Boom di farmaci per l’estate, traina il semaglutide

(da Ansa.it)   Il consumo di farmaci non va in vacanza, anzi per alcune categorie i consumi aumentano: nel secondo trimestre del 2024 in farmacia sono state vendute 444,6 milioni di confezioni di medicinali per un valore di 4,5 miliardi di euro, con un aumento dell'1,5% dei volumi e del 2,5% del valore rispetto al trimestre precedente. I dati arrivano da un'analisi di Pharma Data Factory, che monitora i dati di vendita del 95% delle farmacie italiane. A guidare la classifica dei farmaci più venduti è il comune antipiretico Tachipirina, con un valore di vendite pari a 66 milioni di euro. Seguono l'antibiotico Augmentin (37 milioni) e la vitamina D Dibase (36 milioni). Nella top ten anche il farmaco contro l'asma e la Bpco Foster; l'antidiabetico Rybelsus; l'integratore per la flora batterica Enterogermina; il farmaco per disturbi psichici Xanax; l'antibiotico intestinale Normix; la Cardioaspirina; il farmaco contro asma e Bpco Revinty Ell e il farmaco per vene e capillari Daflon. Il trend che salta più all'occhio è però la forte crescita dell'antidiabetico Rybelsus.
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Vitamina D, chi deve misurarla e integrarla: nuove linee guida

(da DottNet)   Anziani, persone in sovrappeso o con osteoporosi e pazienti in cura con certe medicine che disturbano l'assorbimento della vitamina D sono alcune delle categorie a rischio cui dovrebbe essere prescritta l'analisi del dosaggio ematico, per poi impostare, se necessario, un'integrazione vitaminica adeguata. È il cuore delle raccomandazioni pubblicate sulla rivista internazionale 'Endocrin Reviews' in un articolo che raccoglie le più aggiornate raccomandazioni cliniche su perché, quando e come misurare e integrare la Vitamina D. Il documento è opera di una trentina di autori, tra i massimi esperti al mondo in tema di Vitamina D. Il lavoro riassume le conclusioni della sesta International Conference on Controversies in Vitamin D dell'autunno 2022. «È fondamentale misurare i valori circolanti di Vitamina D (più precisamente di 25-idrossivitamina D (25-(OH)D)) - spiega Andrea Giustina, professore ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all'Università Vita-Salute San Raffaele e primario dell'Unità di Endocrinologia all'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, nonché coordinatore della Consensus Conference.  Questo permette di effettuare correttamente la diagnosi di ipovitaminosi D e di impostare la terapia più adatta in base alla severità della carenza.

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Dai calcoli renali alla sicurezza, le bufale sull’acqua di casa svelate dall’ISS

(da DottNet)    Dal rischio di calcoli renali all'assenza di controlli, fino alla necessità di apparecchi di trattamento. Le false credenze sull'acqua del rubinetto sono tanti e duri a morire. In occasione della presentazione del suo primo rapporto, il Centro nazionale per la sicurezza delle acque (CeNSiA) dell'Istituto Superiore di Sanità, ha voluto sfatarne alcune di esse. Una delle più diffuse è che essere 'buona' l'acqua del rubinetto deve essere priva di ogni sostanza chimica. "È vero il contrario", precisa l'Iss. "L'acqua contiene molte sostanze chimiche vantaggiose per la salute; eliminarle provocherebbe la riduzione di apporto di elementi essenziali".

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Aifa: monitoraggio a vita per pazienti curati con Car-T

(da Fimmg.org)   I pazienti che si sono sottoporsi a terapie anti-cancro Car-T "devono essere monitorati per tutta la vita" poiché hanno un rischio più alto di sviluppare un nuovo tumore anche anni dopo il trattamento. È quanto afferma l'Agenzia Italiana del Farmaco in una nota informativa importante concordata con le autorità regolatorie europee e indirizzata ai medici. "Sono state segnalate neoplasie secondarie maligne originate da cellule T, incluse neoplasie maligne positive al recettore dell'antigene chimerico (Car), che si sono verificate in un periodo di tempo che va da alcune settimane fino a diversi anni dopo il trattamento" con una terapia cellulare Car-T, spiega l'Agenzia. Fino ad aprile 2024, nel mondo circa 42.500 pazienti sono stati trattati con questi medicinali, a oggi approvati per il trattamento di diverse neoplasie ematologiche, dalla leucemia acuta a cellule B, a sottotipi specifici di linfoma a cellule B e al mieloma multiplo. Fino ad aprile 2024, l'Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) ha valutato 38 casi di tumori delle cellule T insorti dopo il trattamento con terapie cellulari Car-T. Tra questi, in 7 casi è stato rilevato il 'costrutto Car', cioè il recettore inserito nelle cellule immunitarie per riconoscere selettivamente le cellule tumorali. "Ciò suggerisce che la terapia cellulare Car-T sia stata coinvolta nello sviluppo della malattia", spiega l'Aifa. La possibilità di sviluppare neoplasie secondarie è un rischio noto di queste terapie ed è inserito tra le informazioni a fin dalla loro approvazione, precisa l'Agenzia.