I temi forti per la professione odontoiatrica: intervista al Presidente Cao

L’inasprimento delle sanzioni per l’abusivismo, la riforma degli Ordini delle Professioni Sanitarie, il DDL Concorrenza, il DDL lavoroautonomo: molti sono i temi “caldi” per la Professione Odontoiatrica al centro dei lavori parlamentari di questa Legislatura. La Cao nazionale, quale organo ausiliario dello Stato, segue da vicino tutti questi versanti. Ma qual è il suo parere, nel dettaglio, sui singoli provvedimenti e norme? Marcello Fontana, responsabile dell’Ufficio Legislativo FNOMCeO, ha posto al presidente Cao Giuseppe Renzo alcune domande da “addetti ai lavori”. Leggi l'intervista

Tariffe e onorari dei medici chirurghi e degli odontoiatri per prestazioni rese in regime di libera professione

La materia degli onorari professionali per le prestazioni medico-chirurgiche ed odontoiatriche è stata oggetto di “liberalizzazione” a partiredal cosiddetto “Decreto Bersani”. Infatti in precedenza, in forza della Legge 21/02/1963 n. 244 e del DPR 17/02/1992, era previsto in via normativa, un tariffario minimo per le prestazioni di cui trattasi, cui i medici e gli odontoiatri erano tenuti ad attenersi, non potendo praticare tariffe a valori inferiori a quelli previsti dalle citate norme. L’art. 2 del Decreto Legge 04/07/2006 n. 223, convertito con modificazioni nella Legge 04/08/2006 n. 248 ha però abrogato le disposizioni legislative e regolamentari che prevedevano, con riferimento alle attività libero-professionali e intellettuali, l’obbligatorietà di tariffe fisse o minime.
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Un paziente su 5 è dimesso dall’ospedale con segni vitali instabili

(da fimmg.org) Il venti per cento delle persone ricoverate è dimesso prima che tutti i segni vitali siano stabili, un modello che è associato ad un aumentato rischio di morte e di riammissione in ospedale, secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’UT Southwestern Medical Center. Mentre i ricoveri in ospedale hanno accorciato drasticamente la loro durata nel corso degli ultimi 30 anni, sta aumentando la preoccupazione che i pazienti vengano dimessi prima che tutti i segni vitali si siano stabilizzati, mettendoli a rischio per eventi avversi dopo la dimissione.
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10 settembre 2016: Giornata del Medico e dell’Odontoiatra

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Pensioni, cosa cambia per i medici dopo l’intesa Governo-sindacati

(da Doctor33)   Come avevamo dato per ampiamente probabile, con l'accordo governo sindacati dell'altro ieri dal 2017, sempre che non ci si mettano i vincoli di stabilità europei a bloccare il pacchetto pensioni varato dalla gestione Renzi, diventerà possibile ricongiungere spezzoni di periodi lavorati anche nella gestione separata Inps. E a quanto pare, diversamente da ora, sarà fattibile a titolo non oneroso, anche se l'impatto della non onerosità sull'ente previdenziale degli italiani è tutto da verificare.
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