Il Manifesto della MG: l’orgoglio di una professione

(da M.D. Digital)  “Non è assolutamente vero che il nostro Ssn non è più sostenibile, è costruito male”. Esordisce così Claudio Cricelli, presidente Simg alla conferenza stampa di presentazione del 34° Congresso della Società, svoltosi di recente a Firenze. “Il nostro Sistema  Sanitario Nazionale - continua Cricelli - pur essendo stato filosoficamente incardinato sulla Medicina Generale e sulle Cure Primarie, in realtà è diventato un sistema specialistico: i piani terapeutici li redigono gli specialisti in piena libertà senza che nessuno ne metta in dubbio la qualità, le prescrizioni dei farmaci innovativi sono affidate a loro. Nel frattempo i Mmg sono sotto esame in tempo reale attraverso le ricette elettroniche, i FSE. Inoltre, con le armi spuntate, devono fare i conti con un cambiamento estremamente significativo: l’età di insorgenza delle malattie croniche che noi registriamo nelle cartelle cliniche dei nostri pazienti, rispetto a dodici anni fa, è passata da 55 a 51 anni. E considerando che sono milioni gli italiani affetti da cronicità, la gestione economica di queste patologie diventa ingestibile se il sistema non effettua una inversione a U, investendo sulla MG e liberando l’assistenza specialistica da funzioni improprie. Questo significa che la maggior parte del percorso di cura e di salute deve essere interamente affidato alle Cure primarie, il che vuol dire riscriverle. Da qui nasce la decisione di dare vita ad un nuovo Manifesto Programmatico della Medicina Generale”. “Si tratta di una gigantesca opera aperta, hortus inconclusus, esclusiva di tutti e proprietà di nessuno - precisa Cricelli nel suo intervento di apertura al Congresso -  che va condivisa nei suoi obiettivi, ma va affidata per obbligo morale a chi questo futuro deve vivere, i giovani medici, i futuri medici, i cittadini. Lo affidiamo anche a chi la professione vive da decenni perché vi trasferisca la sua eredità, il segno di una costruzione, tenace anche se incompiuta”. “Ci sarà un sito, un luogo fisico, - spiega il presidente Simg - un luogo condiviso nella Rete al quale ciascuno darà il proprio contributo per definire i punti cardine del Manifesto: competenze, ruolo, formazione, organizzazione e obiettivi della nostra professione”. “Con il Manifesto - sottolinea poi  Ovidio Brignoli vice-presidente Simg -  entriamo in un nuovo ciclo della vita della Medicina di Famiglia, per questo si deve aprire una nuova fase dell’appropriatezza. Dalle anacronistiche e illogiche limitazioni prescrittive basate sui titoli professionali, si deve passare alla rigorosa appropriatezza fondata su regole condivise e valide per tutti i professionisti, indipendentemente dal comparto di appartenenza. L’accontabilità, il rigore professionale, la competenza clinica e la valutabilità dei comportamenti devono essere l’unico criterio di valutazione dell’operato del medico”. “Il percorso delineato nel Manifesto - conclude Cricelli - dovrà portarci alla liberazione dalla ‘galera’ asfissiante dei silos economici, dei piani terapeutici astrusi, del finanziamento privilegiato dell’elevata intensità per lasciare solo le ‘briciole’ alle cure primarie. I silos, che determinano l’allocazione dei fondi solo in base al valore economico dei singoli comparti, vanno eliminati e sostituiti da un sistema sanitario longitudinale in cui ogni comportamento determini un aumento di efficienza e di qualità con risparmio dei costi. Con questo Manifesto chiudiamo il primo ciclo della nostra storia e indichiamo la traccia per lo sviluppo della professione. Un futuro anti-corporativo, appartenente ad una visione propria di una disciplina moderna”.

