Medici italiani emigranti, tra gli europei sono il 52%

(da Ansa.it)   Medici italiani con la valigia. Secondo i dati della Commissione Ue, tra i camici bianchi europei che lasciano il loro Paese, il 52% è costituito da italiani, seguono i tedeschi con il 19%. La regione con il maggior numero di medici che espatriano è il Veneto, con 80 professionisti sui 1.500 che emigrano ogni anno. Proprio in questi giorni, raccontano dall’Azienda sanitaria di Padova, gli Emirati Arabi stanno contattando medici italiani e offrono dai 14 ai 20 mila euro al mese, interprete, casa, scuola, e autista.

Non svolge aggiornamento ECM, CCEPS conferma sanzione ad iscritto di Aosta

(da Odontoiatria33)   Siamo nel 2012 quando, a seguito di una segnalazione di una paziente all’OMCeO di Aosta che lamentava di aver subito una lesione a seguito “di condotta colposa per un intervento” svolto qualche mese prima, l’Ordine apriva un procedimento disciplinare nei suoi confronti. Dalle verifiche, spiega ad Odontoiatria33 il presidente CAO di Aosta Massimo Ferrero, era emerso “che quanto denunciato era riconducibile, tra l’altro, a mancanze professionali dovute all’omesso aggiornamento professionale e di conseguenza alla violazione degli obblighi deontologici oltre a quelli di Legge in tema di ECM”.  L’iscritto avrebbe prodotto documentazione che certificava, negli anni interessati dalla verifica, il conseguimento di 89,5 crediti ECM. Per questi motivi l’OMCeO di Aosta, comminava all’iscritto la sospensione dall’esercizio alla professione per 6 mesi, così come previsto dal Codice deontologico. 

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Sospensione servizi telematici giovedì 2 maggio

Giovedì 2 maggio la Segreteria dell’Ordine sarà aperta ma non sarà possibile usufruire dei servizi telematici (ad esempio: lettura ed invio email, download modulistica ENPAM, consultazione anagrafica iscritti, rilascio attestati pagamento Ordine, verifica posizione ECM, rilascio credenziali certificati INPS ecc…) per sostuzione server e apparecchiature elettroniche.

OMS, niente tv e smartphone ai bimbi sotto i 2 anni

(da AGI)  I neonati e i bambini non dovrebbero essere lasciati a guardare passivamente la televisione, lo smartphone, il tablet o il computer. Lo stabiliscono le nuove linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), secondo le quali prima dei due anni d’età i bambini non dovrebbero mai trascorrere del tempo stando seduti passivamente davanti a uno schermo. Il limite, invece, per i bambini dai 2 ai 4 anni d’età è di un’ora al giorno, ma in generale sarebbe meglio meno tempo ancora. Le nuove linee guida si concentrano sulla visione passiva e mirano a contrastare l’inattività nell’infanzia, un importante fattore di rischio per la mortalità globale e le malattie legate all’obesità. È la prima volta che l’Oms ha formulato raccomandazioni su attività fisica, comportamento sedentario e sonno per i bambini sotto i cinque anni. Nelle linee guida, che verranno presentate al Congresso europeo sull’obesità a Glasgow, l’Oms raccomanda che bambini siano fisicamente attivi più volte al giorno; che i neonati dormano 14-17 ore, compresi i sonnellini, e 1216 ore dai 4 ai due anni d’età. Per i bambini di 1 e 2 anni d’età, secondo l’Oms, dovrebbero fare almeno 3 ore di attività fisica al giorno e dormire 11-14 ore al giorno. Per i bambini di 4 e 4 anni le linee guida consigliano almeno 3 ore di movimento fisico al giorno, di cui almeno un’ora di intensità moderata o vigorosa; dormire 10-13 ore al giorno; e non rimanere seduto per più di un’ora.

Lo sport allunga la vita, anche se si inizia a 50 anni

(da Quotidiano Santità e Reuters Health  Anche cominciare ad allenarsi quando si ha più di 50 anni età produce benefici in termini di longevità. È quanto emerge da uno studio condotto dal National Cancer Institute di Bethesda, negli USA. Le linee guida nazionali per la forma fisica raccomandano che gli adulti facciano almeno 150 minuti di attività aerobica a intensità moderata o 75 minuti di esercizio fisico vigoroso a settimana.
Lo studio
 I ricercatori del National Cancer Institute di Bethesda hanno analizzato i dati relativi a 315.059 adulti, di età compresa tra 50 e 71 anni, che hanno partecipato a indagini sulle loro abitudini di esercizio fisico dall’adolescenza al decennio più recente. Durante un follow-up medio di quasi 14 anni, sono decedute 71.377 persone, tra cui 22.219 per cardiopatia e 16.388 per cancro.

