Risposta Ufficiale dell’INPS nazionale ai nostri quesiti su certificazioni malattia

OGGETTO: riscontro a quesiti su certificazioni di malattia dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Forlì-Cesena (PEC del 21 febbraio 2017) Si fa riferimento alla vostra nota di cui all'oggetto, pervenuta per competenza  anche a questa Direzione centrale, in merito alla validità della data di decorrenza della prognosi indicata nel certificato di malattia ai fini del riconoscimento della tutela previdenziale da parte dell'Istituto. A tal proposito, si precisa che il certificato di malattia ha validità dal giorno di redazione e l’eventuale compilazione della voce "dichiara di essere ammalato dal.." assume rilevanza solo come dato anamnestico. Pertanto, sono confermate le indicazioni fornite con le circolari Inps n. 63 del 7 marzo 1991 (punto 1) e n. 147 del 15 luglio 1996 (punto 3). Solo in caso di certificazione rilasciata durante una visita domiciliare, l'Istituto ammette la possibilità di riconoscere (come precisato nelle suddette circolari cui si rinvia per gli ulteriori approfondimenti) la sussistenza dello stato morboso e la relativa copertura previdenziale di malattia, anche dal giorno precedente alla data di redazione del certificato medesimo. Nelle ipotesi, infine, di lavoratori turnisti - in merito ai quali nella nota in oggetto si chiedono specifiche informazioni - qualora l'evento di malattia si manifesti in orario successivo alla chiusura dell'ambulatorio medico, il lavoratore, ai fini dell'erogazione dell'indennità di malattia dell'Inps, dovrà necessariamente rivolgersi ad una Struttura pubblica di continuità assistenziale per il rilascio della certificazione attestante l'incapacità temporanea al lavoro.  Qualora ciò non fosse possibile, per motivi giustificati e da documentare adeguatamente, il lavoratore medesimo potrà farsi rilasciare la certificazione di malattia dal medico curante il giorno successivo all'inizio dell'evento. Cordiali saluti Maria Grazia Sampietro  (Segreteria DEL DIRETTORE GENERALE/Direzione/Abbate Stefania)   Commento: Diverse segnalazioni di iscritti medici di MG, conseguenti alla diffusione di notizie e circolari sulla invalidità della prognosi attribuita al giorno precedente alla redazione del certificato di malattia, avevano motivato una nostra richiesta ufficiale all’INPS nazionale. La risposta pervenuta conferma che, ora che nella “maschera” del certificato telematico è possibile imputare se la visita è stata eseguita in ambulatorio o al domicilio del paziente, solo nel caso della visita domiciliare l’Istituto ammette la “copertura” del giorno precedente. Le citate circolari del 1991 e 1996, infatti, si riferivano al periodo in cui la redazione era esclusivamente cartacea, e non era possibile identificare con certezza se la visita era stata domiciliare o ambulatoriale. Da questo derivava pertanto, una “tolleranza” dell’istituto sul giorno precedente alla redazione della certificazione. A questo punto, consigliamo a tutti i colleghi una estrema attenzione in materia, e a sensibilizzare immediatamente i pazienti a questi comportamenti: - se la prognosi di malattia termina il venerdì e il pz lavora al sabato o alla domenica, in caso di prolungamento dello stato di malattia recarsi tempestivamente in PS o alla Continuità Assistenziale per certificazione di continuazione - se la prognosi di malattia termina il sabato, presentarsi dal medico di famiglia il lunedì immediatamente successivo per la eventuale certificazione di continuazione - avvisare gli assistiti del rischio che possa non venire rimborsato un giorno di malattia in caso di comportamento difforme Il Presidente                                                                                                         Il Vice Presidente Dott. Michele Gaudio                                                                             Dott. Gian Galeazzo Pascucci

Responsabilità professionale e sicurezza delle cure. La legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Il testo e la sintesi

(da QuotidianoSanità)  Dopo la firma negli scorsi giorni da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stata pubblicata oggi sulla Gazzetta Ufficiale n. 64 del 17 marzo la legge 8 marzo 2017, n. 24 recante "Disposizioni in materia di  sicurezza  delle  cure  e  della  persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale  degli esercenti le professioni sanitarie", approvata dal Parlamento il 28 febbraio scorso.. L'obiettivo della legge è quello di risponde principalmente a due problematiche: la mole del contenzioso medico legale, che ha causato un aumento sostanziale del costo delle assicurazioni per professionisti e strutture sanitarie, e il fenomeno della medicina difensiva che ha prodotto un uso inappropriato delle risorse destinate alla sanità pubblica. Il tutto nell'ottica della ricerca di un nuovo equilibrio nel rapporto medico-paziente che permetta, da una parte ai professionisti di svolgere il loro lavoro con maggiore serenità, grazie alla nuove norme in tema di responsabilità penale e civile, e dall'altra garantendo ai pazienti maggiore trasparenza e la possibilità di essere risarciti in tempi brevi e certi per gli eventuali danni subiti.
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Epilessia, nuova classificazione per far comunicare meglio medici, pazienti e ricercatori

