Decreto vaccini approvato in Senato. I nuovi adempimenti per medici, Asl e famiglie
(da Doctor33) Con 171 favorevoli 63 contrari e 19 astenuti, il Senato converte in legge il decreto vaccini, per la ratifica finale serve l'ok della Camera entro il 6 agosto. Rispetto al testo di giugno, le vaccinazioni obbligatorie per i minori da 0 a 16 anni scendono da dodici a dieci; insieme ad antipneumococco e antirotavirus, meningococco B e C seguono quanto riportato sul calendario vaccinale (decreto Lea). Invece morbillo, parotite, rosolia e varicella restano vaccini obbligatori fino a successiva verifica della copertura "di gregge" del Ministero della Salute che avverrà entro tre anni. Per queste patologie il Ministero nella relazione annuale (emendamento di Luigi D'Ambrosio Lettieri), dovrà riportare le reazioni avverse che l'Aifa segnala per tutti i vaccini. Restano obbligatori fissi antipolio, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, anti pertosse e anti-haemophilus influenzae. Per i soggetti che hanno già avuto morbillo ed altre malattie infettive per le quali ora si devono vaccinare, si consente alle regioni di approvvigionarsi anche di formulazioni vaccinali monocomponenti o combinate in modo da non contenere l'antigene per la malattia già verificatasi, ma ciò può avvenire "nei limiti delle possibilità del Servizio sanitario nazionale".
Troppi test inutili, le linee guida Gimbe per la gestione del mal di schiena
(da Doctor33) Tornano spesso dal medico di famiglia, costituiscono il 7% dei pazienti in sala d'attesa, molti non migliorano mai, a un anno almeno uno su cinque non ha risolto il suo problema. Parliamo dei pazienti con lombalgia, sciatalgia o entrambe le patologie. Per ri-orientare i comportamenti professionali, riorganizzare i percorsi assistenziali e informare i pazienti la Fondazione Gimbe ha tradotto le linee guida del National Institute for Health and Care Excellence (Nice) britannico e ha presentato in questi giorni la traduzione accompagnata da un comunicato che riassume come l'assistenza fin qui erogata risenta troppo delle indicazioni del paziente e di scelte spesso non evidence based del medico. Risultato: "alcune prestazioni sanitarie risultano sovra-utilizzate, altre sotto-utilizzate".
Messaggi elettronici ai pazienti, medici statunitensi invitano alla cautela
(da Doctor33) I medici dovrebbero fare molta attenzione nell'invio di messaggi elettronici ai propri pazienti: lo ha sollecitato in un apposito report la American medical association (Ama). In una sessione formativa, gli esperti dell'associazione hanno enfatizzato la necessità di agire con estrema prudenza, fornendo anche molti esempi delle conseguenze indesiderate di comunicazioni inviate con superficialità. Ingrid Hubbard ReidyeMike O' Neill, risk manager di una importante assicurazione medica statunitense, hanno raccomandato di utilizzare numeri di telefono e indirizzi e-mail riservati all'attività professionale e distinti da quelli privati e di assicurarsi che nessuno possa accedere alle informazioni che vengono scambiate con i pazienti.
I vaccini causano l’autismo e contengono sostanze pericolose? Ecco il “fact checking” dell’ISS per far chiarezza su ‘bufale’ e paure
(da Quotidiano Sanità) La discussione sul decreto vaccini, con il passare del tempo, è andata ben oltre il semplice dibattitto sulla nuova introduzione dell'obbligo. In questi mesi circolano sempre più sul web studi di discutibile autorevolezza e molte 'bufale' sui presunti "pericoli" delle vaccinazioni. Per far chiarezza sui tanti dubbi venutisi a creare, l'Istituto superiore di sanità ha pubblicato un "fact checking" che interviene in maniera puntuale su diversi aspetti legati alle malattie ed alle vaccinazioni ad esse correlate: dalla paura di poter contrarre possibili patologie autoimmuni alla tossicità di diverse sostanze contenute nei vaccini, fino alla possibile comparsa dell'autismo.
Ecm, ora è completamente deducibile. Che cosa cambia per liberi professionisti, convenzionati e dipendenti
(da Doctor33) Iscrizioni, viaggi, vitto e alloggio: i corsi di formazione continua ora sono totalmente deducibili. Ma la chance contenuta nella legge 81 pubblicata il 13 giugno scorso (Gazzetta ufficiale serie generale 135) rischia di fare figli e figliastri svantaggiando i medici dipendenti. Se quest'anno si è continuato a dedurre le spese per corsi di formazione al 50% del loro ammontare con il vecchio criterio sancito dal Testo Unico Imposte sui redditi del 1986, nel 2018 la deducibilità delle spese Ecm sostenute quest'anno sarà integrale, «entro il limite annuo di 10.000 euro» che include sia le spese d'iscrizione a master e a corsi di formazione o di aggiornamento professionale sia le spese per viaggi e soggiorni. Sono poi tutte deducibili entro il limite annuo di 5.000 euro le spese sostenute "per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all'auto-imprenditorialità (...) erogati dagli organi accreditati ai sensi della disciplina vigente" e "gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà". Il vantaggio sussiste se si è lavoratori autonomi, ad esempio dentisti o liberi professionisti puri. Ma negli anni scorsi l'Ecm è stata difficile pure per i dipendenti: turni da non lasciare scoperti causa vuoti in organico, aziende che non investono sulla formazione. In questi casi la legge non fa "volano".