Essere sedentari uccide: ogni anno in Italia muoiono quasi 90mila persone perché fanno poco moto, sono il 14,6% di tutte le morti

(da Quotidiano Sanità)  Gli italiani sono troppo sedentari: solo la metà degli adulti raggiunge il livello minimo consigliato di attività fisica. E tra i bambini va anche peggio: solo uno su quattro dedica almeno un’ora a settimana a giochi in movimento. Le evidenze emergono dai dati riportati nel Rapporto Istisan “Movimento, sport e salute: l’importanza delle politiche di promozione dell’attività fisica e le ricadute sulla collettività”, realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute e dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano e presentato in un convegno all’Iss dedicato all’argomento  Leggi l’articolo completo e il Rapporto al LINK
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=67889&fr=n

Recupero Crediti ECM triennio 2014-2016

Ricordiamo ancora a tutti gli iscritti che la Commissione Nazionale per la Formazione Continua, nel corso della riunione del 27 settembre u.s., ha adottato una delibera con la quale sono state approvate alcune modifiche che prevedono la possibilità, per tutti i professionisti sanitari che nel triennio 2014/2016 non abbiano soddisfatto l’obbligo formativo triennale, di completare il conseguimento dei crediti con la formazione ECM svolta nel triennio 2017/2019 (al netto di esoneri, esenzioni ed eventuali altre riduzioni).  Nello specifico, i crediti maturati entro il 31 dicembre 2019 possono essere trasferiti al triennio precedente agendodirettamente al sito CoGeAPS (Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie) raggiungibile sempre al link http://www.cogeaps.it .  Ma, ovviamente, i crediti destinati al “recupero” del debito formativo e trasferiti per competenza al triennio 2014/2016, non saranno poi considerati ai fini del soddisfacimento dell’obbligo del triennio 2017/2019.  Gli iscritti in condizione di “carenza formativa” devono quindi conseguire un numero maggiore di crediti per ogni anno solare, per riuscire a trasferirne una parte nel triennio precedente senza incorrere in una nuova situazione di carenza

Stiamo sovrastimando il rischio cardiovascolare dei nostri pazienti ?

(da Cardiolink)   La corretta definizione del rischio cardiovascolare rappresenta il momento centrale nel percorso decisionale del clinico che si trova a valutare l’approccio terapeutico più adeguato, in termini di target e strategia di trattamento più opportuna. La recente pubblicazione dello studio ARRIVE (Aspirin to Reduce Risk of Initial Vascular Events) pone dubbi sulla reale capacità delle carte del rischio di comune utilizzo nella pratica clinica di individuare correttamente il rischio di eventi cardiovascolari nei nostri pazienti.

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Anche bere pochi alcolici aumenta il rischio di morte

(da Fimmg.org)   Bere un bicchiere di vino ogni giorno potrebbe non essere così salutare, come suggerisce un nuovo studio della Washington University School of Medicine di St. Louis. Analizzando i dati di oltre 400.000 persone di età compresa tra i 18 e gli 85 anni, i ricercatori hanno scoperto che consumare da uno a due drink, quattro o più volte alla settimana, aumenta il rischio di morte prematura del 20%, rispetto a tre volte a settimana o meno.

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Diabete e salute orale. SIdP, chi ne soffre ha un rischio tre volte superiore di ammalarsi di parodontite

(da Odontoiatria33)   In Italia ci sono 3,9 milioni di persone che soffrono di diabete mentre sono ben 8 i milioni di italiani che hanno sviluppato una parodontite, con forme spesso gravi.  “Quello che non tutti sanno è che queste patologie sono spesso correlate: chi soffre di diabete ha un rischio tre volte superiore di ammalarsi di parodontite e, viceversa, chi soffre di parodontite ha una maggiore tendenza a sviluppare il diabete”.

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Antibiotico-resistenza: Settimana mondiale dell’OMS dedicata al tema (12-18 novembre)

(da http://www.aifa.gov.it)  Lunedì 12 Novembre prende avvio la Settimana mondiale degli antibiotici (http://www.who.int/who-campaigns/world-antibiotic-awareness-week) promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per sensibilizzare la popolazione sull’uso consapevole degli antibiotici e sui rischi connessi al fenomeno dell’antibiotico-resistenza. Anche in Italia le istituzioni sanitarie (Ministero della Salute, AIFA e Istituto Superiore di Sanità) ribadiranno con le proprie iniziative l’importanza di un uso e di una prescrizione corretti di questi farmaci.

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