La carenza di vitamina D in post-menopausa favorisce la sindrome metabolica

(da Nutrizione33)   Le donne in post-menopausa con carenza di vitamina D potrebbero avere un rischio maggiore di sviluppare la sindrome metabolica rispetto a quelle con valori sufficienti, come suggerisce uno studio osservazionale pubblicato su Maturitas. «I nostri risultati ci portano a pensare che il mantenimento di adeguati livelli sierici di vitamina D nelle donne in post-menopausa possa ridurre il rischio di sviluppare la sindrome metabolica, una patologia notoriamente correlata a eventi cardiovascolari e mortalità in questo gruppo di pazienti» afferma Eneida Boteon Schmitt, della São Paulo State University’s Botucatu Medical School in Brasile, primo nome dello studio.

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Responsabilità medica, Intesa Ordini medici-Csm su periti e consulenti

(da Doctor33)   Elevare le garanzie di qualità della competenza professionale e dell’indipendenza di giudizio richieste ai periti e ai consulenti tecnici in materia di responsabilità sanitaria, iscritti negli albi dei tribunali. È l’obiettivo di un Protocollo d’intesa sulla revisione di questi albi sottoscritto, a seguito dell’entrata in vigore della legge Gelli-Bianco, dal Vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, dal presidente della Federazione nazionale dei medici e odontoiatri Filippo Anelli e dal presidente del Consiglio nazionale forense Andrea Mascherin.  Si tratta di «un’autentica svolta», sottolinea una nota, in una materia che interessa da sempre l’opinione pubblica.

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Privacy, decreto attuativo slitta ad agosto ma obblighi e sanzioni restano. Ecco i chiarimenti

(da Doctor33)   «Una proroga che ci voleva, dà tempo alle imprese di adeguarsi». E’ il commento raccolto tra i data protection officer, i futuri “esperti di privacy” di ritorno in treno dall’incontro a Bologna con il Garante; è appena arrivata la notizia che il decreto attuativo per chiarire e adeguare al quotidiano italiano il regolamento europeo slitta al 21 agosto. Alla Camera e al Senato le due Commissioni speciali per gli atti urgenti del Governo hanno preferito rimandare la norma, troppo scivoloso agire a fronte di uno schema di testo “arrivato troppo tardi” dal Garante. A questo punto liberi tutti per tre mesi? In realtà, a parte il fatto che nelle parole del Garante Antonello Soro il decreto doveva e dovrebbe semplificare la vita a piccole imprese e professionisti, il regolamento 679/2016 una volta entrato in vigore -cioè da ieri – è legge e sono legge tutti gli obblighi che comporta: valutazione d’impatto dei trattamenti che include le misure di messa in sicurezza e per la prevenzione del “data breach”, revisione delle informative, registro dei trattamenti con revisione e completamento dei dati di titolare e incaricati, e naturalmente le sanzioni.

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NUOVO BANDO DI FINANZIAMENTO PER I PROFESSIONISTI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Il Comitato Unitario delle professioni Intellettuali degli Ordini e Collegi professionali dell’Emilia Romagna ci informa che

è stato pubblicato il 3° bando di finanziamento per i professionisti della Regione Emilia-Romagna finalizzato a promuovere l’innovazione, l’ampliamento e il potenziamento dei servizi offerti per la crescita delle attività libero professionali.

(http://imprese.regione.emilia-romagna.it/Finanziamenti/industria-artigianato-cooperazione-servizi/progetti-per-linnovazione-delle-attivita-libero-professionali)

Al di là dei tradizionali investimenti finanziabili (innovazione tecnologica, ristrutturazione, organizzazione e riposizionamento strategico delle attività libero professionali, diffusione della cultura dell’organizzazione e della gestione/valutazione economica dell’attività professionale), il bando di quest’anno si pone l’obiettivo di promuovere anche le iniziative atte a creare le forme di aggregazione e la diversificazione dei servizi, le azioni di comunicazione e marketing, i servizi promozionali, i servizi di supporto alle decisioni, i processi di internazionalizzazione.

