HDL molto elevato si associa ad un aumentato rischio di infarto miocardico e morte cardiovascolare

(da Cardiolink)  Queste sono le conclusioni dello studio coordinato da Marc Allard-Ratick della Emory University School of Medicine di Atlanta, USA. Il colesterolo HDL è stato considerato “buono” perché è coinvolto nel trasporto di colesterolo dalle pareti dei vasi al fegato, riducendo così il rischio di aterosclerosi. Le persone con colesterolo HDL basso hanno un rischio maggiore di aterosclerosi e malattie cardiovascolari, tuttavia l’effetto protettivo del colesterolo HDL molto alto non è ben chiaro. Questo studio, condotto nell’ambito dell’Emory Cardiovascular Biobank, ha studiato la relazione tra i livelli di colesterolo HDL e il rischio di infarto e morte in 5.965 individui, la maggior parte dei quali aveva una malattia cardiaca.

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Troppi farmaci ai bambini: ecco dove stare più attenti. I numeri dell’Italia

(da IlSole 24Ore – Cristina Da Rold)  I numeri contenuti all’interno dell’ultimo rapporto OSMED 2018 di AIFA  (http://www.aifa.gov.it/content/luso-dei-farmaci-italia-rapporto-osmed-2017)  parlano chiaro: i bambini italiani assumono molti farmaci, in molti casi non necessari o troppo potenti per il problema da trattare, in particolare antibiotici e medicinali per problemi respiratori, specie prima dei 3 anni.
Al 49,9% dei bambini e ragazzi con meno di 18 anni è stato prescritto un qualche farmaco nel corso del 2017 e la maggior parte delle prescrizioni (5,4 milioni, pari al 44,7% del consumo totale dei farmaci in età pediatrica) riguarda antibiotici, assunti dal 38,3% dei minori per una media di 2,6 confezioni pro capite all’anno. L’associazione amoxicillina/acido clavulanico (antibiotico) è addirittura al primo posto tra i primi 30 principi attivi a maggior consumo nella popolazione pediatrica per l’anno 2017. Quasi un terzo di questi primi 30 principi attivi a maggior consumo riguarda l’apparato respiratorio (11 principi attivi), e seguono i farmaci antimicrobici per uso sistemico (8 antibatterici e un antivirale).   I grandi utilizzatori sono i più piccoli, i bambini con meno di 3 anni di età: addirittura oltre la metà dei bimbi con meno di un anno di età ha assunto antimicrobici e oltre il 40% farmaci per l’apparato respiratorio, e non parliamo certo qui delle soluzioni saline.   Leggi l’articolo completo al LINK    https://www.infodata.ilsole24ore.com/2018/09/09/troppi-farmaci-ai-bambini-stare-piu-attenti-numeri-dellitalia/

Privacy, ecco il decreto attuativo. Le novità e le misure cui adeguarsi

(da Doctor33)   È arrivato l’atteso decreto attuativo del General Data Protection Regulation 679/2016 in vigore in Italia dal 25 maggio scorso e anziché abrogare il codice della privacy del 2003 lo armonizza al nuovo regolamento europeo. Il decreto del governo, che di fatto ha prolungato l’esordio del GDPR al 21 agosto, è in Gazzetta Ufficiale dal 4 settembre ma già da fine maggio medici, dentisti, farmacisti devono aver adeguato le misure di sicurezza dei dati, rivisto le informative e il registro dei trattamenti completando con i dati di titolare e incaricati. Le strutture che gestiscono dati su larga scala dovevano inoltre dotarsi di data protection officer, figura delegata a controllare il buon andamento dei trattamenti e a riferire eventuali irregolarità al Garante.
Sanzioni –  Sempre da maggio sono in vigore le sanzioni. Per i primi otto mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, il Garante della privacy dovrà tener conto, nell’applicare le sanzioni amministrative e compatibilmente con le disposizioni del GDPR, della fase di prima applicazione delle disposizioni sanzionatorie.

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Studio italiano: il mirtillo rosso previene l’influenza

(da DottNet)   L’estratto di mirtillo rosso Oximacro permette di prevenire l’influenza. E’ la scoperta del gruppo di ricerca di Virologia del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino, in collaborazione con Biochimica e Fisiologia Vegetale. I risultati di questa scoperta sono stati pubblicati nella prestigiosa rivista internazionale ‘Frontiers in Microbiology’.  L’estratto di mirtillo rosso Oximacro, prodotto dall’azienda Biosfered Srl (già spin off accademico dell’Universita di Torino) “e caratterizzato dal contenuto di proantocianidine di tipo A più elevato sul mercato mondiale” afferma il professore Massimo Maffei, presidente e ceo di Biosfered.  “Questa caratteristica, risultato di ricerca e sviluppo tutta italiana, ha già permesso di dimostrare in passato l’elevato potere di Oximacro come antibiotico nei riguardi di Escherichia coli uropatogena e come antivirale per le infezioni da Herpes simplex di tipo 1 e 2” “Le proantocianidine, in particolare quelle dimeriche con legami di tipo A (PAC-A2),presenti nell’estratto di mirtillo rosso Oximacro hanno la capacita di inibire in vitro la replicazione dei virus dell’influenza A e B” conferma il Giorgio Gribaudo, ordinario di Microbiologia e virologo del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino. “In particolare, Oximacro interagisce con l’ectodominio dell’emoagglutinina (HA), una glicoproteina presente sulla superficie del virus dell’influenza e necessaria per l’adesione e l’ingresso nelle cellule ospiti, provocando la conseguente perdita di infettività virale”.

