Accordo Adepp-Inps. Via libera al cumulo per i professionisti

L’Inps ha annunciato che entro una decina di giorni metterà a disposizione delle Casse previdenziali dei professionisti la procedura informatica che consentirà di cominciare ad evadere le domande di cumulo inviate dagli iscritti.  A garantirlo è stato il presidente dell’Inps, Tito Boeri, nel corso di una conferenza stampa convocata insieme al presidente dell’Enpam e dell’Adepp Alberto Oliveti per presentare la convenzione quadro che disciplina le modalità per liquidare le pensioni in cumulo.  A questo punto possono essere siglati gli accordi tra l’Inps e le singole Casse, che renderanno finalmente operativa la possibilità di cumulare i flussi contributivi delle diverse gestioni.  Leggi l'articolo completo al LINK

Crediti ECM. Ecco come verificare quanti raccolti, come eventualmente spostare quelli in eccesso per il prossimo triennio

(da Odontoiatria33)  Il 31 gennaio è scaduto il termine per i professionisti sanitari tenuti all'obbligo formativo secondo il programma ECM per recuperare il debito formativo 2014-2016. I crediti acquisiti nel 2017, quale recupero del debito formativo del triennio 2014-2016, non possono essere utilizzati ai fini del soddisfacimento dell'obbligo formativo relativo al triennio 2017-2019. La Commissione nazionale per la formazione continua, nel corso della riunione del 25 gennaio 2018, ha confermato la possibilità per tutti i professionisti sanitari di effettuare le operazioni di spostamento dei crediti acquisiti nel 2017 a recupero del debito formativo del triennio 2014-2016, entro e non oltre il 31 dicembre 2018, purché i crediti siano stati conseguiti entro il 31 dicembre 2017. È possibile effettuare l'operazione autonomamente all'interno dell'area riservata ai singoli professionisti nel portale del Co.Ge.A.P.S.  Ma come si fa a sapere quanti sono i crediti acquisiti e come spostarli?   Sul sito del Co.Ge.APS. i medici e dentisti hanno la possibilità di accedere alla propria area ECM dove verificare il numero di crediti ottenuti e registrati, possibile che manchino gli ultimi raccolti e non ancora "contabilizzati" dal sistema.  Per accedere ci si deve registrare al LINK  http://application.cogeaps.it/cogeaps/login.ot inserendo il codice fiscale, il proprio nome e cognome, l'indirizzo e-mail e la federazione di appartenenza. I dentisti dovranno selezionare dal menù a tendina FNOMCeO e successivamente il proprio ordine provinciale (attenzione non sono in ordine alfabetico quindi si devono scorrere fino a trovare il proprio) e poi digitare il numero di iscrizione all'Albo degli odontoiatri.  Terminata la compilazione si dovrà cliccare su "procedi": dopo qualche minuto riceverete una e-mail di conferma con login e password da utilizzare per accedere alla propria area riservata. E' possibile, successivamente, modificarli. Cliccando sulla sezione "partecipazione ECM" vengono elencati tutti gli eventi ECM a cui si è partecipato nell'ultimo triennio indicando il numero dell'evento secondo la registrazione ECM, la data di inizio e la data di fine, la professione per cui era accreditato, la disciplina ed il numero di crediti acquisiti. Cliccando poi sull'icona (a destra) sarà possibile reperire tutte le informazioni sul singolo evento. Delle sottosezioni permettono di conoscere i crediti individuali ottenuti, ricercandolo per triennio formativo, gli eventuali crediti mancanti. Per spostare i crediti nel triennio desiderato si deve andare alla sezione "Spostamento crediti", il sistema proporrà i crediti eventualmente da spostare. Dalla Commissione ECM ricordano che è normale se gli ultimi eventi a cui un dicente ha partecipato non compaiono tra quelli raccolti. La visualizzazione dei crediti raccolti per singolo evento, dicono, non è immediatamente successivo al termine dell'evento, si deve valutare e risposte date al questionario e permetter ei tempi tecnici per l'inserimento dei dati.

Direttore sanitario unico, ma chi controlla e quali sono le sanzioni ed il ruolo dell’Ordine?

