Proposta di sperimentazione con Idrossiclorochina su contatti di pazienti Covid-positivi a cura di IRST e Ausl Romagna

L’IRST IRCCS, in collaborazione con l’Università di Bologna a l’AUSL della Romagna, ha disegnato uno studio clinico volto a valutare l’utilizzo di idrossiclorochina verso osservazione per la prevenzione della malattia da coronavirus (COVID-19) in soggetti con un rischio di infezione intermedio-alto e per il trattamento precoce di pazienti con COVID-19 asintomatici o con sintomi lievi. Si chiede la collaborazione dei Medici di Medicina Generale del nostro territorio, ai quali verrà chiesto solo di segnalare i potenziali candidati dopo averli opportunamente informati.

Magi (Omceo Roma): “Liberiamo i medici dai tamponi, possono eseguirli anche gli infermieri”

Il presidente dell’Ordine dei medici capitolino: “In un momento così delicato della pandemia in cui c’è l’assoluta necessità di avere a disposizione più medici possibili, in parte per seguire i pazienti positivi al Covid che possono essere gestiti a casa e in parte per non lasciare soli i milioni di malati cronici, credo che i tamponi possano essere eseguiti anche dagli infermieri”.    Leggi L'articolo completo al LINK

Per il cuore il lockdown fa più danni del contagio

(da DottNet)    Quella di un lockdown solo per gli anziani è una "soluzione inaccettabile perché potrebbe avere sui malati di cuore un effetto peggiore del contagio". A esprimere preoccupazione, dopo l'annuncio di un eventuale lockdown selettivo per fasce d'età e la pubblicazione della ricerca dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi), sull'urgenza di isolare subito gli anziani per scongiurare un lockdown generalizzato, è la Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGe). "La probabilità - spiega Alessandro Boccanelli, presidente SICGe e docente di Filosofia Morale all'Università UniCamillus di Roma- che un anziano che rispetta le regole di protezione individuale e le misure di distanziamento, uscendo di casa si contagi è sicuramente inferiore al danno quasi certo che trarrebbe da un secondo confinamento, con conseguenze ancora peggiori sulla sua salute".  "Sono sotto gli occhi di tutti i cardiologi - prosegue - i disastri provocati dall'inattività fisica, che hanno fortemente modificato l'andamento delle malattie cardiache. Sono aumentati i casi di scompenso cardiaco, le crisi ipertensive e le recidive di fibrillazione atriale, sia per il cambiamento peggiorativo dello stile di vita, dovuto a inattività fisica ed eccessi alimentari compensatori della depressione, sia per il timore di andare a farsi controllare periodicamente. Inoltre il deterioramento psichico causato dall'isolamento e dalla paura ha indotto spesso nei pazienti cardiopatici stati confusionali con errori nell'assunzione di farmaci". "Quando gli anziani cardiopatici - conclude Boccanelli- da maggio in poi hanno timidamente rimesso la testa fuori casa, al cardiologo sono apparsi regolarmente mutati in peggio: affanno, gambe gonfie, aritmie, pressione fuori controllo, attacchi di angina. Sarebbe logico e opportuno tutelare la salute e la dignità dell'anziano non privandolo della libertà di movimento ma contenendola nei limiti della passeggiata, evitando per quanto possibile luoghi affollati, nel rispetto delle misure di protezione individuale".

Lea 2018. Veneto ed Emilia-Romagna al top. Sardegna e Pa Bolzano in fondo alla classifica. I nuovi dati del Ministero della Salute

Pubblicata dal Ministero della Salute la griglia di valutazione dei livelli essenziali di assistenza nelle Regioni italiane relativo all’anno 2018. Campania e Calabria per la prima volta raggiungono la soglia della sufficienza di 160 punti. Solo Valle d’Aosta, Pa Bolzano e Sardegna sotto gli standard minimi anche se per Regioni a statuto speciale e Province autonome i dati non sempre sono completi.  Leggi L'articolo completo al LINK

http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=89637&fr=n