Prendi una vacanza: potrebbe prolungarti la tua vita!!

(da Cardiolink )   Questo è il risultato di uno studio di 40 anni presentato all’ESC e accettato per la pubblicazione su ‘The Journal of Nutrition, Health & Aging’.  “Non pensare che avere uno stile di vita salutare compensi il lavoro troppo duro e non fare le vacanze”, ha affermato Timo Strandberg, dell’Università di Helsinki, in Finlandia. “Le vacanze possono essere un buon modo per alleviare lo stress”.  Lo studio ha arruolato 1.222 dirigenti maschi di mezza età nati tra il 1919 e il 1934 e reclutati nell Helsinki Businessmen Study nel 1974 e 1975. I partecipanti avevano almeno un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari (fumo, ipertensione, colesterolo alto, trigliceridi elevati, intolleranza glucidica, sovrappeso). I partecipanti sono stati randomizzati in un gruppo di controllo (610 uomini) o un gruppo di intervento (612 uomini) per cinque anni. Il gruppo di intervento ha ricevuto una consulenza orale e scritta ogni quattro mesi per svolgere attività fisica aerobica, seguire una dieta sana, raggiungere un peso sano e smettere di fumare. Quando la sola consulenza sanitaria non era efficace, gli uomini nel gruppo di intervento hanno ricevuto anche farmaci raccomandati in quel momento per abbassare la pressione sanguigna (beta-bloccanti e diuretici) e lipidi (clofibrato e probucolo). Gli uomini nel gruppo di controllo hanno ricevuto la normale assistenza sanitaria e non sono stati visti dagli investigatori. Il rischio di malattia cardiovascolare è stato ridotto del 46% nel gruppo di intervento rispetto al gruppo di controllo entro la fine dello studio tuttavia, al follow-up di 15 anni nel 1989, vi erano stati più decessi nel gruppo di intervento rispetto al gruppo di controllo. L’analisi presentata oggi ha esteso il follow-up della mortalità a 40 anni (2014) utilizzando i registri di morte nazionali e ha esaminato i dati di riferimento precedentemente non segnalati su quantità di lavoro, sonno e ferie. I ricercatori hanno scoperto che il tasso di mortalità era costantemente più alto nel gruppo di intervento rispetto al gruppo di controllo fino al 2004. I tassi di mortalità erano gli stessi in entrambi i gruppi tra il 2004 e il 2014. Le vacanze più brevi sono state associate a morti in eccesso nel gruppo di intervento. Nel gruppo di intervento, gli uomini che hanno preso tre settimane o meno le ferie annuali hanno avuto il 37% in più di possibilità di morire tra il 1974 e il 2004 rispetto a quelli che hanno impiegato più di tre settimane. Il tempo di vacanza non ha avuto alcun impatto sul rischio di morte nel gruppo di controllo. Strandberg ha dichiarato: “Il danno causato dal regime di vita intensiva era concentrato in un sottogruppo di uomini con un tempo di vacanza annuale più breve. Nel nostro studio, gli uomini con vacanze più brevi lavoravano di più e dormivano meno di quelli che prendevano le vacanze più lunghe. Questo stile di vita stressante può aver annullato qualsiasi beneficio dell’intervento. Pensiamo che l’intervento stesso possa anche avere avuto un effetto psicologico negativo su questi uomini aggiungendo stress alle loro vite”. Strandberg ha concluso: “I nostri risultati non indicano che l’educazione alla salute sia dannosa. Piuttosto, suggeriscono che la riduzione dello stress è una parte essenziale dei programmi volti a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. I consigli sullo stile di vita dovrebbero essere saggiamente combinati con un moderno trattamento farmacologico per prevenire eventi cardiovascolari in soggetti ad alto rischio”.

(Fonte: ESC Congress 2018, Monaco di Baviera) 

