SARS-CoV-2: appello a non sottovalutare i sintomi intestinali

(da M.D. Digital)   In un articolo apparso su ‘Americal Journal of Gastroenterology’ si legge che i sintomi digestivi sono comuni nei pazienti con COVID-19. I pazienti che presentano questo tipo di sintomatologia hanno un lasso di tempo più prolungato tra l’esordio del quadro clinico e l’ammissione in ospedale e inoltre la loro prognosi risultava peggiore. I medici dovrebbero essere consci che i sintomi come la diarrea possono essere una presentazione del COVID-19 e che potrebbe essere necessaria una maggiore attenzione a questi pazienti piuttosto che attendere che emergano anche sintomi respiratori, afferma l’autore dello studio.

Lo studio trasversale, multicentrico, è stato condotto su 204 pazienti con COVID-19 tra il 18 gennaio e il 28 febbraio 2020, analizzando i dati di laboratorio, l’imaging e l’anamnesi storica. Ed è emerso che 99 pazienti (48.5%) hanno riportato sintomi digestivi come elemento principale del quadro clinico. Rispetto ai pazienti senza interessamento intestinale questi soggetti hanno trascorso un periodo più lungo tra comparsa dei sintomi e ricovero in ospedale (9 giorni rispetti ai 7.3 dei casi polmonari). Le manifestazioni in pazienti con sintomi digestivi includevano anoressia, diarrea, vomito e dolore addominale e il quadro clinico ha avuto un andamento ingravescente con il passare del tempo. Gli autori hanno anche osservato che i pazienti senza sintomi digestivi hanno una maggiore probabilità di essere curati rispetto a chi accusava un quadro intestinale (60% versus 34.3%).  Una possibile spiegazione è che i sintomi digestivi indicano una carica e una replicazione virale all’interno del tratto gastro-enterico, cosa che comporta una maggiore gravità della malattia.

(Pan L. et al, Am J Gastroenterol 2020) 

Coronavirus: uno studio proposto da un gruppo di professionisti cesenati, uno dei quali è un nostro iscritto, sostiene che eseguendo più tamponi si sarebbero evitati molti decessi

Il Dott. Antonio Belluzzi, Pediatra di Libera Scelta a Cesena, sostiene che bisognerebbe eseguire il modello operativo adottato in Corea e dalla regione Veneto. E forse si potrebbe ancora fare, almeno nella nostra provincia e in quelle di Ravenna e Ferrara

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Coronavirus. Nessuna traccia del virus sui DPI dei sanitari all’uscita delle stanze dei pazienti

(da Quotidiano Sanità e Reuters Health)   Uno studio pilota condotto a Singapore ha riscontrato che i professionisti sanitari che trattavano pazienti infetti da SARS-CoV-2 non sembravano avere tracce del virus sui loro dispositivi di protezione individuale (DPI) quando uscivano dalle stanze dei pazienti. Per valutare la sicurezza di un uso prolungato di DPI, i ricercatori hanno effettuato uno studio di campionamento dei DPI per un giorno su medici, infermieri e addetti alle pulizie che si prendevano cura di pazienti infetti da SARS-CoV-2 confermato.

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Come chiedere il bonus da 600 euro

(da Odontoiatria33)   Da mercoledì primo aprile sarà possibile richiedere il bonus una tantum di 600 euro previsto dal decreto “Cura Italia”.Se la cifra è la stessa per tutti, 600 euro, diverse sono le regole definitine per poterli richiederli e come richiederli tra dentisti, igienisti dentali e laboratori odontotecnici.

Con la firma del decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze sono stati stabiliti i criteri di priorità e modalità di attribuzione del bonus da 600 euro che verranno erogati attraverso il “Fondo per il reddito di ultima istanza” previsto dal Decreto “Cura Italia” per i liberi professionisti iscritti ad un ordine o alle casse di previdenza private.

Cosa prevede il decreto:

  1. a) ai lavoratori che abbiamo percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo, assunto al lordo dei canoni di locazione assoggettati a tassazione ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, e dell’articolo 4 del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, non superiore a 35.000 euro la cui attività sia stata limitata dai provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19;
  2. b) ai lavoratori che abbiano percepito nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo, assunto al lordo dei canoni di locazione assoggettati a tassazione ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, e dell’articolo 4 del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro e abbiano cessato o ridotto o sospeso, ai sensi dell’articolo 2, la loro attività autonoma o libero-professionale in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Medici e odontoiatri potranno quindi chiedere il bonus se:

Nel 2018 hanno dichiarato un reddito non superiore ai 35 mila euro e hanno chiuso o ridotto l’attività per via delle restrizioni derivanti da provvedimenti legati dal Covid-19.

Nel 2018 hanno dichiarato un reddito compreso tra i 35 ed i 50 mila euro ed abbiano:

  1. a) Cessato la loro attività per chiusura della aprtita Iva nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 marzo 2020;
  2. b) per riduzione o sospensione dell’attività lavorativa: una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del primo trimestre 2020, rispetto al reddito del primo trimestre 2019. A tal fine il reddito è individuato secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese sostenute nell’esercizio dell’attività.

Possono presentare domanda solo chi è in regola con gli obblighi contributivi per l’anno 2019. Le domande devono essere presentate direttamente alla propria Cassa di previdenza.

Il bonus sarà erogato da ENPAM e poi rimborsato dallo Stato all’Ente di previdenza. Il modulo per richiedere il bonus è al link   https://www.enpam.it/comefareper/covid-19/#moduli

Siccome il Fondo ha un budget limitato, se non verrà rifinanziato con un successivo Decreto, il bonus spetterà ai primi che presentano domanda. Secondo il Sole 24 Ore sarebbero ad ora disponibili “333.333 assegni”.   N.B. La richiesta del bonus dei 600 euro non preclude la possibilità di richiedere l’assegno di mille euro previsto da ENPAM.

Servizio Consulenza Algologica telefonica gratuita

In questo momento di crisi sanitaria la nostra Società Scientifica federDolore-SICD vuole essere vicina a tutti i colleghi medici che sono impegnati in prima linea sul fronte dell’emergenza Covid 19. Per questo motivo a partire dal giorno 1 aprile attiveremo un servizio di consulenza algologica telefonica con numero verde che metteremo a disposizione di tutti i medici italiani di Medicina Generale. Il servizio gratuito sarà attivo dal lunedì al venerdì nella fascia oraria dalle 15,00 alle 18,00.

Il numero verde da poter chiamare sarà  800.026.027.

Dottor Giuliano De Carolis

Presidente Società Scientifica FEDERDOLORE-SICD Logo
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