Ricetta Dematerializzata: Divieto invio via E-Mail del promemoria cartaceo

(da Fimmgroma.org)   L'avvento della de-materializzazione, e il passaggio parziale delle prescrizioni attraverso il rilascio del promemoria cartaceo, se da un lato ha razionalizzato la prescrizione limitando al minimo errori o disattenzioni, dall'altro fa nascere nuovi problemi legislativi legati alla Privacy e alla rispondenza della prescrizione stessa ai rigori legislativi.  Proprio in questi giorni da alcune regioni di Italia , le Marche e la Sardegna, sono stati lanciati alcuni allarmi sulla non rispondenza legislativa dell'invio del promemoria cartaceo attraverso la posta elettronica, nello specifico direttamente in farmacia.  Il problema però, insorge indipendentemente dal destinatario, e pertanto vorremmo ricordare alcune regole da osservare nella compilazione ed erogazione del promemoria cartaceo delle prescrizioni dematerializzate.

IL PROMEMORIA NON PUO' ESSERE INVIATO VIA E MAIL

Il Garante, nella sua annuale relazione della propria attività presentata il 28.06 u.s. in Senato (allegato n. 1 pag.72), ha ricordato quanto segue: L'art. 1, comma 4, decreto del MEF del 2 novembre 2011 prevede che "il medico prescrittore rilascia all'assistito il promemoria cartaceo della ricetta elettronica secondo il modello riportato nel disciplinare tecnico Allegato 2". Il menzionato decreto, precisa che potranno essere resi disponibili ulteriori canali per accedere ai servizi di cui al presente disciplinare erogati dal Sac, in modo particolare per la fruizione del promemoria da parte degli assistiti (art. 3.5.1.) attraverso il sito del Ministero dell'economia e delle finanze (www.sistemats.it) (art. 4.1.). Ma allo stato le modalità alternative per usufruire del promemoria non sono state ancora individuate. Pertanto nell'attesa che il MEF stabilisca le vie alternative per l'invio del promemoria cartaceo la posta elettronica è a rischio sanzioni per violazioni della Privacy.

PROMEMORIA E FARMACIE (Divieto di invio)

Partendo dalle segnalazioni delle Regioni Sardegna e di Federfarma Marche possiamo consigliare che: Non è possibile che il medico prescrittore invii il promemoria via mail direttamente alla farmacia, ma addirittura "nei casi in cui il medico prescrittore dovesse procedere alla trasmissione via mail dei dati della ricetta dematerializzata direttamente ad una farmacia non è escluso che possa ravvisarsi, per entrambe le figure professionali, medico e farmacista, un comportamento rilevante dal punto di vista disciplinare, civile, ed, eventualmente, anche penale"

leggi il parere del garante Leggi questo link

Michele Gaudio confermato Presidente del nostro Ordine

Facendo seguito alle elezioni per il triennio 2018-2020, tenutesi il 18, 19 e 20 Novembre 2017, il Consiglio dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Forlì Cesena, nel corso della seduta Consiliare del 28 Novembre, ha confermato il Dott. Michele Gaudio Presidente dell’Ordine per il prossimo triennio. Ecco sotto tutte le nomine del Direttivo e i Consiglieri eletti: Dott. Michele Gaudio - Presidente     Dott. Gian Galeazzo Pascucci - Vice Presidente Dott.ssa Liliana Zambelli - Segretario    Dott. Fabio Balistreri – Tesoriere Consiglieri: Dott. Alberto Castellani, Dott. Angelo Castellini, Dott. Matteo Costantini, Dott. Andrea De Vito, Dott. Alberto Forgiarini, Dott.ssa Roberta Gunelli, Dott. Leonardo Lucchi, Dott.ssa Veronica Pasini, Dott. Marco Ragazzini, Dott. Claudio Simoni, Dott. Gilberto Vergoni Consiglieri Odontoiatri: Dott. Paolo Paganelli, Dott. Andrea Alberti    Commissione Odontoiatri: Dott. Paolo Paganelli -  Presidente, Dott. Andrea Alberti, Dott. Domenico D’Arcangelo, Dott.ssa Benedetta Giulianini, Dott.ssa  Melania Vicchi   Revisori dei Conti: Dott. Giovanni Fabbroni – Presidente, Dott. Marco Gardini, Dott.ssa Paola Possanzini Revisore dei Conti Supplente: Dott.ssa Daniela Zanetti