Un paziente su 5 è dimesso dall’ospedale con segni vitali instabili

(da fimmg.org)

Il venti per cento delle persone ricoverate è dimesso prima che tutti i segni vitali siano stabili, un modello che è associato ad un aumentato rischio di morte e di riammissione in ospedale, secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’UT Southwestern Medical Center. Mentre i ricoveri in ospedale hanno accorciato drasticamente la loro durata nel corso degli ultimi 30 anni, sta aumentando la preoccupazione che i pazienti vengano dimessi prima che tutti i segni vitali si siano stabilizzati, mettendoli a rischio per eventi avversi dopo la dimissione.

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Pensioni, cosa cambia per i medici dopo l’intesa Governo-sindacati

(da Doctor33)   Come avevamo dato per ampiamente probabile, con l’accordo governo sindacati dell’altro ieri dal 2017, sempre che non ci si mettano i vincoli di stabilità europei a bloccare il pacchetto pensioni varato dalla gestione Renzi, diventerà possibile ricongiungere spezzoni di periodi lavorati anche nella gestione separata Inps. E a quanto pare, diversamente da ora, sarà fattibile a titolo non oneroso, anche se l’impatto della non onerosità sull’ente previdenziale degli italiani è tutto da verificare.

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Ecm, arriva lo sviluppo continuo

(da Doctor33)  Modificare l’attuale sistema di formazione continua, per renderlo più idoneo alla rivalidazione delle competenze acquisite da medico e odontoiatra: è la proposta emersa al convegno organizzato a Bari da Fnomceo sul tema Ecm. In un articolo esplicativo sul portale della Federazione, Sergio Bovenga, membro del Comitato Centrale, ha chiarito che il nostro Paese va verso il Continuous Professional Development, una forma evoluta di educazione continua, sulla scia di quanto avviene negli altri Paesi Europei e della Francia che nel 2016 ha varato un programma su 1,7 milioni di sanitari mutuando le indicazioni delle direttive dell’Unione Europea sulla libera circolazione dei professionisti. Ma perché emanciparsi dall’ECM se ancora una parte dei medici non riesce a colmare i fabbisogni formativi del triennio?

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Visite fiscali, chiarimenti da ministero del Lavoro su certificati e codici da apporre

(da Doctor33)  Da fine gennaio può accadere che al medico di famiglia il paziente visitato a casa o in studio, in genere per qualcosa di più di un’influenza, chieda di apporre il codice E sul certificato medico di malattia da spedire all’Inps. Quel codice, che va apposto dopo aver esaminato con attenzione la documentazione sanitaria prodotta da specialisti e/o struttura ospedaliera, dice che il paziente deve seguire terapie salvavita. Che però devono essere ancora definite. E pertanto non è assoggettato alle regole sulle visite fiscali degli altri lavoratori assenti per malattia.

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Niente patente per chi soffre di apnee notturne

(da DottNet)  Non potrà  avere la patente nè rinnovarla chi soffre di apnee notturne o disturbi neurologici. E’ quanto prevede il decreto del ministero delle Infrastrutture, che recepisce una direttiva europea dello scorso anno e che obbligherà  coloro che richiederanno il rilascio della patente per la prima volta o quelli che dovranno rinnovarla, a sottoporsi a test medici sulla presenza della sindrome delle apnee ostruttive del sonno, il cui acronimo universalmente utilizzato è Osas.

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Consiglio di Stato annulla multa a Fnomceo su pubblicità medici

(da AdnKronos Salute)  Il Consiglio di Stato, pur non entrando nel merito, ha accolto l’appello della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) contro la maxi multa inflitta dall’Autorita Garante della concorrenza e del mercato nel settembre del 2014, per le norme deontologiche che regolano la pubblicità  informativa dei medici e degli odontoiatri. Secondo la Federazione l’Authority aveva attivato il procedimento dopo il decorso del termine di prescrizione, considerando che gli atti sulle misure regolatorie della pubblicità sanitaria contestate dall’Agcom sono state promulgate dalla Fnomceo in un periodo temporale che precede di oltre un quinquennio l’adozione del provvedimento sanzionatorio. Accogliendo l’appello, il Consiglio di Stato ha di fatto annullato la multa di 831.816 euro comminata alla Federazione.

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730 precompilato, dal Garante privacy i chiarimenti per medici e dentisti

Né i commercialisti né gli sportelli del Fisco potranno vedere i dati sanitari dei cittadini contenuti nelle fatture 2015, dati che medici e dentisti entro il 9 febbraio sono tenuti a spedire al Ministero dell’Economia (Mef) per la pre-compilazione dei modelli 730. Solo i pazienti interessati potranno accedere alle proprie spese sanitarie munendosi di tessera sanitaria o linkandosi al portale Fisconline con credenziali apposite. Così risponde il Garante della Privacy con protocollo 1887 del 26 gennaio 2016 a varie associazioni istituzionali (tra cui psicologi e infermieri, non tenuti a spedire i dati). L’Authority ricorda che l’incombenza spetta a strutture sanitarie accreditate, iscritti all’albo medici-odontoiatri e farmacie. Quindi individua specifiche misure da utilizzare nel trattamento, da divulgare a tutte le parti interessate ed ai cittadini innanzi tutto.

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Garante privacy approva nuovo sistema informativo. Ecco come funziona

(da Doctor33 – Avv. Monica Gobbato)  È del 4 febbraio il parziale Parere favorevole [doc. web n. 4630606] del Garante privacy ad uno schema di decreto del ministero della Salute che riguarda l’istituzione del sistema informativo per il Monitoraggio della Rete di Assistenza (Mra), nell’ambito del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (Nsis). Parziale perché condizionato ad alcune modifiche e integrazioni. Il sistema Mra ha l’obiettivo di favorire la razionalizzazione della spesa e di informare i cittadini sulla rete di assistenza sanitaria nel nostro paese. Il Mra opererà istituendo un’unica anagrafe di riferimento di tutte le strutture della rete sanitaria (Asl, strutture di ricovero autorizzate, strutture territoriali accreditate, farmacie pubbliche e private convenzionate, medici e pediatri di libera scelta convenzionati con il Sistema sanitario nazionale).

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