Formazione ai medici per imparare a dire ‘no’ alle richieste clinicamente inappropriate

(da Doctor33)  Il rifiuto da parte del medico di soddisfare alcuni tipi di richieste del paziente è stato associato a una peggiore soddisfazione di quest’ultimo rispetto all’operato del professionista, secondo uno studio pubblicato su Jama Internal Medicine. «Studi precedenti suggerivano che la risposta positiva o negativa alle richieste avesse un effetto sulla soddisfazione, ma includevano un aggiustamento limitato per i fattori confondenti del paziente. Inoltre, tali studi non esaminavano tipi diversi di richieste», spiega Anthony Jerant, della University of California Davis School of Medicine di Sacramento, autore principale del lavoro.

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Politerapia, una guida sugli accorgimenti da adottare per evitare potenziali rischi

(da Doctor33)   Anche, e soprattutto, a causa dell”invecchiamento della popolazione, la politerapia è un fenomeno in costante in aumento. Si calcola che in Italia l’11% degli ultra 65enni assuma 10 o più farmaci e circa il 50% ne tra 5 e 9 (tra medicinali diversi e/o somministrazioni ripetute degli stessi durante il medesimo giorno). Allo scopo di aiutare i pazienti a curarsi in sicurezza, evitando errori ed effetti collaterali, è apparsa su “JAMA” una guida semplice per la gestione delle politerapie.

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Cannabis per il dolore cronico: tante speranze, poche evidenze

(da M.D.Digital)   Dal 14 dicembre 2016 è disponibile in Italia, per la prescrizione di preparazioni magistrali, la cannabis FM2 prodotta dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze e contenente tetraidrocannabinolo (THC) e cannabidiolo (CBD). Lo scorso 22 febbraio il Ministero della Salute ha emanato una circolare con le informazioni necessarie a medici e farmacisti per la preparazione e l’utilizzo della cannabis FM2. Tra le indicazioni, ‘l’analgesia in patologie che implicano spasticità associata a dolore (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale) resistente alle terapie convenzionali’ e ‘l’analgesia nel dolore cronico (con particolare riferimento al dolore neurogeno) in cui il trattamento con antinfiammatori non steroidei o con farmaci cortisonici o oppioidi si sia rivelato inefficace’. La circolare sottolinea che ‘la cannabis […] è un trattamento sintomatico di supporto a quelli standard, quando questi non hanno prodotto gli effetti desiderati o hanno provocato effetti secondari non tollerabili o necessitano di incrementi posologici che potrebbero determinare effetti collaterali’.

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Medici in sciopero per difendere salute di tutti, non solo categoria

(da AdnKronos Salute)  I medici italiani dipendenti del servizio pubblico si avviano allo sciopero proclamato per il 12 dicembre con preoccupazione, rabbia e delusione per la mancanza di attenzione del Governo al settore, confermata – sottolineano – anche dalla manovra economica dove per la sanità c’è poco o nulla. Ma anche convinti che la loro protesta, nonostante l’inevitabile disagio per i cittadini, sia necessaria per difendere il servizio sanitario pubblico a vantaggio di tutti i cittadini, e non solo per tutelare la categoria “sempre più bistrattata”. Lo hanno ribadito i camici bianchi delle diverse sigle aderenti all’Intersindacale medico, che oggi hanno manifestato a Roma in un affollato incontro a cui hanno partecipato anche parlamentari e rappresentanti dei cittadini.

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onvenzione con Groupama Assicurazioni per Crediti vantati dai Liberi Professionisti verso i propri Debitori.

Stipulata nuova convenzione con Groupama Assicurazioni di Mengozzi e Morigi di Forlì che, con il partner commerciale AeC Underwriting, propone una nuova polizza assicurativa che garantisce i Crediti vantati dai Liberi Professionisti (identificabili come società a altri liberi professionisti) verso i propri Debitori.