(da Doctor33)    L'International League Against Epilepsy ha pubblicato sulla rivista Epilepsia un aggiornamento al suo sistema di classificazione delle epilessie. Questa classificazione è uno strumento chiave per la valutazione clinica della patologia, ma il suo impatto si estende ben oltre la quotidianità medica, fino alla ricerca clinica e allo sviluppo di nuove terapie, attraverso la chiarificazione di un quadro di riferimento per comprendere il tipo di crisi, il rischio di comorbilità e di mortalità, e viene utilizzata spesso come guida per la selezione terapie antiepilettiche. Ingrid Scheffer del Department of Medicine alla University of Melbourne, di Victoria, in Australia, ha presentato assieme ai colleghi tre livelli di intervento diagnostico. Il primo passo è la diagnosi del tipo di convulsioni, dopo di che si passa alla selezione del tipo epilessia, tra l'epilessia focale, l'epilessia generalizzata, l'epilessia combinata generalizzata e focale, e un gruppo di epilessie di cui ancora si sa poco. Il terzo livello è quello della diagnosi riguardante la sindrome epilettica specifica. L'eziologia è suddivisa in sei sottogruppi, in base alle potenziali conseguenze terapeutiche, e se ne sottolinea l'importanza in ogni passo della diagnosi. Nel documento vengono introdotti alcuni nuovi termini, come "encefalopatia dello sviluppo ed epilettica". Il termine "benigna" è sostituito dai termini "autolimitata" e "farmacoresponsiva". «L'esito che desideravamo per la classificazione è una maggiore facilità di comunicazione sul tipo di convulsioni tra clinici, comunità non medica e ricercatori» concludono gli autori. In un editoriale di accompagnamento, Robert Fisher, dello Stanford Department of Neurology & Neurological Sciences a Stanford, California, e colleghi hanno preparato un "manuale di istruzioni" destinato al medico per utilizzare correttamente il nuovo sistema nella pratica clinica. Nel documento si spiega anche con l'aiuto di schemi la nuova classificazione, specificando in particolare alcuni dettagli che riguardano le cure primarie. Si sottolinea per esempio che il termine "focale" viene ora usato al posto di "parziale" nel descrivere convulsioni che insorgono in un emisfero del cervello, in contrapposizione a quelle generalizzate che originano in entrambi gli emisferi, e che le convulsioni focali sono ora ulteriormente suddivise in base alla consapevolezza di sé o dell'ambiente. (Epilepsia. 2017. doi: 10.1111/epi.13709  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28276062 Epilepsia. 2017. doi: 10.1111/epi.13671  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28276064 )

Forti evidenze di associazione tra obesità e tumori

(da Doctor33)    Una "forte evidenza" supporta l'associazione tra obesità e 11 tipi di cancro. Lo dimostra una recente revisione ombrello della letteratura, pubblicata su BMJ. Secondo il primo autore dello studio, Maria Kyrgiou, del Dipartimento di Chirurgia e Cancro dell'Imperial College di Londra, vi potrebbero essere anche altre associazioni ma per ora vi è incertezza. L'attuale studio è definito come "revisione ombrello" o "meta-review" in quanto basata su precedenti meta-analisi e revisioni sistematiche. Per Kyrgiou e colleghi il grasso corporeo in eccesso fa incrementare la maggior parte dei tumori del sistema digerente, nonché i carcinomi mammari ed endometriali in post-menopausa. È un dato in accordo con la relazione dello scorso anno dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) che, peraltro, aveva rilevato associazioni con ulteriori tumori (come quelli epatici, tiroidei e ovarici). La conclusione inevitabile da trarre è che la prevenzione dell'eccessivo aumento di peso nell'adulto può ridurre il rischio di cancro.   
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45°CAMPIONATO ITALIANO TENNIS MEDICI

Si svolgerà dal 17 al 24 GIUGNO 2017 presso il prestigioso circolo del Hotel Commodore di Montegrotto (PD) Per tale evento sono previsti una infinità di tabelloni per tutte le età e tutti i livelli di gioco (con gare di campionato, di contorno e tabelloni di consolazione). E’ inoltre occasione per una settimana di relax in località termale per medici e famiglia e accompagnatori. Per l'iscrizione e la prenotazione alberghiera consultare  il sito web www.amti.it