Abbassare la pressione senza farmaci

(da Univadis)  La denervazione renale con ultrasuoni sembra efficace e sicura secondo uno studio pubblicato su JAMA. A 2 mesi di follow-up, questo tipo di denervazione ha ridotto, rispetto a una procedura di controllo, la pressione sistolica diurna di persone di mezza età con ipertensione che avevano interrotto i farmaci antipertensivi, senza che fossero riscontrati eventi avversi maggiori.

Perché è importante     Molti pazienti con ipertensione non sono trattati in maniera adeguata nonostante i due capisaldi della terapia antipertensiva, cambiamenti dello stile di vita e farmacoterapia, siano molto diffusi.  In studi precedenti la denervazione renale con ultrasuoni ha abbassato la pressione di pazienti con ipertensione da lieve a moderata o resistente al trattamento.

Come è stato condotto lo studio      Lo studio RADIANCE II, condotto presso 37 centri statunitensi e 24 europei, ha incluso pazienti con età media di 55 anni con ipertensione incontrollata nonostante l’assunzione di farmaci antipertensivi (fino a 2) e filtrazione glomerulare stimata di almeno 40 mL/min/1,73 m2.    I pazienti eligibili che dopo 4 settimane di washout dai farmaci presentavano PS/PD ambulatoriale di almeno 135/85 e PS/PD inferiore a 170/105 sono stati randomizzati a sottoporsi alla denervazione (150) o a un’angiografia renale (procedura sham, 74).   I partecipanti non dovevano prendere i farmaci per i 2 mesi di follow-up, tranne che in casi particolari.

Risultati principali      A 2 mesi la PS ambulatoriale diurna si è ridotta in misura maggiore con la denervazione (media: -7,9 mmHg) che con la procedura di controllo (media: -1,8 mmHg).  L’effetto è risultato coerente durante il ciclo circadiano di 24 ore con diminuzioni di pressione simili durante il giorno, la notte e la mattina presto.  La denervazione ha migliorato anche 6 dei 7 outcome pressori secondari (tra cui la PS nelle 24 ore).  L’effetto sulla PS diurna è stato omogeneo in tutti i sottogruppi.  Non sono stati rilevati eventi avversi maggiori in nessuno dei due gruppi.

(Azizi M, Saxena M et al. Endovascular Ultrasound Renal Denervation to Treat Hypertension. The RADIANCE II Randomized Clinical Trial. JAMA 2023;329(8):651-661. Doi: 10.1001/jama.2023.0713.)

Prevenzione, il ministero lancia numeri verdi di pubblica utilità

(da Doctor33)   “Torniamo a parlare di prevenzione”, del suo ruolo cruciale, “con il lancio di Numeri verdi di utilità pubblica in occasione delle quattro giornate di salute pubblica che si celebrano in questo mese e che riguardano il 9 il rene, il 14 il cuore, il 23 l’oftalmologia e il 28 l’endometriosi”. Si tratta di “strumenti importanti. Dobbiamo darne pubblicità attraverso i media, i canali social, ma anche attraverso il passaparola, sensibilizzando i familiari e gli amici”. È l’invito lanciato dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, a Roma nel suo intervento alla presentazione dei Numeri verdi di pubblica utilità attribuiti alle società scientifiche Sin (nefrologia), Sigo (ginecologia e ostetricia), Anmco (cardiologia ospedaliera) e Soi (oftalmologia), accreditate presso il ministero della Salute e affiliate alla Federazione delle società medico scientifiche italiane (Fism).
“Informare in modo adeguato i cittadini sui corretti stili di vita è importante – ha ribadito Schillaci – Spesso le persone non hanno una conoscenza approfondita su questi temi, a volte può esserci anche diffidenza o scarsa attenzione alla cura della propria salute. Grazie ai Numeri verdi di pubblica utilità, alla disponibilità del sistema delle società scientifiche, i cittadini potranno avvalersi di un ulteriore strumento per avere risposte e supporto sui temi legati alla nefrologia, alla cardiologia, all’oftalmologia e all’endometriosi. Ed è importante che se ne parli e che se ne dia pubblicità”.
“A volte basta poco – ha sottolineato il ministro – anche un esame di routine come la rilevazione della pressione arteriosa, un esame delle urine, per ricevere un alert e intercettare per tempo eventuali patologie. Non rinunciamo ad avere cura del nostro stato di salute e di benessere psicofisico”.

Obesità. “Attività fisica diventi un Lea e sia promossa anche attraverso la prescrizione del medico”. Schillaci al lavoro su un Piano ad hoc

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Il Ministro della Salute annuncia: “Si sta lavorando alla definizione di un Programma Nazionale di Promozione dell’attività fisica che comprende anche la definizione delle modalità di prescrizione dell’esercizio fisico e di erogazione sul territorio nazionale. Ci troviamo di fronte ad una sfida importante, da affrontare insieme  e la chiave di volta è la prevenzione incoraggiando l’adozione di stili di vita salutari a partire da una corretta e sana alimentazione e dal contrasto alla sedentarietà”.   Leggi L’articolo completo al LINK.

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