Coronavirus, corso in tre moduli per aggiornamento medici e infermieri

(da Adnkronos Salute)   L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha ultimato il primo dei tre moduli di cui sarà composto il corso di aggiornamento sul Covid-19 che sarà messo a disposizione nei prossimi giorni di tutti i medici, gli infermieri e di tutti gli altri operatori sanitari italiani. Lo riferisce la task-force Covid-19 del ministero della Salute, riunitasi alla presenza del ministro, Roberto Speranza.

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Allegato

Non si possono usare messaggistiche telematiche per lo scambio di dati sensibili

In riferimento all’articolo pubblicato sul “Resto del Carlino” in data 19 Novembre u.s., intitolato “Farmaci e visite, la ricetta è via Whatsapp” lo scrivente Ordine ha consultato la Fnomceo, che, nella persona del Presidente Dr. Filippo Anelli ha sollevato molte perplessità e suggerisce cautela (vedi documento).

Laddove il Presidente Anelli parla di ‘certificazione’, occorre spiegare che qualsiasi atto prescrittivo eseguito da un medico di Medicina Generale o Specialista su ricettario SSN è equiparato ad una certificazione, e comunque è un atto di cui si prende piena responsabilità legale ed in solido.

Qualsiasi ricetta o prescrizione, contiene, inoltre, dati sensibili che, ai sensi della Normativa Europea sulla Privacy non possono viaggiare su messaggistiche basate su piattaforme private e con server locati al di fuori della unione Europea, come Whatsapp, Telegram, Messenger e altri di uso comune.

Invitiamo gli iscritti ad ottemperare a queste norme per non incorrere in spiacevoli problemi disciplinari, siano essi deontologici o di sanzioni pecuniarie da parte della Autorità del Garante Privacy.

Diamo atto comunque ai colleghi del Poliambulatorio di via Risorgimento di avere immediatamente chiarito il malinteso con il giornalista e di avere fatto pubblicare una rettifica il giorno successivo nella quale si chiarisce il loro comportamento.

Il mezzo telematico più corretto per trasmettere dati sensibili e comunicare con i pazienti rimane la e-mail, che come tutti sappiamo necessita di doppio sistema di password per essere consultata. E la trasmissione di ricette a distanza può essere facilmente completata utilizzando l’efficiente Fascicolo Sanitario Elettronico in funzione nella nostra Regione. Invitiamo pertanto i colleghi a propagandarne l’uso presso i loro assistiti

Il Presidente

Dott. Michele Gaudio

Crediti ECM: ATTIVAZIONE DOSSIER FORMATIVO DI GRUPPO DELLA FNOMCEO PER IL TRIENNIO 2017-2019

La FNOMCeO  informa con la circolare di seguito allegata, che ha predisposto sul sito Cogeaps – in qualità di soggetto abilitato – un dossier formativo di gruppo che prevede l’inserimento di tutti gli iscritti agli Albi, medici e odontoiatri e che consente automaticamente a tutti di usufruire di un bonus di 30 crediti ECM per il triennio 2017-2019.

Per maggiore chiarezza si specifica che:

  • per il triennio 2017/2019 i 30 crediti di riduzione verranno dati a tutti per il fatto che è stato creato il dossier di gruppo e l’iscritto non deve fare nulla;
  • nel triennio 2020/2022 l’iscritto si vedrà una ulteriore riduzione di 20 crediti se nell’ammontare dei crediti avuti nel triennio precedente si sarà raggiunto il soddisfacimento del 70% degli obiettivi come calcolati nel dossier di gruppo.

Nelle schede dei professionisti per motivi tecnici questo bonus non è ancora visibile ma lo sarà entro breve.

Nel computo dei crediti del triennio invitiamo il professionista comunque a tenerne già conto.

leggi la circolare

Eutanasia, Fnomceo valuta dopo Consulta integrazioni codice deontologico

(da Adnkronos Salute)   Il Consiglio nazionale della Fnomceo valuterà integrazioni al Codice deontologico per applicare la sentenza della Corte Costituzionale in tema di punibilità del suicidio assistito. Lo annuncia il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli, ritenendo, la sentenza della Consulta, dopo la sua pubblicazione, “equilibrata”. Per Anelli, il pronunciamento della Corte “tutela gli assistiti definendo confini netti, prevedendo la non punibilità per l’aiuto al suicidio assistito solo in casi particolari: per i soggetti affetti da patologie irreversibili, con sofferenze intollerabili, dipendenti per le funzioni vitali da apparecchiature e nelle condizioni di chiedere coscientemente questa opzione. Una sentenza – osserva – che, nel contempo, rispetta il ruolo del medico, non obbligandolo a porre in atto l’aiuto al suicidio e affidando alla coscienza del singolo medico la scelta se prestarsi o meno ad esaudire la richiesta del malato. Una sentenza, infine, che valorizza la relazione di cura, affidando al medico la comunicazione sulle diverse opzioni, evitando così possibili speculazioni sulla vulnerabilità dei soggetti coinvolti, e definisce come essenziali le cure palliative”.   “Al medico – prosegue il numero uno della Fnomceo – è chiesto di attivare l’assistenza con cure palliative al fine di mantenere sotto controllo il dolore e di spiegare al paziente le scelte possibili: la sedazione profonda e le cure palliative, o, in alternativa, le modalità con le quali si potrà eseguire il suicidio assistito, secondo quanto previsto dalla legge 219 del 2017 – spiega Anelli -. Sarà poi il paziente a decidere e tale volontà, sottoposta alle valutazioni del Comitato etico, sarà recepita con le modalità organizzative in capo alla struttura sanitaria. I medici coinvolti nel processo dalla struttura sanitaria potranno esercitare obiezione di coscienza”.  “In definitiva, premesso che la sentenza va applicata – conclude Anelli – e che ogni modifica del Codice deontologico – norma interna che la professione si autoimpone a tutela dell’etica e della qualità del suo esercizio – va approvata dal Consiglio nazionale, sarà compito del Consiglio stesso uniformare il Codice al dispositivo della Corte Costituzionale, limitatamente ai casi previsti”.

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