerente i tamponi di controllo per la sua chiusura ( guarigione del paziente/operatore sanitario) porgo cordiali saluti.

Dottor Andrea Sirri –  Cesena

circolare INAIL n 13 del 3 aprile 2020

Ecco come utilizzare Skype per fare una visita medica “virtuale”

Come si fa lo spiega il “Manuale per le televisite nell’ambulatorio virtuale” messo a punto da un pool di esperti italiani. Lo scopo è quello di supportare un ambulatorio che eroghi televisite a pazienti fragili, affetti da patologie croniche o di lungo periodo. Già nei prossimi giorni lo scenario progettato nel manuale verrà attuato da un gruppo di medici del Centro Oncologico dell’Ospedale di Prato per la gestione di un primo nucleo di un gruppo di pazienti. Leggi l’articolo completo al LINK

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=83286&fr=n

Coronavirus, da Aifa indicazioni per uso appropriato di clorochina. Non è preventiva

(da Doctor33)   L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) richiama l’attenzione degli operatori sanitari e ai cittadini sull’uso appropriato di clorochina e idrossiclorochina nell’impiego per la terapia dei pazienti affetti da Covid-19: l’utilizzo approvato è da intendersi unicamente per il trattamento e non per la profilassi di Covid-19. E prima della prescrizione è necessaria una attenta valutazione del paziente, in particolare nei casi di disturbi della conduzione cardiaca, la carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (favismo) o la presenza di altre terapie concomitanti.
La clorochina e l’idrossiclorochina sono medicinali autorizzati fin dalla seconda metà del XX secolo come antimalarici, ma attualmente sono utilizzati principalmente nel trattamento di malattie autoimmuni come il lupus eritematosus o l’artrite reumatoide. Negli studi di laboratorio hanno dimostrato di possedere un’attività contro i coronavirus, incluso Sars-CoV-2 (il virus che causa Covid-19). Osservazioni cliniche preliminari suggeriscono che questi farmaci potrebbero offrire benefici nel trattamento di pazienti affetti da infezione da Sars-CoV2, ma sono necessari studi clinici per raccogliere prove definitive sulla reale efficacia di questi trattamenti. In Italia, il loro utilizzo per il trattamento dei pazienti affetti da infezione da Sars-CoV2 è stato autorizzato a totale carico del Servizio sanitario nazionale con determinazione Aifa del 17 marzo 2020. L’utilizzo approvato è da intendersi unicamente per il trattamento e non per la profilassi di Covid-19. Sono stati riportati recentemente casi di cardiotossicità, con particolare riguardo al prolungamento dell’intervallo Qt, un effetto avverso noto per questa categoria di medicinali, osservati durante l’utilizzo nella terapia dei pazienti affetti da Covid-19 a livello mondiale.
Prima della prescrizione si richiama l’attenzione a una attenta valutazione del paziente, in particolare nei casi di disturbi della conduzione cardiaca, la carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (favismo) o la presenza di altre terapie concomitanti. Pertanto, si raccomanda a tutti i prescrittori di attenersi alle seguenti avvertenze e precauzioni riportate nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto di Clorochina Bayer* (clorochina) e di Plaquenil* (idrossiclorochina).

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