Anelli (Fnomceo): prescrizione deve rimanere atto medico
3 italiani su 4 ascoltano audio a volume troppo alto
(da AGI) Il 75 per cento degli italiani ascolta i propri dispositivi mobili oltre il livello degli avvisi di volume. In particolare i giovani, che rischiano così una perdita uditiva permanente. Il 95 per cento dei giovani tra i 18 e i 24 anni sostiene di ignorare gli avvisi di volume dei dispositivi mobili pur di ascoltare l'audio a un'intensità superiore ai livelli di guardia. Questi alcuni dei risultati del rapporto State of Hearing - promosso da Cochlear, leader mondiale nelle soluzioni acustiche impiantabili. L'indagine, realizzata con l'obiettivo di comprendere meglio l'atteggiamento e le abitudini delle persone rispetto al proprio udito, ha evidenziato una serie di comportamenti a rischio degli italiani, che potrebbero aumentare il numero delle persone affette da perdita uditiva. Nei bambini, si potrebbero verificare problematiche relative allo sviluppo psico-motorio, mentre negli adulti il rischio riguarderebbe un declino cognitivo precoce talvolta associato a demenza. Dalle evidenze dell'indagine emerge che la maggior parte degli intervistati (83 per cento) non e' nemmeno informato sul dove effettuare un test dell'udito oppure teme una scoperta spiacevole dopo una visita specialistica.
Gli obesi vivono fino a 6 anni meno degli uomini con il peso normale
I turni di notte possono essere pericolosi per la salute. Ecco un manuale per gli operatori sanitari
(da Quotidiano Sanità) Dormire abitualmente meno di sette ore per notte è un disastro per la salute e il benessere di un individuo. La scienza lo ha stabilito con chiarezza e lo ribadisce ad ogni piè sospinto. Ma la realtà è che il mondo occidentale, come ricorda Fiona Godlee, direttore del 'British Medical Journal', vive nel pieno di un’epidemia di insonnia. E questo non fa che aumentare il rischio di depressione, ansia, demenza, ictus, cardiopatie, obesità, cancro, diabete e incidenti stradali. Ma al di là dei teenager e degli adulti che tirano tardi su internet o davanti ad un videogioco, c’è chi al sonno è costretto a rinunciare per contratto. Tipicamente medici e infermieri. Lo scorso anno, sempre il BMJ pubblicava un articolo dal titolo polemico: ‘Rischio e fatigue: i conducenti dei treni sono più sicuri dei medici?’ attirando l’attenzione sul fatto che la stanchezza gioca brutti scherzi sulla capacità di giudizio di una persona, qualunque sia il suo lavoro. Gli autori rivolgevano dunque un appello ai medici perché vigilassero sulla comparsa di segni di stanchezza non solo su loro stessi ma anche nei confronti dei loro colleghi; stessa raccomandazione veniva rivolta ai dirigenti delle strutture ospedaliere perché si assumessero la responsabilità di quanta stanchezza vanno accumulando i loro sottoposti. A distanza di circa un anno dall’allarme lanciato da questo studio, Helen McKenna e Matt Wilkes avanzano una proposta concreta, evidence-based, di una possibile ‘strategia del sonno’ per chi fa i turni di notte. Con tanto di infografica che l’editor di BMJ consiglia di stampare e appendere alla parete dello studio. Questi i consigli per sopravvivere (e far sopravvivere) ai turni di notte in sicurezza: Giorno prima del turno di notte: obiettivo: minimizzare il debito di sonno · dormire e svegliarsi naturalmente (cioè senza la sveglia) · evitare di prendere il caffè del mattino · fare un sonnellino pomeridiano di circa 90 minuti (per completare un ciclo del sonno), tra le 14 e le 18 Durante il turno di notte. Obiettivo: aumentare la performance · mantenersi attivi · se possibile fare sonnellini di 10-20 minuti durante la prima parte del turno di notte · prendere un caffè prima del riposino, ma far sì che sia l’ultimo caffè della notte · evitare di assumere sostanze per restare svegli, per i possibili effetti collaterali · consumare un pasto leggero · affidarsi a delle check list nello svolgimento di compiti critici, per ridurre i rischi inerenti alla ridotta performance da stanchezza Nelle ultime ore della guardia notturna, prima di tornare a casa: · evitare caffeina e nicotina · evitare l’esposizione alla luce piena uscendo dall’ospedale (indossare un paio di occhiali da sole, anche se è nuvolo) · considerare di tornare a casa utilizzando i trasporti pubblici, anziché mettersi alla guida Nei giorni tra un turno di notte e l’altro. Obiettivo: minimizzare il debito di sonno · cercare di andare a dormire il più presto possibile · prima di prendere sonno, evitare luci forti, schermi luminosi, alcolici · dormire in una stanza al riparo dai rumori e tranquilla · accettare il fatto che qualunque tipo e durata di sonno (anche quello frammentato o abbreviato) è sempre meglio che niente e massimizzate il tempo dedicato al sonno Fare un ‘reset’ dopo un turno di notte. Obiettivo: ripristinare il normale ritmo del sonno · cercare di dormire 90-180 minuti subito dopo il turno di notte · uscite di casa quando vi svegliate · la sera, cercate di andare a letto all’orario abituale · evitare di dormire ancora durante il giorno, nei giorni seguenti
Stop bufale sulla salute: al via portale dell’ISS
(da Ansa,it) Dall'ambiente all'alimentazione, dai vaccini agli screening, è online https://www.issalute.it/ il primo portale web istituzionale di notizie sulla salute, forte già di 150 fake news smascherate e oltre 1700 schede sulle principali malattie. Realizzato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss), è una vera e propria enciclopedia 'antibufale' con notizie scientifiche scritte in modo semplice e comprensibile. L'obiettivo, spiega Ricciardi, «è spiegare ai cittadini il valore della ricerca e della conoscenza prodotta dall'intera comunità scientifica, per renderla fruibile al maggior numero di persone possibile, senza discriminazioni», spiega Walter Ricciardi, presidente Iss. Quotidianamente aggiornato, il nuovo 'Portale della Conoscenzà offre una bussola per orientarsi nel mare del web, strumento a cui, secondo il Censis, almeno un italiano su 3 si affida per ottenere informazioni sulla salute. Ma, sempre più spesso, questi contenuti così delicati sono contaminati da fake news. «Santoni che propongono soluzioni impensabili a problemi di salute, come curare il cancro con l'ossigeno, o canali di disinformazione che pongono falsi problemi, come i rischi derivanti dai vaccini. Il web - osserva il ministro della Salute Beatrice Lorenzin - è una giungla in cui è difficile districarsi». Per questo, a «Bufale e falsi miti» è dedicata un'apposita sezione del portale, dove ogni informazione ingannevole è corredata dalle spiegazioni scientifiche che ne evidenziano l'infondatezza. Un'altra sezione dedicata alle «News» viene aggiornata dall'agenzia Ansa, con notizie pubblicate su riviste scientifiche, ma tradotte in un linguaggio adatto a tutti. I contenuti pubblicati sono stati realizzati e vagliati da esperti. Testimonial del progetto è Piero Angela, giornalista che ha contributo a far accedere milioni di persone a informazioni scientifiche certificabili. «Oggi col web -osserva - la disinformazione circola rapidamente ed è pieno di pifferai magici a cui è facile credere. Da anni cerco di raccontare la scienza in modo corretto al grande pubblico. Saputo di questa iniziativa mi sono rallegrato perché finalmente le istituzioni entrano in un campo importante». Tra i temi più bersagliati dalla disinformazione online ci sono i vaccini. Per spiegarne l'importanza è stata inaugurata oggi, all'Iss la mostra 'Mondovaccinì, che verrà ospitata nei prossimi mesi in diverse città italiane. Obiettivo è raccontare, attraverso quiz, foto, video e pannelli informativi, il valore di questi farmaci che hanno salvato milioni di vite.