Pubblicazione avvisi per procedura APP Medicina Generale e Pediatria di Libera Scelta – Elenco APP dei medici da incaricare

Si comunica che sul BUR – parte terza – n. 90 del 4 aprile 2023 sono pubblicati gli avvisi relativi alla procedura APP per la Medicina Generale e per la Pediatria di Libera Scelta, in attuazione dell’art. 5 – Allegati 5 degli Accordi Collettivi Nazionali per la Medicina Generale e per la Pediatria di Libera Scelta 28.04.2022.

L’Elenco APP dei medici da incaricare, derivante dalle domande pervenute, sarà reso pubblico entro il 31 maggio, sul portale del Servizio Sanitario Regionale “ER-Salute” alla pagina:

https://salute.regione.emilia-romagna.it/ssr/carriera-e-formazione/medicina-convenzionata

Il termine per la presentazione delle domande è il 30 aprile 2023

Si allegano gli avvisi in oggetto ed i moduli di domanda (Modulo C).

Gli odontoiatri riferiscono limiti nel trattamento dei pazienti con disabilità

(da Dental Tribune)   AJMAN, Emirati Arabi Uniti: Uno studio condotto da ricercatori in Iraq e negli Emirati Arabi Uniti ha rilevato che i dentisti che lavorano in questi paesi si sentono inadeguati a fornire un’assistenza orale ottimale ai pazienti con disabilità. I motivi includono l’ansia tra i medici e la mancanza di tempo e formazione adeguati al trattamento. Secondo i ricercatori, occorre una formazione mirata a migliorare la fiducia dei medici e le loro capacità di cura nei confronti dei pazienti con disabilità.    Un campione di 150 dentisti dell’Ajman ha completato un’indagine trasversale atta a indagare la competenza dei medici nel trattamento dei pazienti con disabilità e i fattori che influenzano la loro erogazione di cure e la competenza percepita.   La maggior parte degli intervistati (75,3%) possedeva un’esperienza clinica compresa tra uno e cinque anni e il 46,7% del gruppo campione definiva minima la propria esperienza nel trattamento di pazienti con disabilità. Solo il 2% ha dichiarato di avere una significativa esperienza nel trattamento di pazienti con disabilità.

L’autore principale dello studio, il dott. Afraa Salah, docente di odontoiatria pediatrica e psicologia e scienze comportamentali presso l’Università di Ajman, ha confermato a Dental Tribune International (DTI) che anche i dentisti più anziani del gruppo campione non hanno dimestichezza ed esperienza nel trattamento dei pazienti con disabilità.  Quasi tre quarti (73,3%) degli intervistati hanno dichiarato di voler curare i pazienti con disabilità, ma di essere pronti a rinviarli ad un altro medico qualora la terapia diventasse troppo complicata. Un quinto degli intervistati ha dichiarato di non voler fornire cure e di voler indirizzare il paziente a uno specialista. Quando è stato chiesto se i medici si sentissero a loro agio nel fornire il trattamento, il 45,3% degli intervistati ha dato una risposta neutra, il 32,7% ha risposto positivamente e il 14,7% ha risposto negativamente. Risposte fortemente positive o fortemente negative sono state fornite rispettivamente dal 4,7% e dal 2,0% degli intervistati.

Un significativo numero di intervistati (44,0%) ritiene di essere capace solo in parte a fornire un’assistenza orale ottimale ai pazienti con disabilità, mentre il 35,5% ritiene preoccupante il tempo necessario per il trattamento. La preoccupazione nella capacità di interagire con il paziente è stata espressa dal 38,0% degli intervistati, mentre la paura di provocare un infortunio al paziente o al dentista curante è stata espressa rispettivamente dal 34,7% e dal 30,7%.   Gli autori hanno riportato che «le limitate opzioni terapeutiche dei dentisti che hanno partecipato a questo studio dipendono dalla loro mancanza di tempo e formazione adeguati, dalla limitata capacità di comunicare con i pazienti, dall’adherence del paziente e dalla costante consapevolezza situazionale di come evitare lesioni involontarie ai pazienti che possono portare a possibili infortuni al loro personale clinico».   Il Dott. Salah ha detto alla DTI: «Penso che si debbano istituire e attuare corsi di formazione sul trattamento di questi pazienti all’interno del percorso di laurea, nonché attraverso corsi dal vivo. In particolare, ritengo che sarebbe molto utile una formazione su come trattare al meglio i pazienti affetti da autismo».

(“Dentists’ attitude towards dental treatment of disabled patients”, Advances in Medical Education and Practice 14-12-22)

XII Concorso ricerca AMMI

L’A.M.M.I. promuove l’XII Bando di Concorso (allegato) per il conferimento del supporto finanziario di € 10.000 per un progetto di ricerca di Medicina e Farmacologia genere specifiche con lo scopo di premiare il progetto di ricerca più innovativo e significativo esclusivamente di Medicina e/o Farmacologia di Genere, che verrà svolto da un/una Ricercatore/Ricercatrice presso le Università Italiane, o Aziende Ospedaliere del Sistema Socio Sanitario Italiano, o IRCCS, o altro Ente di Ricerca italiano. L’obiettivo dell’AMMI è incentivare la ricerca in questo ambito, al fine di arrivare all’appropriatezza e alla personalizzazione della diagnosi e della cura e di conseguenza ad una medicina basata sull’evidenza per il genere e sostenere un/una giovane ricercatore.

Scadenza 12 giugno 2023.

Per maggiori dettagli sulla ns. Associazione e sul Bando in oggetto potete consultare il nostro sito nazionale: http://www.ammiitalia.it,

Link diretto al bando:  https://drive.google.com/file/d/1jLIt5dpLe58R1ByxkhiFdZNt9uH–XFE/view    

In considerazione del valore dell’iniziativa, vi chiediamo la cortesia di diffondere il Bando.  Restiamo a disposizione per ogni ulteriore informazione e, nel ringraziare per l’attenzione, porgiamo distinti saluti.

Alida Bertelli, Antonella Bigarelli                                                                                                 Segreteria Organizzativa Concorsi AMMI

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