Lotta a ‘fake news’, Enpam alleata della Fnomceo

(da AdnKronos Salute) - Enpam alleata della Fnomceo nella lotta alle 'fake news' che circolano sui temi di salute, medicina e benessere. 'Dottoremaeveroche', l’iniziativa lanciata dalla Fnomceo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, per combattere le bufale in tema di salute, sbarca con una rubrica sul Giornale della previdenza dei medici e degli odontoiatri, il notiziario digitale dell'Enpam recapitato a 210 mila camici bianchi. A partire da oggi la testata dell’Enpam ospiterà tutte le settimane una pillola estratta dalla piattaforma lanciata lo scorso febbraio dalla Fnomceo , con l’obiettivo di contribuire a diffondere un’informazione scientifica corretta e validata da contrapporre alla disinformazione online e offline. Questa settimana si parte con un approfondimento su farmaci generici e 'di marca'. 
Leggi tutto

Porto d’armi, novità per il rilascio dei certificati medici

(da DottNet)   Arrivano importanti novità sul rilascio del porto d'armi dopo il via libera alla nuova norma. E riguardano soprattutto il rilascio del certificato per l’idoneità psico-fisica necessario ai fini dell’ottenimento del porto d’armi. Giova ricordare che secondo la precedente normativa solamente i medici legali delle Asl o anche i medici militari e della Polizia di Stato potevano rilasciare il certificato per il porto d’armi o per l’autorizzazione alla detenzione di armi in casa.  Tuttavia nel caso dei medici militari e per quelli della Polizia di Stato il certificato poteva essere rilasciato esclusivamente all’interno delle loro rispettive strutture d’impiego; questo ha limitato la loro competenza al personale in servizio presso la stessa struttura o al massimo ai loro congiunti prossimi, recando invece dei disagi a coloro che hanno dovuto sostenere la visita presso la Asl dovendo rispettare dei lunghi tempi di attesa. Con l’approvazione del decreto legislativo 104/2018, però, questa situazione cambia notevolmente. La prima novità, ad esempio, riguarda una differenziazione tra il certificato rilasciato per l’autorizzazione alla detenzione di armi da quello necessario ai fini del rilascio o del rinnovo del porto d’armi. Nel dettaglio, semplici detentori di armi possono adempiere all’obbligo di presentazione del certificato medico ogni 5 anni semplicemente presentando un certificato dal quale risulta che "non è affetto da “malattie mentali oppure da vizi che ne diminuiscono, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere”.  Questo certificato potrà essere rilasciato da: - settore medico legale delle aziende sanitarie locali;  -  da un medico militare o della Polizia di Stato o del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.  In questo caso, quindi, il certificato medico - così come avviene per il rinnovo della patente di guida  - potrà essere rilasciato anche da medici in quiescenza o in congedo visto che nel decreto non vengono specificati particolari requisiti sullo stato di servizio.  Differentemente per il rilascio del porto d’armi il certificato di idoneità psicofisica potrà essere rilasciato esclusivamente da:  - uffici medico-legali;  - distretti sanitari delle aziende sanitarie locali o dalle strutture sanitarie militari o della Polizia di Stato;  - dai singoli medici della Polizia di Stato, dei vigili del fuoco o da medici militari purché siano in servizio permanente e in attività di servizio.  A differenza di quanto accade oggi, quindi, dal 14 settembre prossimo i medici della Polizia di Stato e quelli militari potranno operare anche come professionisti individuali rilasciando il certificato medico per il porto d’armi anche esternamente dalla loro struttura di competenza; tuttavia in questo caso è comunque necessario che i medici siano in servizio attivo o in attività di servizio.

Oms indica un nuovo killer: è l’inattività fisica.

Per colpa sua crescono tutte le malattie non trasmissibili, i disturbi mentali e peggiora la qualità della vita. Donne, le meno attive. Lo studio, realizzato da quattro esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità, riporta dati che aggiornano le stime del 2008 sui livelli di attività e, per la prima volta, riporta analisi di tendenza che dimostrano che, nel complesso, il livello globale di inattività negli adulti rimane sostanzialmente invariato dal 2001. Le donne sono  meno attive rispetto agli uomini, con una differenza di oltre l'8% a livello globale (32% uomini contro 23% donne). I paesi ad alto reddito sono più inattivi (37%) rispetto ai paesi a reddito medio (26%) e a basso reddito (16%).  Leggi l'articolo completo al LINK

http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=65192&fr=n