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“Prevenire, proteggere, immunizzare”: Settimana europea dell’Immunizzazione 2019

(da http://www.aifa.gov.it)  È in corso, fino al 30 aprile, la Settimana Europea dell’Immunizzazione (European Immunization Week, EIW) promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per sensibilizzare la collettività sull’importanza delle vaccinazioni.   L’iniziativa – il cui slogan è “Prevenire, proteggere, immunizzare” – richiama l’attenzione non solo sui progressi già compiuti nel ridurre la minaccia delle malattie prevenibili con vaccinazione, ma anche sul numero elevato di persone che nella regione europea non si avvalgono ancora dei benefici protettivi dei vaccini. L’OMS invita a uno sforzo maggiore per colmare le lacune nella copertura vaccinale in modo che nessuno rimanga indietro.  La settimana sarà anche un’opportunità per celebrare “gli eroi di tutti i giorni dei vaccini” – coloro che contribuiscono a proteggere vite attraverso la vaccinazione in diversi modi – compresi i ricercatori che sviluppano vaccini sicuri ed efficaci, i responsabili delle politiche pubbliche che assicurano che ogni bambino abbia un accesso equo ai vaccini, gli operatori sanitari che somministrano i vaccini, i genitori che scelgono di vaccinare i loro figli, così come tutti coloro che ricercano e condividono informazioni sui vaccini basate sulle evidenze.  

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Sanità digitale. Arrivano le linee guida Oms: ecco i dieci ambiti dove i problemi di salute si possono risolvere anche con uno smarthphone

Sono dieci gli interventi raccomandati nelle linee guida per migliorare la salute delle persone e rinforzare i servizi essenziali. In particolare l’Oms raccomanda l’uso della sanità digitale come supporto agli operatori sanitari nelle operazioni di decision-making, come metodo di gestione dello stoccaggio dei prodotti farmaceutici per evitare buchi e carenze, per rinforzare i servizi di Telemedicina e aumentare la comunicazione con pazienti target particolarmente fragili. Ma anche per il semplice invio di certificati di nascita e morte. Leggi l’articolo completo al LINK 

http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=73290&fr=n

L’odontoiatra attento alla salute del paziente ma anche all’ambiente. Come diventare un “ver-dentista”

(da Odontoiatria33)   Ieri 22 aprile si è celebrata la Giornata Mondiale della Terra. In queste settimane i temi della tutela dell’ambiente hanno attirato l’attenzione dei media italiani anche grazie alla presenza nel nostro Paese di Greta Thunberg, la sedicenne diventata un’icona della lotta contro i cambiamenti climatici. Anche la FNOMCeO, in occasione “Friday for future”, la manifestazione organizzata venerdì a Roma, a pochi passi dalla sede della Federazione, ha ricordato l’impegno dei medici verso l’abbiente postando sulla propria pagina Facebook l’articolo 5 del codice di deontologia medica:

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Giovani medici, più tempo davanti a un computer che davanti ai pazienti

(da Doctor33)  Negli Stati Uniti gli specializzandi in medicina interna, durante il loro primo anno, impegnano solo una minima quantità di tempo nella cura diretta dei pazienti. Questo almeno è quanto hanno concluso Krisda Chaiyachati, della University of Pennsylvania, e il suo gruppo di lavoro, in uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine. «La nostra panoramica obiettiva su come gli specializzandi passano il loro tempo durante la giornata di lavoro rivela un quadro di come i giovani medici sono formati e la realtà della pratica medica odierna» afferma Chaiyachati.

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Il Servizio sanitario nazionale è un miracolo, nonostante i politici

tratto da “L’Espresso” on line, di Letizia Taroni)   La sanità pubblica, nata quasi distrattamente nel 1978, resta un motivo di orgoglio per il nostro Paese. Perché investiamo nella salute meno di Germania e Francia, ma otteniamo comunque risultati eccellenti. Parla Francesco Taroni, professore di Medicina Sociale. Leggi l’articolo completo al LINK 

http://m.espresso.repubblica.it/attualita/2018/01/22/news/il-servizio-sanitario-nazionale-e-un-miracolo-nonostante-i-politici-1.317355

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