ECM, novità per l’autoformazione e recupero crediti

(da Odontoiatria 33)  Importanti novità dalla Commissione Nazionale ECM, che nella riunione del 27 Settembre scorso, ha determinato la volontà di mettere a disposizione del professionista sanitario, oltre alla modalità flessibile di acquisire crediti, senza gli obblighi temporali annuali, molte modalità per  promuovere la raggiungibilità del totale assolvimento dell’obbligo formativo.  In questo contesto si inserisce la possibilità di recupero permessa a tutti i professionisti  sanitari desiderosi di mettersi ‘a posto’ con il precedente triennio formativo.  La prima decisione scaturita dalla Commissione permetterà, per chi lo riterrà opportuno, di spostare dal triennio in corso tutti i crediti mancanti per il triennio precedente.  

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Certificazioni Mediche: arriva l’ebook targato FNOMCeO

Cosa si intende per obbligo di referto? E in quali casi un medico deve sottostarvi? Come conciliarlo con il diritto alla privacy e con il segreto professionale? E ancora, più banalmente, in quali casi è necessario il certificato medico per fare attività sportiva? E come si compila, nella pratica un certificato di malattia, di gravidanza, per il rilascio della patente o del porto d’armi?    A queste e altre domande che sorgono comunemente nella pratica professionale del Medico e anche dell’Odontoiatra – che può certificare sulle materie di sua competenza – risponde il nuovissimo Vademecum della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) “La Certificazione medica”, scaricabile da oggi gratuitamente in formato e-book e Kindle dal Portale www.fnomceo.it a questo LINK:  https://portale.fnomceo.it/disponibile-le-book-la-certificazione-medica/

I giudici bacchettano gli avvocati,ogni giorno una denuncia ad un medico ma la maggior parte vengono archiviate uffici ingolfati.

(da fimmgroma.org) I giudici bacchettano gli avvocati, troppe denunce contro i medici, una al giorno ma la maggior parte sono archiviate, questo però comporta un ingolfamento delle strutture giudiziarie. Ad esprimere questi concetti, parlando all’incontro di studi “Responsabilità penale e contabile nelle professioni sanitarie”, presso il Tribunale di Milano, è stata il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, a capo del pool milanese ‘ambiente, salute e lavoro’  “Noi abbiamo avuto fra lesioni e omicidi colposi da colpa medica 300 fascicoli iscritti in un anno nel 2017, in pratica ogni giorno viene intentata una causa penale a carico di un medico” ha dichiarato il magistrato, che ha definito numeri da “patologia” questo fenomeno , perché “molte di queste denunce finiscono poi in archiviazione, noi ci rendiamo conto che alcune di queste cause sono solo strumentali, per accorciare i tempi dei risarcimenti civili e perché il penale muove le coscienze, ma non ci possiamo permettere questo carico insensato” di fascicoli e “anche la classe forense una piccola responsabilità ce l’ha”. Oltretutto per archiviare , «servono le consulenze, bisogna sentire i testimoni e ogni colpa medica diventa quindi un procedimento difficile, una rogna».

I pazienti vogliono più informazioni sulle loro terapie

(da Fimmg.org)   Moltissimi pazienti chiedono maggiori informazioni sui farmaci prescritti e sui marchi utilizzati; lo dice Janet Krska, professore dell’Università del Kent, che ha condotto ricerche sule problematiche a lungo termine della politerapia e ha scoperto che i pazienti che assumevano un alto numero di farmaci, più volte al giorno, richiedevano maggiori spiegazioni ed erano più preoccupati per gli effetti collaterali, rispetto a chi ne assumeva meno. Lo studio ha anche rilevato che i pazienti più anziani ritenevano che l’uso regolare di molti medicinali avesse un peso minore sulle loro abitudini di vita, rispetto ai pazienti più giovani. Più di un quarto degli intervistati desiderava maggiori informazioni sulle proprie medicine e sui marchi dei medicinali utilizzati, con una percentuale analoga preoccupata per il costo dei medicinali, mentre più della metà, per gli effetti avversi a lungo termine. Circa l’11% non era soddisfatto dell’efficacia dei loro medicinali e tra il 10 e il 16% era convinto che i farmaci assunti causassero interferenze con alcuni aspetti della loro vita quotidiana. Il 30% concordava sul fatto che la loro vita ruotasse attorno alle medicine e circa un quarto sentiva di poter decidere se usarle o no. Il 16% non ha ritenuto che il medico abbia ascoltato la propria opinione sui farmaci e per l’11% il curante non si preoccupava seriamente degli effetti collaterali. Krska e altri due ricercatori della Medway School of Pharmacy dell’Università del Kent hanno, quindi, sviluppato un nuovo questionario, il “Living with Medicines”, per misurare meglio l’influenza del carico dei farmaci sui pazienti. Sono state coperte otto aree: relazioni con gli operatori sanitari, difficoltà pratiche, interferenza con la vita quotidiana, mancanza di efficacia, effetti collaterali, preoccupazioni generali, costi e mancanza di autonomia.

(Janet Krska et al. Health & Social Care in the Community, 2018.)

Inquinamento, in Italia oltre 80mila morti premature. Romizi (Isde): più sensibilizzazione dai medici

(da Doctor33)   Oltre 80mila morti premature ogni anno, in Italia, sono dovute all’inquinamento atmosferico: la cifra, fornita dall’Agenzia europea per l’ambiente, è stata ripresa dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che ha annunciato, entro l’inizio del 2019, la definizione di un piano strategico di mobilità, che ci consenta di ridurre le emissioni e, tra l’altro, di uscire dalla procedura di infrazione Ue.

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Pressione arteriosa troppo bassa: nell’anziano può avere serie conseguenze

(da M.D.Digital)   Aumento della mortalità e comparsa di problemi di memoria potrebbero essere le conseguenze derivanti da una eccessiva riduzione con farmaci della pressione arteriosa in soggetti anziani fragili. Le terapie antipertensive contribuiscono a ridurre eventi e mortalità in maniera significativa, in particolare tra i pazienti di età pari o superiore a 60 anni. In questa popolazione di soggetti si può osservare una marcata variabilità di caratteristiche che vanno da soggetti che a 75 anni presentano un elevato grado di disabilità e sono ricoverati presso strutture di lunga degenza ai novantacinquenni che ancora praticano attività sportiva.

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Sanità, 50% svizzeri ha ricevuto cure superflue…

(da AdnKronos Salute/Ats)    Circa una persona su due in Svizzera ha già fatto esperienza di trattamenti medici in eccesso. È quanto rivela un sondaggio ordinato dall’associazione “Smarter medicine” che ha deciso di lanciare una campagna di informazione per combattere le cure inutili. Circa la metà delle persone intervistate riferisce inoltre di aver avuto l’impressione di non aver capito tutto quello che il medico ha detto loro durante una consulenza, indica ancora il sondaggio, realizzato online dal 28 giugno al 3 luglio, al quale hanno partecipato circa 1000 persone della Svizzera tedesca e romanda.  

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