(da Odontoiatria33)   Dal 29 agosto sono in vigore le norme contenute nella Legge sulla Concorrenza, tra queste l'obbligo per le società operanti come attività odontoiatrica di nominare un direttore sanitario unico iscritto all'Albo degli odontoiatri.  Nel caso di strutture sanitarie polispecialistiche, presso le quali è presente anche un ambulatorio odontoiatrico -specifica la legge- "ove il direttore sanitario della struttura non abbia i requisiti richiesti per l'esercizio dell'attività odontoiatrica (iscrizione Albo odontoiatri), dovrà essere nominato un direttore sanitario responsabile per i servizi odontoiatrici iscritto all'Albo degli odontoiatri". La mancata osservanza della norma comporterà "la sospensione delle attività della struttura", un successivo decreto che doveva essere emanato entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge (29 agosto) avrebbe dovuto definire le modalità di applicazione della sanzione, per esempio per quanti giorni deve rimanere chiusa la struttura. Ma il problema non è tanto nel fatto che manchino le modalità di applicazione della sanzione, comunque già oggi se viene "scoperto" che il direttore sanitario opera in più strutture scatta la sospensione dell'autorizzazione. Molto probabilmente, dopo aver dimostrato di essersi messa in regola, la struttura odontoiatrica può riaprire. Il problema è come venga verificata l'applicabilità della norma.  Le strutture odontoiatriche presenti sul territorio italiano (circa 5mila come aveva rilevato una inchiesta di Odontoaitria33) sono in regola?   Abbiamo verificato dai siti ufficiali delle principali catene presenti sul territorio italiano: DentalPro, Caredent, Vitaldent. Se sui siti dei primi due marchi, per ogni clinica presente sul territorio italiano, vengono indicati i nomi dei direttori sanitari (tutti diversi), per Vitaldent non è possibile conoscere le caratteriste delle singole strutture. E la cosa si complica se si cerca indistintamente la parole "cliniche dentali", molti dei siti evidenziati da Google non indicano il nome del direttore sanitario.  Poi chi controlla, chi verifica che il tale iscritto all'Albo non abbia assunto più di una direzione sanitaria (magari all'insaputa della struttura che lo ha nominato), quale ruolo ha l'Ordine?  L'articolo 69 del Codice di deontologia medica indica che "Il medico che svolge funzioni di direzione sanitaria nelle strutture pubbliche o private ovvero di responsabile sanitario in una struttura privata deve garantire, nell'espletamento della sua attività, il rispetto delle norme del Codice di Deontologia Medica e la difesa dell'autonomia e della dignità professionale all'interno della struttura in cui opera. Egli comunica all'Ordine il proprio incarico e collabora con l'Ordine professionale, competente per territorio, nei compiti di vigilanza sulla collegialità nei rapporti con e tra medici per la correttezza delle prestazioni professionali nell'interesse dei cittadini. Egli, altresì, deve vigilare sulla correttezza del materiale informativo attinente alla organizzazione e alle prestazioni erogate dalla struttura. Egli, infine vigila perché nelle strutture sanitarie non si manifestino atteggiamenti vessatori nei confronti dei colleghi".

Ma questo avviene?  "Alcuni iscritti segnalano al proprio Ordine di competenza di aver accettato la direzione sanitaria nella determinata struttura odontoiatrica, ma capisce bene che per un Ordine provinciale è impossibile sapere se tutti lo fanno", dice ad Odontoiatria33 il presidente nazionale CAO Raffele Iandolo .

Per il presidente CAO manca una norma di legge che obblighi chiaramente l'iscritto a comunicare l'assunzione dell'incarico al proprio Ordine e istituisca un registro pubblico tenuto dalle CAO provinciali in cui venga indicato il nome del direttore sanitario per la singola struttura. "Se però si scopre che l'iscritto ha assunto una direzione sanitaria senza comunicarla questo è già oggi passibile di sanzione disciplinare", ricorda Iandolo.  "Un registro ad hoc pubblico -spiega il presidente CAO- sarebbe utile anche per i cittadini che potrebbero conoscere il nome del direttore sanitario della struttura dove si recano". Ma il presidente Iandolo evidenza come non sia sufficiente che la comunicazione dell'assunzione della direzione sanitaria avvenga presso l'Ordine in cui è iscritto ma deve essere comunicata anche all'Ordine competente per territorialità, dove l'iscritto esercita e dove la struttura è ubicata. "Molto spesso -dice Iandolo- ci siamo trovati di fronte iscritti che avevano assunto incarichi di direzione sanitaria non solo fuori provincia ma addirittura fuori regione e poi", continua, "si deve prevedere anche un controllo sull' orario in cui il direttore sanitario sta in studio. Deve essere presente per verificare che tutto si svolga correttamente, non si può assumere una direzione sanitaria e poi andarci una volta al mese".  "Queste richieste le porteremo al Ministero della Salute chiedendo di inserirle non solo nei decreti attuativi previsti per l'applicazione della Legge Lorenzin ma anche in quello previsto dalla Legge sulla Concorrenza", assicura Iandolo.

Arriva “Dottoremaeveroche”. Il sito della Fnomceo per la buona informazione sulla salute

Il nuovo sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, che è già on line, aiuterà i cittadini ad avere risposte affidabili a quelle tante domande su cui spesso cercano risposte su siti, tv o giornali non sempre attendibili. Il presidente Filippo Anelli: "In un mondo dove la gente rischia di rimanere vittima di fake news, vogliamo dare un contributo di certezza partendo dalle evidenze scientifiche".  Leggi l'articolo completo al LINK