Per ulteriori informazioni contattare:

 

Dott.ssa Marianna Lamberti

Cell. 3295455083

Tel. 054368804

 

Mengozzi e Morigi Assicurazioni – Agenzia Generale Groupama

P.zza Falcone e Borsellino, 12

47121 – Forlì

Il Manifesto della MG: l’orgoglio di una professione

(da M.D. Digital)  “Non è assolutamente vero che il nostro Ssn non è più sostenibile, è costruito male”. Esordisce così Claudio Cricelli, presidente Simg alla conferenza stampa di presentazione del 34° Congresso della Società, svoltosi di recente a Firenze. “Il nostro Sistema  Sanitario Nazionale – continua Cricelli – pur essendo stato filosoficamente incardinato sulla Medicina Generale e sulle Cure Primarie, in realtà è diventato un sistema specialistico: i piani terapeutici li redigono gli specialisti in piena libertà senza che nessuno ne metta in dubbio la qualità, le prescrizioni dei farmaci innovativi sono affidate a loro. Nel frattempo i Mmg sono sotto esame in tempo reale attraverso le ricette elettroniche, i FSE. Inoltre, con le armi spuntate, devono fare i conti con un cambiamento estremamente significativo: l’età di insorgenza delle malattie croniche che noi registriamo nelle cartelle cliniche dei nostri pazienti, rispetto a dodici anni fa, è passata da 55 a 51 anni. E considerando che sono milioni gli italiani affetti da cronicità, la gestione economica di queste patologie diventa ingestibile se il sistema non effettua una inversione a U, investendo sulla MG e liberando l’assistenza specialistica da funzioni improprie. Questo significa che la maggior parte del percorso di cura e di salute deve essere interamente affidato alle Cure primarie, il che vuol dire riscriverle. Da qui nasce la decisione di dare vita ad un nuovo Manifesto Programmatico della Medicina Generale”.
“Si tratta di una gigantesca opera aperta, hortus inconclusus, esclusiva di tutti e proprietà di nessuno – precisa Cricelli nel suo intervento di apertura al Congresso –  che va condivisa nei suoi obiettivi, ma va affidata per obbligo morale a chi questo futuro deve vivere, i giovani medici, i futuri medici, i cittadini. Lo affidiamo anche a chi la professione vive da decenni perché vi trasferisca la sua eredità, il segno di una costruzione, tenace anche se incompiuta”.
“Ci sarà un sito, un luogo fisico, – spiega il presidente Simg – un luogo condiviso nella Rete al quale ciascuno darà il proprio contributo per definire i punti cardine del Manifesto: competenze, ruolo, formazione, organizzazione e obiettivi della nostra professione”.
“Con il Manifesto – sottolinea poi  Ovidio Brignoli vice-presidente Simg –  entriamo in un nuovo ciclo della vita della Medicina di Famiglia, per questo si deve aprire una nuova fase dell’appropriatezza. Dalle anacronistiche e illogiche limitazioni prescrittive basate sui titoli professionali, si deve passare alla rigorosa appropriatezza fondata su regole condivise e valide per tutti i professionisti, indipendentemente dal comparto di appartenenza. L’accontabilità, il rigore professionale, la competenza clinica e la valutabilità dei comportamenti devono essere l’unico criterio di valutazione dell’operato del medico”.
“Il percorso delineato nel Manifesto – conclude Cricelli – dovrà portarci alla liberazione dalla ‘galera’ asfissiante dei silos economici, dei piani terapeutici astrusi, del finanziamento privilegiato dell’elevata intensità per lasciare solo le ‘briciole’ alle cure primarie. I silos, che determinano l’allocazione dei fondi solo in base al valore economico dei singoli comparti, vanno eliminati e sostituiti da un sistema sanitario longitudinale in cui ogni comportamento determini un aumento di efficienza e di qualità con risparmio dei costi. Con questo Manifesto chiudiamo il primo ciclo della nostra storia e indichiamo la traccia per lo sviluppo della professione. Un futuro anti-corporativo, appartenente ad una visione propria di una disciplina moderna”.

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