Vaccini, Rapporto Aifa fa il punto su reazioni avverse. Nessun problema di sicurezza

(da Doctor33)    Circa l’80% delle segnalazioni di sospette reazioni avverse da vaccini insorte nel 2017 sono state classificate come “non gravi” in linea con gli anni precedenti. È quanto emerge dal Rapporto Vaccini 2017 dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che descrive gli episodi inseriti nel 2017 nella Rete nazionale di farmacovigilanza (Rnf), comprese le reazioni insorte negli anni precedenti. Le segnalazioni per vaccini (6.696) rappresentano il 16% delle segnalazioni totali per farmaci e vaccini inserite nel 2017 e provengono principalmente da personale sanitario non medico (57%). Seguono le segnalazioni dei medici (21,4%) e dei cittadini/pazienti (13,2%). 

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Da ENPAM contributo per i figli degli iscritti

L’ENPAM mette a disposizione dei figli dei suoi iscritti un contributo annuale di 5 mila euro per frequentare un collegio universitario di merito. La novità di quest’anno, che si aggiunge alle borse di studio già esistenti per gli orfani, riguarda –si legge in una nota- la possibilità di essere ospitati in una delle strutture residenziali riconosciute dal Miur, destinate a studenti delle università italiane statali e non statali. Per poter accedere è necessario superare una selezione e avere un curriculum di studi eccellente. Il bando riguarda 50 collegi universitari di merito distribuiti in 15 città universitarie italiane.  Oltre ad affiancare il percorso universitario del singolo studente con un tutorato altamente qualificato, ogni convitto sviluppa un programma extracurricolare specifico per favorire l’acquisizione di più competenze e valorizzare quindi particolari meriti e abilità. Le borse messe a bando dalla Fondazione ENPAM nel 2018 hanno uno stanziamento complessivo di 100mila euro e prevedranno un contributo fino a 5mila euro all’anno per studente per tutta la durata del corso universitario, se verranno soddisfatti i requisiti richiesti. Si darà priorità a chi si iscrive ai corsi di laurea in medicina e in odontoiatria, senza escludere eventuali altri corsi nel caso restino sussidi disponibili.  L’obiettivo della Fondazione è infatti quello di incentivare il ricambio generazionale e di favorire i giovani che decidono di intraprendere la professione del medico o del dentista.  “Studiare costa sacrifici in termini di impegno e di costi per la famiglia – ha commentato il presidente Alberto Oliveti– . Con quest’iniziativa vogliamo investire nel nostro futuro, favorendo il ricambio generazionale con particolare riguardo per i medici e i dentisti di domani. Tuttavia, in un’ottica di Adepp, pensiamo anche alle altre professioni”.   Potranno fare domanda gli iscritti attivi e pensionati, in regola con i versamenti contributivi, con un reddito non superiore a 8 volte il minimo Inps. Gli studenti non dovranno avere più di 26 anni.  L’apertura del bando dell’Enpam è concomitante all’avvio delle selezioni per i collegi. Si potrà infatti fare domanda a partire dalle ore 12 del 17 settembre fino alle ore 24 del 26 ottobre.  La domanda dovrà essere presentata insieme a tutti i documenti richiesti dal Bando direttamente dall’area riservata del sito dell’ENPAM. Ulteriori informazioni sono consultabili a https://www.enpam.it/comefareper/chiedere-un-aiuto-economico/borse-di-studio/collegidimerito

L’assunzione di alcolici aumenta la pressione sanguigna, ecco le categorie più a rischio

