Non rispondete alla “European Medical Directory”

In questi giorni i medici Italiani stanno ricevendo per posta la offerta da parte una società chiamata “EuroMedi” per entrare a far parte di un database professionale chiamato ‘Euroepan Medical Directory’

Consigliamo i nostri iscritti di NON RISPONDERE, dato che le modalità di contatto e le finalità sembrano le medesime del famigerato “Registro Italiano Medici” di qualche anno fa.

Se il medico aderisce e manda i suoi dati, firmando la adesione, gli viene poi richiesta una ‘quota’ annuale di registrazione (ne contratto vengono citati in piccolo 877 euro) che poi è molto difficile evitare di corrispondere. Ripetiamo, non rispondete, e cestinate la lettera

Nuovi Lea tra “indicazioni di appropriatezza” e “condizioni di erogabilità”. Qualche chiarimento.

(da Fimmg.org)   Il recente DPCM sui “nuovi LEA” ha suscitato una serie di discussioni relative alle limitazioni dell’attività prescrittiva del medico.  Qualche chiarimento sembra necessario.  Fondamentale è la distinzione tra “indicazioni di appropriatezza” e “condizioni di erogabilità”.

Le “condizioni di erogabilità” sono precisi vincoli prescrittivi che vietano al medico di attuare una prescrizione. Sono state limitate a pochissime situazioni, quali i test genetici, la densitometria ossea, alcune prestazioni  di medicina nucleare. Hanno, di fatto, lo stesso significato delle note AIFA.
Le “indicazioni di appropriatezza” , invece, sono uno strumento per il medico prescrittore che consente di identificare le situazioni nelle quali le evidenze scientifiche rendono  raccomandabile l’esecuzione di un accertamento. Le indicazioni relative ai test allergologici, oggetto di recente polemica, si collocano proprio tra queste. Di per se non pongono alcun vincolo al medico, che, nella singola situazione clinica, può derogare alle stesse senza che ciò gli venga contestato. Tuttavia, le “indicazioni di appropriatezza” consentono alle Regioni dalla Aziende Sanitarie di disporre di indicazioni ufficiali sulle quali indirizzare le attività di controllo e valutare il comportamento prescrittivo complessivo del medico, compito comunque di difficile attuazione,
ma del tutto impossibile in assenza di riferimenti validati da uno specifico consenso.
Tuttavia, dal momento che le conoscenze scientifiche e di conseguenza le linee guida sono in continua evoluzione, è previsto l’aggiornamento periodico delle indicazioni di appropriatezza da parte dell’apposita commissione ministeriale, che è già al lavoro.
Vale la pena di ricordare come anche la recente legge sulla responsabilità del medico faccia espresso riferimento alle linee guida anche in tema di responsabilità penale: i due ambiti sono solo apparentemente diversi. Come poi Regioni e Aziende Sanitarie attueranno i controlli sul complessivo profilo prescrittivo del medico è ancora materia tutta da definire, per molti aspetti legata anche al prossimo rinnovo convenzionale.
Medicina amministrata? Forse, ma forse anche necessità di assumere la responsabilità del proprio comportamento prescrittivo sostenendolo dal punto di vista scientifico oltre che da quello dell’uso appropriato delle risposte. Certo è che rispetto al “Decreto appropriatezza”, formalmente abrogato proprio dal DPCM “Nuovi Lea” lo scenario è completamente cambiato.

Commento: I colleghi Guido Marinoni e Filippo Anelli, autori dell’articolo, sono certamente ottimi professionisti e grandi conoscitori delle norme della professione. Ci limitiamo, peraltro, a ricordare ai nostri iscritti che da sempre la nostra Regione è una delle più rigide nella applicazione delle norme nazionali e anche una delle più assidue nei controlli. Attenersi attentamente alle norme de nuovi Lea pare, quindi, assolutamente consigliabile 

Enpam: Online il bando per i sussidi nido e baby sitter

È stato pubblicato il bando per le dottoresse mamme che vogliono chiedere all’Enpam un sussidio per la maternità. La cifra messa a disposizione per il 2017 è di 1.500 euro da utilizzare per le spese di nido (pubblico e privato accreditato) e babysitting nei primi dodici mesi di vita del bambino o di ingresso del minore in famiglia in caso di adozione o affidamento. Il beneficio è concesso una volta per ciascun figlio.

Si potrà fare domanda a partire dalle 12 dell’8 maggio fino alla mezzanotte del 7 luglio.

I sussidi si aggiungono alle nuove tutele previste per la maternità introdotte a partire da quest’anno: più soldi per l’assegno minimo, che sfiora i 1200 euro mensili per cinque mesi, indennità di gravidanza a rischio per tutte le professioniste, copertura dei buchi previdenziali ed estensione di tutele anche alle studentesse di medicina e odontoiatria non ancora laureate.