I contributi sono previsti a fondo perduto nella misura del 40% dell’investimento ritenuto ammissibile.

La percentuale di contributo è elevata al 45% nel caso di:

  • beneficiario che realizzi un incremento occupazionale;
  • beneficiario con rilevante componente femminile/giovanile;
  • beneficiario in possesso del rating di legalità;
  • nel caso in cui la sede operativa o unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata in area montana

I progetti dovranno avere una dimensione minima di investimento ammesso pari a € 15.000, mentre l’importo massimo del contributo concedibile per ciascun progetto non potrà eccedere la somma complessiva di € 25.000.

 La presentazione della domanda deve essere effettuata dalle ore 10,00 del giorno 22 maggio 2018 alle ore 17,00 del giorno 26 giugno 2018.

I termini di chiusura saranno anticipati al raggiungimento di 200 domande.

 Le spese andranno realizzate entro e non oltre il 31 dicembre 2018

 

Calcoli renali in aumento anche a causa degli antibiotici. Rischio maggiore tra bambini e adolescenti

(da Doctor33)   Cinque classi di antibiotici sono associate a un rischio aumentato di calcoli renali, e il rischio è particolarmente pronunciato con i farmaci sulfamidici e tra i bambini e gli adolescenti, secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American Society of Nephrology. «I nostri risultati suggeriscono che l’esposizione ad alcuni antibiotici per via orale sia un nuovo fattore di rischio per la nefrolitiasi, fattore che può essere modificabile per il 30% dei pazienti che ricevono prescrizioni ambulatoriali inadeguate per antibiotici» afferma Gregory Tasian, del Children’s Hospital of Philadelphia (CHOP) in Pennsylvania, Stati Uniti, autore principale del lavoro. La prevalenza di calcoli renali è aumentata del 70% negli ultimi 30 anni, parallelamente all’utilizzo sempre più diffuso degli antibiotici; in particolare, i calcoli renali erano in precedenza più rari nei bambini. Per valutare il potenziale effetto degli antibiotici sul rischio di nefrolitiasi, i ricercatori hanno analizzato i dati del The Health Improvement Network (THIN), un registro contenente informazioni su 13,8 milioni di pazienti trattati in 641 ambulatori di base nel Regno Unito.
Lo studio ha incluso 25.981 pazienti con calcoli renali e 259.797 partecipanti non affetti come controllo, con un tempo medio di follow-up di 5,4 anni. Circa il 35% dei casi e dei controlli era composto da donne e l’età media al primo calcolo era di 51,6 anni. L’indice di massa corporea medio in entrambi i gruppi era superiore a 27 kg/m2. Le prescrizioni di antibiotici ambulatoriali erano più comuni per tosse e tonsillite, infezioni del torace, del tratto respiratorio superiore e delle vie urinarie. Controllando per 12 classi di antibiotici, i ricercatori hanno osservato un’associazione tra rischio di nefrolitiasi e cinque di queste classi assunte da tre a 12 mesi prima della data del calcolo renale indice. Il rischio relativo in eccesso variava dal 27% per le penicilline ad ampio spettro al 133% per i farmaci sulfamidici. I rischi più alti erano associati all’uso di antibiotici nelle età più giovani e nei tre o sei mesi prima della data indice. Il rischio di calcoli renali per tutte le classi, ad eccezione delle penicilline ad ampio spettro, è rimasto statisticamente significativo per tre o cinque anni dall’esposizione, sebbene i rischi siano andati diminuendo nel tempo. Gli autori sospettano che le riduzioni indotte dagli antibiotici nel microbioma intestinale possano essere responsabili di questo effetto.
(J Am Soc Nephrol. 2018. doi: 10.1681/ASN.2017111213
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29748329)

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