(da Doctor33)   Secondo due studi pubblicati sul Journal of American Heart Association, esistono effetti dannosi dell’assunzione di alcol sulla pressione sanguigna in proporzione alla quantità di alcol consumata, e questi effetti si vedono in particolare negli uomini. Nel primo studio, una metanalisi comprendente oltre 360.000 adulti e 90.000 nuovi casi di ipertensione, i ricercatori hanno osservato che gli uomini che assumevano una media di uno o due drink al giorno presentavano un aumento del rischio di ipertensione rispetto a quelli che non bevevano (rischio relativo [RR]: 1,2), e che l’aumento del rischio era maggiore man mano la quantità di alcol cresceva. «Sebbene sia ben noto che il consumo elevato di alcol aumenti il rischio di ipertensione, il rischio associato a bassi livelli di assunzione di alcol negli uomini e nelle donne non era ben chiaro» spiega il primo autore del lavoro Michael Roerecke, della University of Toronto in Canada.  Tra le donne, in realtà, il rischio di ipertensione iniziava ad aumentare con tre o più bevande al giorno. Il secondo studio riguardava 4.700 adulti di età compresa tra i 18 e i 45 anni che avevano risposto a un sondaggio sul binge drinking. «I tassi di prevalenza del binge drinking sono più alti nei giovani adulti; tuttavia, si sa poco sugli effetti di questa pratica sulla pressione sanguigna e su altri parametri di salute cardiovascolare» afferma Mariann R. Piano, della Vanderbilt University School of Nursing, Nashville, prima autrice dello studio. Circa il 25% degli uomini e il 12% delle donne hanno segnalato di aver vissuto episodi di binge drinking più di 12 volte nell’anno prima del sondaggio e il 29% degli uomini e il 25% delle donne ha riferito di averlo fatto da una a 12 volte. Dopo aggiustamento per più fattori confondenti, gli uomini che seguivano questa abitudine hanno mostrato una pressione sistolica più elevata rispetto ai non bevitori, e coloro che avevano bevuto in maniera esagerata per 12 volte in un anno hanno raggiunto una pressione sistolica più alta di quelli che lo avevano fatto meno frequentemente (122 rispetto a 119 mmHg). Questo tipo di associazione non è stata osservata tra le donne. «In definitiva, il nostro lavoro si deve concentrare sul responsabilizzare una persona in modo che prenda una decisione informata sul suo livello di assunzione di alcol e su come ciò possa influenzare la sua salute a breve e a lungo termine» scrive Steven Bell, della University of Cambridge, in un editoriale di accompagnamento.
(J Am Heart Assoc 2018. Doi: 10.1161/JAHA.117.008202 http://jaha.ahajournals.org/content/7/13/e008202 
J Am Heart Assoc 2018. Doi: 10.1161/JAHA.118.008733
 http://jaha.ahajournals.org/content/7/13/e008733 
J Am Heart Assoc 2018.
 Doi: 10.1161/JAHA.118.009698  http://jaha.ahajournals.org/content/7/13/e009698 )

Farsi visitare sempre dallo stesso medico allunga la vita

(da Quotidiano Sanità  e Reuters Health)   Avere lo stesso medico nel corso degli anni aiuterebbe le persone a vivere più a lungo. A suggerirlo è uno studio internazionale coordinato da Denis Pereira Gray, del St. Leonard’s Practice di Exeter, nel Regno Unito. I risultati della ricerca sono stati pubblicati da ‘BMJ Open’.
Lo studio. Gli autori hanno esaminato 22 studi relativi sia a medici di base, sia a specialisti. Diciotto delle ricerche hanno rilevato che un’associazione tra maggiore continuità assistenziale e minore mortalità. Tre studi, invece, non hanno trovato alcuna associazione, mentre uno studio basato su richieste di risarcimento dalle assicurazioni ha collegato, viceversa, una maggiore continuità delle cure a un aumento della mortalità.
Le conclusioni. 
In realtà, date le ampie variazioni tra gli studi, non è stato possibile combinare i dati per quantificare l’effetto complessivo della continuità dell’assistenza sulla mortalità, ma, secondo Pereira Gray, ” i risultati dimostrano comunque che la continuità assistenziale è da perseguire e i sistemi sanitari nazionali dovrebbero favorirla”.
Il motivo di questa associazione potrebbe essere duplice: “prima di tutto pensiamo che i pazienti parlino più liberamente con i medici che conoscono, anche di argomenti imbarazzanti. Quindi, il medico avrà una migliore comprensione e una migliore informazione e sarà in grado di adattare consigli e informazioni a ciascun paziente”.

Come gestire il tempo nello studio odontoiatrico

(da Odontoiatria 33)   Tenere sotto controllo tempo e stress, senza che siano questi ultimi a prendere il sopravvento, è fondamentale per una buona organizzazione dello studio, ma per farlo serve un metodo. Elemento determinante è la comunicazione interna e il lavoro di squadra, perché da qui deriva “la migliore motivazione” di chi opera nello studio, ma un grande valore è quello di prevedere i tempi di ogni attività, considerando che non c’è solo la clinica e la gestione dello studio, ma anche le relazioni, e in primis quella con il paziente.  

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Sta per nascere l’ospedale di comunità: al medico la responsabilità clinica e all’infermiere la gestione e l’assistenza.

Previsto dal regolamento sugli standard ospedalieri, dal Patto per la Salute e dal Piano nazionale della cronicità, aveva fatto capolino a inizio marzo all’ordine del giorno della conferenza delle Regioni, ma era stato poi lasciato in stand-by per una serie di interventi tecnici e di richieste dei governatori, quasi tutti recepite nell’ultima versione, quella definitiva, pronta per approdare in Stato-Regioni. E’ una struttura di ricovero breve e fa parte dell’assistenza territoriale.  Leggi l’articolo completo e il documento del ministero trasmesso alle Regioni al LINK

http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=63630&fr=n

Dopo endoscopie e colonscopie il rischio infettivo è maggiore di quanto si pensi

(da Doctor33)   I tassi di infezione a seguito di colonscopie e di endoscopie del tratto gastrointestinale superiore effettuate presso i centri di chirurgia ambulatoriale (ASC) statunitensi, popolari alternative più convenienti e meno costose alle cure ospedaliere per interventi ambulatoriali e altre procedure, sono di gran lunga superiori a quanto ritenuto in precedenza, secondo uno studio pubblicato su Gut.

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