“La professione medica è sempre più femminile ed è necessario prenderne atto anche nelle tutele offerte – dice il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti –. Da custodi di un sistema previdenziale, inoltre, dobbiamo pensare al lavoro ed è importante che una professionista possa diventare serenamente mamma, sapendo di avere a disposizione delle opzioni che le consentano di conciliare vita e professione. Per noi infatti le dottoresse mamme sono colleghe che hanno dei figli, non delle donne che devono essere aiutate paternalisticamente”.

Queste nel dettaglio le misure previste, contenute all’interno del regolamento:

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Approvati bilancio consuntivo 2016 e bilancio di previsione 2017

Si è tenuta martedì 4 Aprile l’Assemblea Ordinaria degli Iscritti del nostro Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Forlì-Cesena. Il tema della serata era la presentazione del Rendiconto Generale esercizio 2016 e dell’Assestamento Bilancio di Previsione 2016. La relazione del nostro Tesoriere Dott. Balistreri è stata chiara ed esaustiva, ed ha dimostrato, per quanto riguarda l’esercizio 2016, di un Avanzo di Amministrazione di oltre € 71.000, per cui si è reso necessario un assestamento di oltre € 19.000 nei principali capitoli di spesa del Bilancio di Previsione 2017. I due bilanci, già disponibili on line nella sezione “Amministrazione Trasparente” del nostro sito web, sono stati approvati all’unanimità.

Roberto Burioni: «I vaccini sono i farmaci più sicuri in circolazione»

(da Thefielder.net) Abbiamo il piacere di intervistare il dottor Roberto Burioni, docente di virologia e microbiologia e specialista in immunologia clinica, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle tematiche legate alle vaccinazioni e sul suo libro da poco pubblicato.

1)  Secondo i dati raccolti dall’Iss e dal ministero della Salute, la copertura vaccinale per malattie come poliomielite, tetano, difterite ed epatite B è ormai al di sotto del 95%, mentre per morbillo, parotite e rosolia risulta addirittura inferiore all’86%. Numeri che non raggiungono gli obiettivi minimi stabiliti dal Piano nazionale per le vaccinazioni, né quelli stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità. Quali sono le conseguenze a breve e lungo termine di questi numeri piuttosto preoccupanti?   R:  Se la copertura vaccinale cala al di sotto della soglia necessaria per fornire alla comunità l’immunità di gregge, i virus possono circolare. Siccome siamo ben al di sotto di questa soglia (che è intorno al 95%) i virus circolano e possono infettare. Chi ci rimette sono i non vaccinati, quelli che non si sono potuti vaccinare (magari perché sono immunodepressi a causa di una malattia o di una chemioterapia) e quelli che non si sono ancora vaccinati.

2) “I vaccini sono correlati all’insorgenza dell’autismo e del cancro”, “I vaccini non servono perché esiste già l’immunità naturale”, “I vaccini sono strumenti usati da Big Pharma per manipolare le persone”: può spiegare ai nostri lettori perché queste sono solo alcune bizzarre teorie prive di qualsiasi fondamento scientifico?   R: I vaccini sono i farmaci più sicuri che abbiamo in circolazione: infatti per nessuna altra molecola abbiamo dati così estesi a confermarci che gli effetti collaterali sono rarissimi e la protezione estremamente efficace. Queste non sono bizzarre teorie: sono pericolose bugie che impauriscono i genitori e li portano a mettere in pericolo i loro figli. Fanno il pari con le scie chimiche e con la convinzione che la terra sia piatta: balle che si possono trovare su internet.

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Il probiotico che frena le allergie

(da Doctor33)   Si stanno scoprendo molte nuove azioni dei probiotici (che molti ancora chiamano “fermenti lattici”) perché sta cambiando il modo in cui si pensano. Non più come “ricolonizzatori” dell’intestino ma come veri e propri segnali inviati all’organismo, per trattare allergie e dermatiti, aiutare il controllo del sovrappeso, intervenire sull’umore e addirittura regolare alcune azioni ormonali. I probiotici si devono oggi chiamare con nome e cognome, definiti dalla selezione di singoli ceppi batterici. Tutto inizia dal 2008 con il lavoro di O’Mahony (1) che ha confermato la specificità del microbioma per ottenere gli effetti cercati, che non sono legati a un mix generico di batteri ma alla presenza di alcuni specifici ceppi e negli ultimi anni è infatti cresciuta la ricerca dei più adatti a ottenere delle azioni ben determinate.  Curare un raffreddore da fieno o una dermatite allergica affiancando a una dieta corretta un probiotico specifico, è una possibilità che è stata proposta e precisata con un lavoro randomizzato e controllato in doppio cieco da Costa (2) che ha definito con certezza che il Lactobacillus paracasei può trattare efficacemente in adulti e bambini la rinite allergica attraverso la somministrazione per almeno 2 mesi del prodotto.

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