Enpam, 42,5 mln per mutui prima casa e studio per medici e dentisti

(da AdnKronos Salute)  Al il via il bando Enpam per la concessione di mutui per la prima casa o lo studio professionale riservati ai medici e ai dentisti. Gli iscritti all’ente previdenziale potranno usufruire complessivamente di 42,5 milioni di euro, di cui 27,5 milioni per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa e i restanti 15 milioni per lo studio professionale. "Questa linea dell'ente ha intercettato già le necessità di molti iscritti", ha spiegato il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti. "Con i mutui l'ente di previdenza vuole offrire un’opportunità di accesso al credito anche a quegli iscritti che normalmente hanno difficoltà ad accendere un mutuo in una banca, prevedendo per tutti, e in particolare per i giovani, requisiti più flessibili e una maggiore attenzione alla valutazione delle domande".  
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Cassazione, medico deve usare linguaggio comprensibile al paziente

(da AdnKronos Salute)   Il medico deve usare "un linguaggio adeguato alle conoscenze e allo stato soggettivo del paziente" senza "far ricorso a tecnicismi o utilizzare un linguaggio criptico". E' quanto ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza numero 6688 del 2018. La Corte ha "ritenuto incompleta, e quindi lesiva del diritto del paziente al pari di un'informazione assente, l'informazione che non illustra le caratteristiche di gravità o di rischio di gravità di quanto riscontrato da un esame diagnostico al quale si è sottoposto l'assistito e che non segnala la presenza di un'eventuale urgenza in modo specifico e ben percepibile dall'interlocutore". Lo riporta lo Studio Cataldi sul suo sito web.  Partendo dal presupposto che l'obbligo informativo del medico sussiste pienamente sin dagli esiti degli accertamenti diagnostici, i giudici hanno chiarito che esso va adempiuto traducendo la diagnosi "a livello di conoscenza scientifica del paziente" sia per quanto riguarda il suo intrinseco significato, sia per quanto riguarda i limiti temporali entro i quali sottoporsi a ulteriori accertamenti o a trattamenti terapeutici, mentre non può ridursi a una "illustrazione tecnica e atemporale".

Certificazioni INAIL, chiarito il diritto dei medici al compenso.

(da Fimmg.org)   "Si sblocca finalmente la problematica relativa agli oneri connessi all'emissione delle certificazioni per infortunio sul lavoro e al blocco dei pagamenti dei certificati che dura ormai dal 2016 con disagi per i medici e per i loro assicurati" Così Silvestro Scotti - Segretario Generale Nazionale della FIMMG. "E’ stato raggiunto un risultato importante dopo vari incontri con la Direzione Generale dell’INAIL e la Presidenza Enpam, e un decisivo confronto tra il Ministero della Salute, nella persona del Capo di Gabinetto Giuseppe Chinè, e il Ministero del Lavoro, necessario a superare la precedente interpretazione del Ministero del Lavoro che riteneva un obbligo a titolo gratuito l’emissione delle certificazioni INAIL. Grazie al lavoro congiunto di tutti i soggetti coinvolti, con la nota che la Direzione Centrale dell’INAIL ha inviato nella giornata di ieri alle proprie sedi territoriali, in cui si comunica l’avvio delle procedure per il pagamento dei compensi relativi alle certificazioni mediche a partire dal 2016 e con successiva nota si procederà per quelli relativi al 2017,  vanno considerate definitivamente superate queste criticità". In allegato le note Inail

INAIL

Un italiano su quattro ignora le malattie gengivali

(da DottNet)   Spesso confusa con il mal di testa o con un problema della mandibola, la parodontite è un'infiammazione delle gengive che colpisce 20 milioni di persone nel nostro Paese, ma un italiano su quattro non sa cosa sia. E il 30% non si rivolge al dentista in caso di disturbi gengivali, provando a risolverli con rimedi fai da te.  "La parodontite è un problema molto diffuso, anche fra i giovani: il 43% degli under 35 ha già avuto almeno una volta nella vita un sintomo di infiammazione gengivale - spiega Mario Aimetti, presidente SIdP - Purtroppo questa patologia, se trascurata, può portare a conseguenze serie: sono circa 3 milioni gli italianicon un parodontite molto grave e per questo a rischio di perdere uno o più denti". Nonostante sia così diffusa, sono ancora tanti a non conoscerla. Secondo l'indagine Key-Stone commissionata dalla SDiP, la consapevolezza del problema sta migliorando ma c'è ancora molto da fare: da un lato si è dimezzata passando dall'11 al 6% la percentuale di chi aspetta che i disturbi gengivali, come il sanguinamento, passino senza fare niente. Ma dall'altro un 25% di italiani non ha mai sentito parlare di parodontite; mentre fra chi la conosce solo il 30% sa davvero quali siano le conseguenze. "Tanti ancora si affidano a rimedi 'casalinghi', dal cambio di dentifricio alle vitamine, che spesso però non risolvono la situazione rischiando che le condizioni della bocca peggiorino", sottolinea Aimetti.