I lavori stressanti sono associati a un rischio più elevato di fibrillazione atriale

(da Fimmg.org)   Un lavoro stressante è associato a un rischio più alto di fibrillazione atriale, secondo un recente studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, periodico dell’European Society of Cardiology (ESC). I lavori stressanti (es. quelli svolti da addetti alla catena di montaggio, conducenti di autobus, segretari e infermieri) sono psicologicamente impegnativi e portano i dipendenti a un controllo limitato del loro lavoro. La ricerca, adattata per età, sesso e istruzione, ha rilevato che l’essere stressati durante il lavoro era associato a un rischio del 48% di fibrillazione atriale rispetto a non esserlo, per motivi di lavoro.

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Il burnout nei medici contribuisce pesantemente agli errori sul lavoro

(da Doctor33)    Gli errori commessi sul lavoro sono si associano al burnout dei medici tanto quanto le condizioni ambientali non sicure, se non di più. È quanto affermano i ricercatori della Stanford University School of Medicine in uno studio pubblicato su Mayo Clinic Proceedings.«Se stiamo cercando di massimizzare la sicurezza e la qualità delle cure mediche, dobbiamo affrontare il problema dei fattori nell'ambiente di lavoro che portano al burnout tra i nostri fornitori di assistenza sanitaria» spiega TaitShanafelt, dello Stanford WellMD Center, che ha guidato il gruppo di studio. I ricercatori hanno inviato un questionario ai medici in pratica attiva negli Stati Uniti, richiedendo informazioni riguardo alla loro salute e ai livelli di sicurezza degli ambienti dove lavoravano. Su 6.695 professionisti che hanno risposto, il 55% ha riferito sintomi di burnout e il 10% ha ammesso di essere incappato in almeno un grave errore medico durante i tre mesi precedenti.  I medici con burnout avevano più del doppio delle probabilità di auto-segnalazione di un errore medico, dopo aggiustamento per specialità, ore di lavoro, stanchezza e classificazione di sicurezza dell'unità di lavoro. D'altra parte, bassi giudizi della sicurezza nell'ambiente di lavoro erano legati a probabilità di errore medico aumentate da tre a quattro volte.«Questo indica che sia il livello di burnout sia le caratteristiche di sicurezza delle unità di lavoro sono indipendentemente correlati al rischio di errori» spiega Shanafelt. Lo studio però va oltre, e mostra anche che i tassi di errori medici possono essere addirittura triplicati nelle unità di lavoro classificate come estremamente sicure, se i medici che lavorano in quelle unità hanno alti livelli di burnout, indicando che il burnout potrebbe essere una causa ancora più importante di errore medico rispetto a una scarsa sicurezza. Oltre al loro effetto sui pazienti, sia gli errori che il burnout possono avere anche seri effetti personali per i medici.«Sappiamo, anche da nostri precedenti lavori, che sia il burnout che gli errori medici raddoppiano il rischio di pensieri suicidari tra i medici. Questo contribuisce al più alto rischio di morte per suicidio tra i medici rispetto ad altri professionisti»concludono gli autori.  (Mayo Clinic Proceedings 2018. Doi: 10.1016/j.mayocp.2018.05.014. https://www.mayoclinicproceedings.org/article/S0025-6196(18)30372-0/fulltext)  

Morbo di Parkinson e alterate funzionalità motorie della lingua

(da Odontioiatria33)   Nel morbo di Parkinson (PD) la disfagia appare con la progressione della malattia. La gravità della disfagia non è sempre però correlata con la gravità del morbo secondo la classificazione di Hoehn e Yahr (H&Y).  Una semplice e quantificabile valutazione della deglutizione per la diagnosi precoce della disfagia è utile per conoscere l'effetto terapeutico dei farmaci e della riabilitazione.  La pressione di contatto tra il palato e la lingua dà il massimo contributo al trasferimento del bolo nella fase orale della deglutizione. Sebbene la disfagia sia un problema potenzialmente letale nei pazienti con malattia di Parkinson, la fisiopatologia della disfagia orofaringea deve ancora essere compresa fino in fondo. Tipologia di ricerca e modalità di analisi  In uno studio eseguito presso l’Ospedale Universitario di Osaka e pubblicato sul Journal of Oral Rehabilitation di giugno 2018 viene indagata la funzione motoria della lingua durante la deglutizione in relazione alla disfagia e alla gravità del morbo di Parkinson (PD).  Trenta pazienti con PD (14 maschi e 16 femmine; età media 69,4 anni), stadio II-IV di PD in base alla classificazione di Hoehn e Yahr, sono stati inclusi nello studio. La pressione della lingua sul palato duro è stata misurata durante la deglutizione di 5 ml di acqua, utilizzando un foglio sensore con 5 punti di rilevamento.  Il valore massimo della pressione della lingua in ciascun punto di misurazione durante la deglutizione è stato confrontato tra pazienti con PD e i soggetti controllo sani. Una valutazione soggettiva della disfunzione orofaringea è, inoltre, stata condotta utilizzando il questionario Swallowing Disturbance Questionnaire.   Risultati   La massima pressione della lingua in ciascun punto di misurazione è risultata significativamente più bassa nei pazienti con morbo di Parkinson (PD) rispetto ai controlli sani. Inoltre, la pressione massima della lingua si è rivelata significativamente più bassa nei pazienti con PD disfagici rispetto ai soggetti con PD non disfagici.  La perdita di produzione di pressione della lingua presso la parte anteriore del palato duro è altresì risultata fortemente correlata alla disfagia nella fase faringea.  Conclusioni    I risultati di questo studio suggeriscono che nei pazienti con morbo di Parkinson disfagici si ha una tensione massima diminuita della pressione della lingua, un raggio di movimento ridotto e un’abilità motorie della lingua che si manifestano come schemi anormali portando a una deglutizione frammentaria.   Implicazioni cliniche  I risultati suggeriscono che la misurazione della pressione della lingua sul palato duro durante la deglutizione potrebbe essere utile per l’individuazione precoce e quantitativa della disabilità motoria della lingua durante la deglutizione nei pazienti affetti da morbo di Parkinson.

(Minagi Y, Ono T, Hori K, Fujiwara S, Tokuda Y, Murakami K, Maeda Y, Sakoda S, Yokoe M, Mihara M, Mochizuki H.Relationships between dysphagia and tongue pressure during swallowing in Parkinson's disease patients. J Oral Rehabil 2018 Jun;45(6):459-66 )