Specializzazioni. Oliveti (Enpam): “Servono più medici e più lavoro per salvare il Ssn”

Se verranno a mancare nei prossimi anni, causa pensionamento, i medici sul territorio – le cosiddette cure primarie del medico di famiglia – l’effetto sulla medicina pubblica e sull’ospedale sarà incompatibile con la tenuta di un Servizio sanitario nazionale, che già oggi in tempo di crisi economica appare sempre meno universale, equo e solidale.

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Pensioni, firmato il decreto su Ape volontario. Ecco le novità per i medici

(da Doctor33)   Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni lo ha annunciato con un tweet: è stato firmato il decreto legge che introduce l’anticipo pensionistico volontario. Sono interessati i lavoratori cui mancano non più di 3 anni e 7 mesi per raggiungere la pensione di vecchiaia (66 anni e 7 mesi) e con almeno 20 anni di anzianità contributiva Inps, generale, sostitutiva o separata. Sono della partita medici ospedalieri e farmacisti dipendenti, beninteso se destinatari di una pensione netta non inferiore a 702 euro. L’anticipo volontario non va confuso con l’Ape Social: per la Finanziaria 2017 dovevano entrambi partire dal 1° maggio di quest’anno, con l’obiettivo di alzare la pensione al livello di quella di vecchiaia laddove se i contributi fossero stati inferiori al dovuto. In realtà l’Ape Social è stata varata già, e riguarda disoccupati, invalidi civili oltre il 74%, lavoratori che assistono coniuge o figlio con handicap grave con 63 anni compiuti, 30 anni di contributi, che salgono a 36 anni per i lavoratori che svolgono almeno da 6 anni in via continuativa un lavoro usurante, e tra questi molti infermieri. Per loro il prestito bancario è gratuito.

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Visite fiscali, così cambiano i controlli. Ci sarà un algoritmo

(da DottNet)  Visite fiscali sistematiche e a ripetizione, anche se l’assenza capita di lunedì, venerdì o a ridosso delle feste. Così cambieranno i controlli sulla malattia. Accertamenti che saranno condotti dall’Inps sia per i lavoratori privati che pubblici, finora invece ‘vigilati’ dalle Asl. Una novità, quella del Polo unico, che scatta dal primo settembre e che cambierà il sistema dei controlli, confermando però alcuni capisaldi, come le visite immediate per gli statali che mancano dal servizio il giorno prima o dopo la festività.  A stabilirlo è il decreto sugli accertamenti che fa seguito alla riforma Madia. Un provvedimento allo studio dei ministeri della P.A e del Lavoro, che si accompagna alle linee guida per la messa a punto degli accordi tra medici fiscali e Inps. Si punta infatti a una rete capillare di ‘camici bianchi’ in grado di coprire i fabbisogni su tutto il territorio, compensando gli squilibri attuali. In campo ci sarebbero 1.300 professionisti, da incentivare con premi misurati sul numero delle visite.

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Vaccini, gli adempimenti dei medici tra esoneri e autocertificazioni

(da Doctor33 e DottNet)  Non partirà in modo uniforme in tutte le regioni l’iter per somministrare le dieci vaccinazioni obbligatorie a chi ancora non vi si è sottoposto come richiede la nuova legge 119. Nella maggior parte delle regioni le famiglie dovranno produrre i documenti alle scuole, entro il 10 settembre per i nidi ed entro il 31 ottobre per elementari e medie.   La Regione Emilia Romagna ha disposto che la documentazione sullo stato vaccinale sia inviata direttamente dalle Asl alle famiglie; laddove lo stato vaccinale non sia regolare rispetto all’età, le famiglie riceveranno gli appuntamenti per le vaccinazioni. I documenti ricevuti dalla propria Asl saranno poi consegnati dalle famiglie alle scuole, evitando quindi la presentazione di autocertificazioni e di successive certificazioni. Le famiglie che non dovessero ricevere la comunicazione Asl potranno comunque avvalersi della possibilità di presentare l’autocertificazione.

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Comitato “cumulo gratuito”

Si è istituito un Comitato di professionisti di varie discipline che cerca di attivare iniziative utili al fine di veder applicata la riforma previdenziale contenuta nella Legge di Bilancio 2017 per quanto riguarda il cosiddetto “cumulo gratuito”.

In calce i riferimenti per l’iscrizione gratuita di quanti volessero aderire.

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Inquinamento domestico: attenzione alla carta da parati !

(da fimmg.org)   Le tossine prodotte da tre diverse specie di funghi che crescono in casa su carta da parati possono “aerosolizzarsi” ed essere facilmente inalate. I risultati, che hanno implicazioni per la “sick building syndrome”, sono stati recentemente pubblicati sulla rivista dell’American Society for Microbiology. “Abbiamo dimostrato che le micotossine possono trasferirsi da un materiale ammuffito, come la carta da parati, all’aria, condizioni che potrebbero essere comunemente presenti negli edifici” –dice Jean-Denis Bailly, professore di Igiene alimentare della National Veterinary School di Toulouse, Francia. “Così –continua Bailly-, le micotossine possono essere inalate e anche studiate come parametri della qualità dell’aria indoor, in particolare nelle abitazioni con contaminazione fungina visibile”. L’impulso per la realizzazione dello studio francese è derivato dalla mancanza di dati sul rischio sanitario delle micotossine prodotte dai funghi che crescono indoor, come l’Aspergillus, che produce spore aerosolizzate e inalabili. I ricercatori hanno creato un’apparecchiatura che simula un flusso d’aria su una parete ricoperta da carta da parati, già contaminata dalla muffa, con il controllo di velocità e direzione dell’aria, poi hanno analizzato il bioaerosol risultante. “La maggior parte delle tossine aeree sono probabilmente situate sulle spore fungine, ma abbiamo anche dimostrato che una parte del carico tossico è stata trovata su particelle più piccole, come polvere o frammenti di carta da parati, che potrebbero essere facilmente inalati”, afferma Bailly. I ricercatori hanno utilizzato tre specie fungine nel loro studio: Penicillium brevicompactum, Aspergillus versicolor e Stachybotrys chartarum. Queste specie, studiate come fonti di contaminanti alimentari, sono anche considerate contaminanti da interni. Esse producono diverse micotossine e le loro micelle sono diverse l’una dall’altra, in qualità e quantità. I risultati hanno sollevato due osservazioni: 1) non c’è quasi nessun dato sulla tossicità delle micotossine dopo l’inalazione da parte dell’individuo perchè la maggioranza delle ricerche si sono concentrate su queste tossine come contaminanti alimentari. 2) le diverse specie di funghi hanno prodotto differenti quantità di micotossine aeree, probabilmente legate all’organizzazione del micelio, ma anche ed eventualmente correlate ai meccanismi con i quali le micotossine provenienti da diversi funghi si liberano nell’aria, per esempio attraverso goccioline di essudato rispetto al loro accumulo nelle spore. Bailly ha osservato che lo stimolo per costruire abitazioni con sempre maggiore efficienza energetica può aggravare il problema delle micotossine al loro interno. Queste nuove abitazioni sono fortemente isolate dall’esterno per risparmiare energia e questa condizione potrebbe favorire la crescita fungina. “La presenza di micotossine indoor –conclude Bailly- deve essere presa in considerazione come un importante parametro della qualità dell’aria”.   (Brankica Aleksic et al. Applied and Environmental Microbiology, June 2017.)

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