A ‘lezione’ di Medicina in 64 licei, 150 ore di orientamento

(da AdnKronos Salute) – Saranno in totale 64 i licei che a settembre partiranno con il progetto di ‘Biomedicina’. Ai 27 che sono già partiti lo scorso anno si affiancheranno altri 37 istituti, di cui sedici classici e ventuno scientifici. Il progetto di ‘Biomedicina’, promosso dal Miur in collaborazione con la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), organizza un percorso di orientamento, di centocinquanta ore nell’ultimo triennio delle superiori, verso la facoltà di Medicina.    A selezionare i nuovi istituti che entreranno a far parte del progetto, la Cabina di regia, costituita, per la Fnomceo, dal segretario Roberto Monaco, dal coordinatore dell’Area strategica formazione, Roberto Stella, dal presidente dell’Omceo di Reggio Calabria Pasquale Veneziano, per il Miur da Massimo Esposito e dalla professoressa Giuseppina Princi, dirigente della scuola capofila, il Liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria. La Cabina di regia ha esaminato le domande e vagliato i requisiti dei 168 licei classici e scientifici appartenenti alle trentaquattro province di tutta Italia i cui gli Ordini dei medici avevano dato la loro disponibilità ad aderire, quest’anno, al progetto.   “Il percorso coinvolge ora ben 61 province, in rappresentanza di tutte le Regioni italiane – spiega il segretario nazionale della Fnomceo Roberto Monaco – Ringrazio tutti i presidenti degli Ordini dei medici che hanno dato la loro disponibilità a formare i ragazzi delle scuole”. Prossimo appuntamento il 19 settembre, per la presentazione presso il Miur dell’iniziativa e per l’avvio della fase operativa per i neopartecipanti al progetto.  “In un momento in cui è tanto contestato e farraginoso l’accesso alle facoltà medico sanitarie, riuscire a garantire ai ragazzi un percorso funzionale allo scopo e volto, altresì, a potenziare la preparazione di base non può che inorgoglirci e renderci fiduciosi di importanti ed ulteriori sviluppi”, aggiunge Giuseppina Princi.  “Siamo molto orgogliosi – concludono Pasquale Veneziano e Roberto Stella – del successo e dell’interesse che tale percorso ha suscitato tra medici, docenti e studenti, consolidando i rapporti tra due istituzioni che promuovono entrambe cultura e formazione”.

(N.B. Anche il nostro OMCeO Forlì-Cesena sta partecipando al progetto assieme ai Licei Scientifici di Cesena e Forlì)

 

Salute mentale: metà dei trattamenti sono inefficaci

(da Fimmg.org)   Il trattamento per i più comuni problemi di salute mentale potrebbe essere inefficace o addirittura dannoso per circa il 50% della popolazione, secondo un nuovo modello che si basa sulla psicologia dell’emozione. A partire dagli anni ’70, centinaia di studi hanno suggerito che ogni emisfero del cervello ospita uno specifico tipo di emozione: le emozioni legate all’approccio col mondo, come la felicità, l’orgoglio e la rabbia, risiedono nell’emisfero sinistro del cervello, mentre le emozioni associate all’evitamento, come il disgusto e la paura, sono collocate nell’emisfero destro. Quegli studi erano stati eseguiti quasi esclusivamente su persone destrorse. Daniel Casasanto, professore di psicologia della Cornell University, dice che il modello sopra descritto è di vecchia data ed è completamente rovesciato nei soggetti mancini: secondo Casasanto la funzione del sistema nervoso riguardante le emozioni cambia a secondo che i soggetti siano mancini, destrorsi o ambidestri. Secondo la nuova teoria, chiamata “ipotesi della spada e dello scudo”, il modo in cui eseguiamo movimenti con le nostre mani è ben determinato dal nostro cervello. Gli antichi cavalieri utilizzavano le loro spade con la mano dominante per attaccare il nemico – azione di avvicinamento – e alzavano i loro scudi con la mano non dominante per respingere l’attacco – azione di evitamento. Coerentemente con queste azioni, gli ultimi studi mostrano che la parte dominante del cervello controlla le emozioni e i movimenti della mano -spada- dominante e la parte non dominante controlla le emozioni di evitamento con l’emisfero che controlla la mano “scudo”. Lo studio di Casasanto ha implicazioni per le forme d’ansia e di depressione resistenti a terapia, che potrebbero rispondere a una nuova terapia che comporta una lieve stimolazione elettrica o magnetica sul lato sinistro del cervello, per incoraggiare le emozioni legate all’approccio. Il lavoro di Casasanto suggerisce un trattamento anche per i pazienti mancini. La stimolazione sinistra ridurrebbe le emozioni di avvicinamento nella vita di relazione, secondo il principio per cui se i soggetti mancini seguono un trattamento standard, probabilmente peggiorano. Molte persone non sono, però né destrorse né mancine, per questo motivo la stimolazione di cui sopra non farà alcuna differenza. Quest’approccio terapeutico suggerisce buoni risultati, ma solo nel 50% della popolazione: i mancini dovrebbero ottenere il trattamento opposto e le persone ambidestre non dovrebbero essere trattate in questo modo.

(Daniel Casasanto et al. Biological Sciences, 2018; 373 (1752))

Vaccini e scuola.L’Emilia Romagna tira dritto: “Non ci sarà alcun rinvio dell’obbligo”

Ad annunciarlo l’assessore Venturi: “Se il Parlamento dovesse approvare la proroga di un anno, che ci vede contrari, varrebbe comunque la legge regionale: non possiamo permetterci di vanificare gli straordinari risultati raggiunti”. E sulle autocertificazioni aggiunge: “Attraverso l’anagrafe vaccinale regionale, possibili i controlli sui casi dubbi che ci dovessero essere segnalati”.   Leggi l’articolo completo al LINK

http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=65050&fr=n

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